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Vecchioni e il duetto speciale con la studentessa al suo ex liceo
Roberto Vecchioni duetta con una giovane studentessa nel liceo Arnaldo di Brescia, dove aveva insegnato per alcuni anni: l'incontro emozionante
Roberto Vecchioni, 81 anni e una lunga carriera da cantautore, scrittore e insegnante, piace ai ragazzi e sa parlare loro con sincerità e schiettezza, attraverso parole poetiche e canzoni che restano nella storia. Una di queste è sicuramente il brano ‘Sogna, ragazzo, sogna‘, una lettera rivolta a un ipotetico ragazzo di oggi e del futuro per spronarlo a non mollare, a non farsi abbattere dalle difficoltà.
Ospite al liceo classico Arnaldo di Brescia, il celebre artista ha duettato con una talentuosa studentessa, che ha intonato le note di questa intramontabile canzone al pianoforte, emozionando tutti i presenti.
- Vecchioni canta 'Sogna ragazzo sogna' con una studentessa
- Il Prof Vecchioni e le sue "ore selvagge" a scuola
- Significato della canzone 'Sogna, ragazzo, sogna' di Vecchioni
Vecchioni canta ‘Sogna ragazzo sogna’ con una studentessa
Roberto Vecchioni è tornato a scuola per una lezione speciale con gli studenti del liceo classico Arnaldo di Brescia, in cui è stato professore per alcuni anni a partire dal 1992. A intervistarlo, durante l’incontro, la giovane Emma Gorlani, studentessa e rappresentante d’istituto nella Consulta provinciale. Oltre alle parole c’è stato spazio anche per la musica, con un duetto speciale ed emozionante tra il cantautore e la studentessa, che ha intonato al pianoforte il brano ‘Sogna, ragazzo, sogna’, duettando così con Vecchioni.
Un brano, quello cantato in questa occasione di incontro con gli studenti, che vuol ricordare ai ragazzi di sognare, perché quando si è giovani è più facile farlo, mentre quando si approda nella fase adulta l’inclinazione ad aspirare al sogno “si annebbia per colpa della vita”. “Bisogna lottare per tenerla – ha detto Vecchioni, come riportato dal Corriere della Sera -. Non si nasce per essere mediocri” ha aggiunto, sottolineando che il suo celebre brano parla proprio di questa tematica.
Il Prof Vecchioni e le sue “ore selvagge” a scuola
Parlando agli studenti, durante l’incontro all’Arnaldo (che come molti altri licei classici sta vedendo un continuo calo di iscritti), Vecchioni ha voluto dare loro preziosi consigli su come, secondo lui, andrebbe fatta la scelta sul percorso scolastico da intraprendere. Ha quindi spiegato perché è importante studiare le materie umanistiche al liceo classico, e ricordato le sue “ore selvagge” a scuola, in cui lui e gli alunni, in classe, si estraniavano in una sorta di universo parallelo: “Entravamo in un mondo nostro, quando uscivamo conoscevamo anche il resto del mondo”, ha dichiarato.
Perché studiare al liceo classico? Secondo Vecchioni, questo indirizzo “è armonia. Niente è indifferente, tutto ha senso e trova il proprio posto nel mondo. A differenza degli altri percorsi, soprattutto se affrettati pur di trovare subito un lavoro”, ha sottolineato, per poi aggiungere che senza una formazione classica viene a mancare “gran parte del senso dell’esistenza: lavori ma non sai perché, sai come fare qualcosa, ma non sai perché la fai”.
Significato della canzone ‘Sogna, ragazzo, sogna’ di Vecchioni
Il duetto tra Vecchioni e la studentessa dell’Arnaldo di Brescia riporta alla memoria la performance canora dell’anno scorso al Festival di Sanremo 2024, dove sul palco dell’Ariston abbiamo potuto assistere al duetto con Alfa, sulle note di ‘Sogna, ragazzo, sogna’. Un momento fortemente emozionante per il suo simbolico passaggio di testimone tra generazioni.
Pubblicata nel 1999, la canzone è stata scritta in un momento cruciale della vita di Vecchioni: la notte prima di andare in pensione come professore universitario. ‘Sogna, ragazzo, sogna’ non è un brano qualsiasi, ma una lettera rivolta a un giovane ragazzo e al cantautore stesso (che ricorda come anche lui sia stato un sognatore), ricca di immagini e riferimenti poetici di grandi autori studiati e amati da prof Vecchioni, come Hikmet, Borges e il poeta greco Alceo. Nel passaggio dei “Io conosco poeti / Che spostano i fiumi con il pensiero”, ad esempio, il riferimento è al poeta Alceo, che scrisse poesie dedicate ai fiumi, e a Jorge Luis Borges, che nella poesia ‘Sono i fiumi‘ scrisse: “A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sempre nuove”.
Una scelta, quella dei riferimenti poetici, che vuol dimostrare ancora una volta come la letteratura antica imparata a scuola in realtà sia ancora attuale e spieghi come vivere ai giorni nostri (e nel futuro). Nel testo del celebre brano Vecchioni incita quindi i ragazzi a non mollare. Fermarsi davanti alle difficoltà non è la risposta, piuttosto è essenziale continuare a coltivare le proprie passioni e i propri progetti, ad ogni costo.