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Borse di studio Fonte foto: iStock

All'università borse di studio da record nel 2024: la maxi cifra

Maxi cifra per le borse di studio 2024 all'università: la ministra Bernini ha parlato di finanziamenti record per valorizzare il diritto allo studio

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Borse di studio da record nel 2024. Lo ha annunciato la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, parlando di una maxi cifra per “valorizzare il diritto allo studio”.

Borse di studio da record all’università: la maxi cifra del 2024

“Stiamo cercando, nei limiti delle nostre possibilità e anche oltre, di valorizzare il diritto allo studio; per il 2024 abbiamo messo una somma record per le borse di studio e cioè 850 milioni di euro, che sono tanti”. Lo ha dichiarato la ministra dell’Università Anna Maria Bernini, come riportato dall”Ansa’, parlando con i giornalisti a conclusione dell’inaugurazione dell’anno accademico all’Università per Stranieri di Siena.

“Siamo partiti con questo, ma possiamo fare meglio – ha aggiunto Bernini -. Crediamo comunque di aver marcato il passo”.

Università: Bernini e le proteste degli studenti

La ministra aveva già parlato degli 850 milioni di euro destinati alle borse di studio per il 2024. Lo aveva fatto venerdì 16 febbraio a Venezia, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico all’Università Ca’ Foscari in risposta alle proteste degli studenti, che lamentavano mancanza di fondi agli atenei.

“Le proteste sono legittime, ma i fatti sono più forti delle parole”, aveva replicato la ministra Bernini, ricordando gli investimenti “record” previsti per il 2024 per le borse di studio degli universitari.

“Abbiamo tre strumenti – aveva specificato -: il Pnrr, una legge che finanzia le residenze e accordi con il Demanio. Non sono annunci, ma fatti: ogni settimana si inaugurano almeno due studentati in giro per l’Italia“.

E su Facebook aveva ribadito: “Il diritto allo studio è una priorità di questo Governo e lo stiamo dimostrando con i fatti. Quest’anno l’investimento sulle borse di studio è di circa 850 milioni di euro – ancora la ministra sui social network -. Mai così tanti finanziamenti erano stati destinati a questa voce”.

“Non è un annuncio ma un fatto – proseguiva Bernini -: risorse a disposizione delle studentesse e degli studenti. Quest’anno in oltre 250 mila godranno di una borsa di studio. E l’anno scorso, per la prima volta, abbiamo coperto tutti gli idonei, superando l’odiosa figura dei non beneficiari”.

Questi sono numeri che certificano un impegno concreto, portato avanti con determinazione. Vogliamo che le ragazze e i ragazzi siano ambiziosi. Stiamo lavorando per dare loro tutti gli strumenti per coltivare il proprio talento”, aveva concluso la ministra dell’Università.

La risposta degli studenti a Bernini

“Questa è la passerella politica di un Governo che non fa altro che tagliare fondi a università, scuola e ricerca – così gli studenti durante la manifestazione, come riportato da ‘Open’ -. Mentre rettori, assessori, e ministri mettono in scena un triste teatrino fatto di auto elogi e menzogne sui loro risultati, gli studenti sono lasciati fuori, alla cruda realtà di un sistema universitario carente e definanziato”.

E sugli 850 milioni di euro investiti nel 2024 dal Ministero dell’Università, il rappresentante degli studenti della Ca’ Foscari Stefano De Bianchi aveva detto: “È un dato sicuramente molto positivo. Purtroppo, però, guardando al presente, 1.108 studenti di Ca’ Foscari risultano tuttora ‘idonei non beneficiari'”.

“Nonostante abbiano diritto alla borsa di studio regionale, perché ritenuti ‘capaci e meritevoli ma privi di mezzo’, non ricevono ancora l’importo che spetta loro”, aveva concluso evidenziando che “la maggior parte di questi studenti sono pendolari o fuori sede”.