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Canto 1 dell'Orlando furioso: riassunto, analisi e significato

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

L’Orlando furioso è uno dei capolavori della letteratura italiana, un poema epico che intreccia amore, avventura, guerra e follia in un racconto avvincente e ricco di colpi di scena. Fin dalle prime ottave, il lettore viene immerso in un mondo straordinario, popolato da cavalieri valorosi, dame contese e creature fantastiche.

Il primo canto apre l’opera con una narrazione vivace e dinamica, in cui si delineano i temi principali del poema: la passione amorosa, il desiderio inappagato, la ricerca dell’onore e l’ironia della sorte. Attraverso un intreccio complesso e una scrittura raffinata, l’autore introduce personaggi indimenticabili e situazioni emblematiche che accompagneranno il lettore lungo tutto il viaggio dell’Orlando Furioso.

Il riassunto del canto

Il primo canto dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto apre il poema con un proemio che introduce i temi principali dell’opera: l’amore, le armi e la follia di Orlando. La narrazione inizia con la fuga di Angelica, la bellissima principessa del Catai, che approfitta del caos generato dall’assedio di Parigi da parte dei Saraceni per scappare. Durante la sua fuga, Angelica incontra diversi cavalieri, tra cui Rinaldo e Ferraù, entrambi innamorati di lei e disposti a tutto pur di conquistarla.

Nel frattempo, Sacripante, re di Circassia, anch’egli innamorato di Angelica, si unisce alla ricerca della fanciulla. La situazione si complica ulteriormente con l’arrivo di Bradamante, una valorosa guerriera cristiana, che sconfigge Sacripante in duello, aumentando la confusione e l’intreccio delle vicende amorose e cavalleresche.​

Struttura e analisi

Il primo canto dell’Orlando furioso è composto da ottave in rima ABABABCC, una forma metrica che conferisce al poema un ritmo armonioso e musicale. Ariosto utilizza una narrazione polifonica, alternando le vicende dei vari personaggi e creando un intreccio complesso e dinamico.

L’uso sapiente dell’ironia permette all’autore di mantenere una certa distanza critica dagli eventi narrati, offrendo al lettore una prospettiva più ampia e riflessiva. Nel primo canto, l‘ironia emerge sia attraverso l’autoironia del poeta, che si dichiara “pazzo per amore” come Orlando, sia attraverso la rappresentazione di situazioni paradossali e inaspettate, come la sconfitta di Sacripante per mano di Bradamante. La struttura del canto è caratterizzata da un continuo movimento e da un susseguirsi di incontri e scontri tra i personaggi, che riflettono il tema centrale della ricerca e della fuga.

I protagonisti principali

  • Angelica: principessa del Catai, simbolo di bellezza e desiderio, la cui fuga scatena una serie di eventi e intrecci amorosi tra i cavalieri.​
  • Orlando: paladino cristiano e protagonista dell’opera, innamorato perdutamente di Angelica, la cui passione lo porterà alla follia.​
  • Rinaldo: cugino di Orlando e anch’egli innamorato di Angelica, rappresenta il cavaliere impetuoso e passionale.​
  • Ferraù: cavaliere saraceno, anch’egli attratto da Angelica, disposto a combattere per conquistarla.​
  • Sacripante: re di Circassia, innamorato di Angelica, rappresenta il cavaliere valoroso ma sfortunato in amore.​
  • Bradamante: guerriera cristiana e sorella di Rinaldo, simbolo di forza e determinazione, innamorata di Ruggiero.​

Temi e motivi ricorrenti

Nel primo canto dell’Orlando furioso emergono diversi temi e motivi che saranno sviluppati nel corso dell’opera:​

  • Amore e follia: la passione amorosa è rappresentata come una forza travolgente e irrazionale, capace di condurre alla perdita della ragione, come anticipato nel proemio riguardo alla futura follia di Orlando.​
  • Ricerca e fuga: i personaggi sono costantemente impegnati in inseguimenti e fughe, simboleggiando la tensione tra desiderio e inafferrabilità dell’oggetto amato.​
  • Ironia e paradosso: Ariosto utilizza l’ironia per mettere in luce le contraddizioni dei personaggi e delle situazioni, invitando il lettore a una riflessione critica sulla realtà rappresentata.​
  • Destino e fortuna: gli eventi sembrano spesso governati dal caso e dalla fortuna, sottolineando l’imprevedibilità della vita e delle vicende umane.​

Simbolismo e allegoria

Il primo canto dell’Orlando furioso è ricco di simboli e allegorie che arricchiscono la narrazione e conferiscono al poema un significato più profondo. Angelica rappresenta il desiderio inafferrabile, un simbolo dell’illusione e della vanità dell’amore terreno, che sfugge continuamente ai suoi pretendenti, alimentando la loro ossessione.

Orlando e gli altri cavalieri incarnano la condizione umana e la lotta interiore tra ragione e passione, tra il dovere cavalleresco e i desideri personali, spesso inconciliabili. Bradamante, con la sua forza e il suo coraggio, sovverte i ruoli tradizionali della letteratura cavalleresca, incarnando l’ideale della donna guerriera, capace di competere con gli uomini sia sul campo di battaglia che nelle vicende amorose.

Le continue fughe e inseguimenti presenti nel canto simboleggiano la ricerca dell’ideale irraggiungibile, il desiderio costante di afferrare qualcosa che si rivela sempre sfuggente, un tema centrale dell’opera che riflette l’instabilità della condizione umana e la natura illusoria delle passioni.

Stile e linguaggio

Ludovico Ariosto utilizza uno stile raffinato ed elegante, caratterizzato da un uso sapiente delle figure retoriche, che arricchiscono la narrazione e ne esaltano la musicalità. La struttura metrica dell’ottava rima conferisce al poema un ritmo armonioso e ben cadenzato, permettendo di alternare con naturalezza momenti epici e situazioni più leggere e ironiche.

L’ironia, infatti, è uno degli elementi distintivi dell’Orlando Furioso: Ariosto la utilizza per prendere le distanze dagli eventi narrati e per stimolare nel lettore una riflessione critica sulla realtà e sui comportamenti dei personaggi. L’iperbole, ampiamente impiegata, enfatizza le imprese straordinarie dei cavalieri, rendendo il racconto ancora più avvincente e spettacolare.

Infine, l’uso di metafore e allegorie conferisce al testo una profondità ulteriore, permettendo una lettura simbolica oltre che narrativa, in cui le avventure dei protagonisti si trasformano in rappresentazioni delle passioni, dei conflitti e delle aspirazioni dell’essere umano.

Le differenze con l’Orlando innamorato di Boiardo

Uno degli elementi fondamentali per comprendere il primo canto dell’Orlando furioso è il confronto con l’Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo, opera interrotta a causa dell’invasione francese in Italia. Mentre Boiardo descrive un mondo cavalleresco ancora legato ai valori della tradizione medievale, Ariosto introduce un’ironia più marcata, una maggiore consapevolezza della fragilità umana e una narrazione più articolata e dinamica.

  • Boiardo lascia Angelica al centro dell’attenzione, mantenendo Orlando e Rinaldo costantemente impegnati nella loro lotta per conquistarla.
  • Ariosto, invece, si spinge oltre, presentando la progressiva perdita di razionalità di Orlando fino alla sua totale follia.
  • Il tono dell’Orlando innamorato è più serio, mentre l’Orlando furioso è pervaso da una costante ironia e gioco letterario.

Il primo canto dell’Orlando furioso è un perfetto esempio della capacità di Ariosto di combinare epica, ironia e introspezione psicologica in un’opera unica e straordinaria. Con la sua scrittura elegante e la sua narrazione avvincente, l’autore riesce a creare un mondo in cui il confine tra realtà e finzione si assottiglia, offrendo al lettore un’esperienza coinvolgente e affascinante. Il poema rimane un pilastro della letteratura italiana e continua a essere oggetto di studio e ammirazione per la sua straordinaria modernità e complessità.