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Velo in classe, è polemica: alunna schiaffeggia insegnante Fonte foto: Ansa

Velo in classe, il nuovo caso: alunna schiaffeggia insegnante

L'episodio è avvenuto in un liceo francese: alla studentessa è stato chiesto di togliere il velo e lei ha risposto schiaffeggiando l'insegnante

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Togliti il velo“, questa è la frase che ha fatto scatenare una reazione violenta da parte di una studentessa nei confronti di un insegnante. È quanto accaduto al liceo Sévigné di Tourcoing, in Francia. La ragazza è stata accusata di aver aggredito una professoressa che le aveva chiesto di levarsi il velo islamico all’interno dell’istituto scolastico, secondo quanto previsto dalle prescrizioni locali sulla laicità. A riportare la notizia è il quotidiano francese Le Figaro.

L’aggressione dell’alunna all’insegnante a causa del velo

La testata d’Oltralpe parla anche di immagini della videosorveglianza che confermerebbero la versione data dalla docente della scuola superiore su quanto avvenuto in classe. Stando a una prima ricostruzione, l’alunna avrebbe schiaffeggiato l’insegnante che le aveva chiesto di togliere il velo islamico a lezione e sarebbe fuggita dopo il gesto inconsulto.

La professoressa ha denunciato l’aggressione riferendo di essere stata colpita più volte. Anche la giovane è stata ascoltata dalla polizia e ora rischia l’esclusione dal liceo ma anche conseguenze di natura legale.

Per la violenza che comporta un’inabilità al lavoro inferiore o uguale a otto giorni, la legge transalpina prevede infatti una pena che può arrivare fino a tre anni e mezzo di reclusione e una multa fino a 45mila euro.

La reazione del Governo francese

Sulla vicenda è intervenuta la ministra francese dell’Istruzione, Anne Genetet. “Colpire un professore è colpire la Repubblica. Vista la gravità dei fatti qui riportati, ho chiesto che vengano imposte sanzioni disciplinari molto severe”, ha detto l’esponente di governo alla Camera. Genetet ha annunciato che nei confronti della studentessa è stata adottata una “misura precauzionale” per vietarle l’accesso all’istituto fino alla riunione del consiglio di disciplina.

Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex ministro degli Interni francese, Gérald Darmanin condannando fortemente quanto accaduto ed esprimendo vicinanza alla docente vittima dell’aggressione da parte dell’alunna. “Voglio dare tutto il mio sostegno a questa insegnante di Tourcoing che, mentre semplicemente difendeva la laicità, nostro bene comune, è stata colpita da uno studente. Tutti devono sostenere i nostri insegnanti e condannare questa violenza contro la stessa Repubblica”, ha scritto il politico.

Gli altri casi che hanno generato polemica sul velo a scuola

In Francia non è la prima volta che si verificano episodi legati all’integrazione e ai divieti sul velo islamico. Già a febbraio, a Parigi, il preside del polo scolastico Maurice-Ravel aveva ricordato a diversi studenti l’obbligo di togliersi il velo all’interno del cortile della scuola. Il richiamo aveva dato il via a una discussione tra istituto scolastico e studenti, nei giorni successivi all’accaduto, sui social network, erano apparse minacce di morte contro il dirigente scolastico, che aveva poi lasciato il proprio incarico.

In Francia il divieto di indossare il velo islamico vige attualmente nei soli istituti scolastici dal marzo 2004 quando è stata approvata una legge che vieta di mostrare nelle scuole, a esclusione delle università, “segni o abbigliamenti attraverso i quali gli alunni manifestino ostensibilmente un’appartenenza religiosa”. Da anni nel paese d’Oltralpe sono in corso polemiche tra la comunità islamica e le istituzioni proprio a causa di questo tema.