Università, le facoltà preferite dagli italiani: i nuovi dati
Dai dati del ministero dell'Università e della Ricerca emerge che aumentano le immatricolazioni, soprattutto di donne: quali facoltà attirano di più?
Le università hanno registrato un aumento delle immatricolazioni nell’anno accademico 2024/2025. Il dato è particolarmente positivo se si tiene conto che in Italia la quota di laureati tra i 25 e i 64 anni è ancora troppo bassa. È ferma al 20,3%, contro una media europea del 34,3% e il 41% di Francia e Spagna. Ma chi sono le nuove matricole e a quali facoltà preferiscono iscriversi?
I dati sulle nuove immatricolazioni in Italia
Secondo le prime rilevazioni del Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), i nuovi iscritti sono aumentati dello 0,9% rispetto al 2023/24 e del 4,1% rispetto a due anni fa. Inoltre, dai dati de ‘Il Sole 24 ore’, un titolo di studio universitario in Italia garantisce un tasso di occupazione più alto dell’11% rispetto a chi possiede solo il diploma delle scuole superiori.
Tornando al 2024, le matricole universitarie a dicembre sono salite a 307.924, superando i 304.920 dell’anno precedente e i 295.660 di due anni fa. A scegliere un percorso accademico sono soprattutto le donne che rappresentano il 57,3% del totale con 176.277 iscrizioni, quasi 45mila in più rispetto agli uomini.
Le immatricolazioni femminili hanno segnato un aumento del 2,1% rispetto al 2023/24 e del 5,8% rispetto al 2022/23. Tra i maschi, invece, si registra un lieve calo dello 0,6% rispetto all’anno scorso, ma un miglioramento dell’ 1,9% sul dato di due anni fa.
Quali sono le facoltà d’università preferite in Italia
Ma quali sono i corsi di laurea con maggiore appeal tra i giovani italiani? I percorsi economici, giuridici e sociali raccolgono 103.684 matricole con un aumento del 2,6% sul 2023/24. Questi sono seguiti dai settori sanitario e agro-veterinario, con 55.477 iscritti segnano +0,5% rispetto al 2023/24 e +20,8% rispetto al 2022/23.
Bene anche gli indirizzi artistico-letterario, anche se registrano un lieve calo dello 0,6%. Qui le immatricolazioni vedono una netta predominanza femminile con oltre il 77% di donne. Nonostante una leggera crescita delle iscrizioni alle lauree Stem (materie scientifiche-tecnologiche-ingegneristiche), che sono passate da 91.625 nel 2022/23 a 92.191 nel 2024/25, le quote rose continuano a rappresentare meno del 40% del totale.
Nonostante i vantaggi occupazionali di questi titoli, il tasso di occupazione per i laureati Stem è dell’86%, secondo solo al comparto medico-sanitario (88%), i giovani continuano a preferire altri percorsi.
Quali sono le università con più nuovi iscritti
Riguardo alle singole università, La Sapienza di Roma continua a essere l’ateneo con più matricole, anche se registra una leggera flessione: 17.158 iscritti, in calo dell’1,2% rispetto al 2023/24 e del 4,5% rispetto al 2022/23. Al secondo posto del podio c’è l’Università di Bologna, ma anche qui si segna un lieve calo rispetto all’anno scorso con un passaggio da 13.855 nuovi iscritti nell’anno 2023/2024 a 13.820 nell’anno 2024/2025. Rispetto a due anni fa, in ogni caso, l’ateneo del capoluogo emiliano segna un incremento del 2,2%.
Chi segna un trend positivo è l’università di Torino, al terzo posto per numero di nuove iscrizioni con 13.729 immatricolazioni, in aumento dell’8% sul 2023/24 e del 5% rispetto al 2022/23. Bene pure l’ateneo di Padova, il quarto ateneo per matricole che con 12.905 nuovi iscritti migliora del 4% rispetto a entrambi gli anni accademici precedenti.
A chiudere la top 5 c’è l’università Federico II di Napoli con 12.890 nuovi iscritti all’anno accademico 2024/25, in lieve calo rispetto al 2023/24, ma in un leggero incremento se confrontata invece con l’anno accademico di due anni fa, ovvero il 2022/2023.