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Francesco Bacone: vita, opere e pensiero

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

Francesco Bacone, noto anche come Francis Bacon, è stato una figura cardine del Rinascimento scientifico, la cui vita e opera hanno segnato una svolta epocale nel modo di concepire la scienza e il sapere.

Il Rinascimento scientifico, che ebbe il suo fulcro tra il XVI e il XVII secolo, rappresenta un’epoca di straordinario fervore intellettuale in Europa, durante la quale si assistette a un profondo rinnovamento nei campi della scienza, della filosofia e della tecnica. Questo periodo segnò infatti la transizione dal pensiero medievale, dominato dalla tradizione e dall’autorità, a un nuovo approccio basato sull’osservazione empirica, la sperimentazione e il metodo induttivo.

Figura emblematica di questo slancio verso la modernità è stato proprio Bacone, che giocò un ruolo cruciale nella prassi scientifica, orientando la ricerca verso l’osservazione, la sperimentazione e l’analisi critica dei dati, pilastri del metodo scientifico moderno.

Francesco Bacone, la vita

Bacone, nato a Londra il 22 gennaio 1561, fu un filosofo, politico, scienziato e saggista inglese, figura emblematica del Rinascimento e precursore del pensiero empirico moderno. Figlio di Sir Nicholas Bacon, Lord Guardiano del Gran Sigillo sotto la regina Elisabetta I, Bacone studiò al Trinity College di Cambridge e poi al Gray’s Inn, dedicandosi alla legge. La sua carriera politica iniziò sotto Elisabetta I, ma raggiunse l’apice sotto Giacomo I, che lo nominò Lord Cancelliere. Tuttavia, la sua carriera terminò bruscamente nel 1621 a causa di accuse di corruzione, che lo portarono a una condanna per frode e alla conseguente caduta in disgrazia.

Nonostante le vicissitudini politiche, Bacone si distinse per i suoi contributi intellettuali, in particolare nel campo della filosofia e della metodologia scientifica. Come filosofo, dedica una parte significativa della propria esistenza alla riforma del sapere europeo, proponendo un cosiddetto “Nuovo organo” (Novum Organon, 1620) al posto del vecchio “Organo” aristotelico, colpevole di dare vita a un sapere astratto e senza fondamento. Propose un nuovo approccio induttivo alla ricerca, sottolineando l’importanza dell’osservazione e dell’esperimento, contrapponendosi ai metodi deduttivi dominanti basati su Aristotele.

Le sue opere più influenti, “Novum Organum” e “Instauratio Magna“, miravano a riformare il metodo scientifico. Bacone morì il 9 aprile 1626, lasciando un’eredità duratura come uno dei padri fondatori del pensiero scientifico moderno.

Pensiero e opere di Bacone

Il pensiero di Francesco Bacone si distingue per la sua profonda influenza sullo sviluppo del metodo scientifico e sul moderno atteggiamento nei confronti della conoscenza. Bacone sosteneva che il sapere dovesse basarsi sull’osservazione diretta e sulla sperimentazione sistematica, contrapponendosi ai metodi deduttivi che derivavano le conclusioni da premesse teoriche preesistenti. Questa visione lo portò a formulare il concetto di “induzione empirica“, che prevede la raccolta di dati osservativi per formulare leggi e teorie generali.

Tra le sue opere principali, “Il Novum Organum“, pubblicato nel 1620, rappresenta un manifesto del nuovo metodo scientifico, in cui critica i metodi di apprendimento tradizionali e propone un nuovo strumento (organum) per interpretare la natura. Bacone introduce qui la teoria degli “idoli“, preconcetti che offuscano la comprensione umana della realtà, sottolineando la necessità di liberarsi di questi ostacoli epistemologici per raggiungere una vera conoscenza.

Un’altra opera significativa è “La Nuova Atlantide“, un racconto utopico che descrive una società ideale basata sul sapere scientifico e sull’utilizzo etico della tecnologia. Quest’opera riflette l’idealismo di Bacone riguardo al potere della scienza di migliorare la società, illustrando una comunità in cui le scoperte scientifiche e l’innovazione tecnologica contribuiscono al benessere collettivo e alla soluzione dei problemi umani.

Bacone: “Sapere è potere”

A differenza della concezione arcaica del sapere (inteso come sapere autoreferenziale e cioè senza utilità pratica) con Bacone prende piede un atteggiamento che, nei secoli a venire, diverrà sempre più caratterizzante il pensiero e l’azione dell’uomo occidentale: il sapere che penetra l’intimità dei segreti naturali deve essere usato per modificare la Natura e piegarla alle esigenze e ai bisogni umani.

Attraverso queste e altre opere, Bacone ha gettato le basi per l’epistemologia moderna, enfatizzando il ruolo centrale dell’esperienza empirica e della sperimentazione nella costruzione del sapere e anticipando molti dei principi che guideranno il progresso scientifico nei secoli a venire.

Bisognerà aspettare ancora un secolo, quello dell’Illuminismo, perché il filosofo scozzese David Hume muova le sue spietate critiche contro l’induttivismo, aprendo così la porta alla grande riflessione critica kantiana.

La Pars Destruens di Bacone

La Pars Destruens costituisce un elemento cruciale nel metodo filosofico di Francesco Bacone, essendo dedicata alla critica e alla destrutturazione delle conoscenze pregresse e delle credenze infondate che impediscono l’accesso alla verità. L’obiettivo primario di questa fase è abbattere il principio di autorità, che per secoli aveva dominato il sapere accademico, facendo leva sull’accettazione passiva delle teorie antiche e dei dogmi imposti solo sulla base della loro autorità. Parallelamente, Bacone mirava a combattere la superstizione, vista come un ostacolo alla comprensione razionale e empirica del mondo naturale.

Per realizzare tale disfacimento dei vecchi paradigmi, Bacone individua quattro categorie di idoli, o illusioni, che distorcono la percezione umana della realtà:

  • Idola Tribus (idoli della tribù): Questi idoli rappresentano gli errori di pensiero comuni a tutta l’umanità, radicati nella natura psicologica e biologica dell’uomo, che tende a proiettare ordine e significati dove non ce ne sono.
  • Idola Specus (idoli della spelonca): Sono i preconcetti individuali, legati all’esperienza personale, alla cultura di appartenenza e alle inclinazioni soggettive, che filtrano e deformano la realtà in modo unico per ogni individuo.
  • Idola Fori (idoli della piazza): Si riferiscono agli errori introdotti dall’uso improprio del linguaggio e dalla comunicazione verbale, che spesso trasmettono concetti in modo impreciso o fuorviante.
  • Idola Theatri (idoli del teatro): Questi idoli derivano dalle false nozioni perpetuate dai sistemi filosofici e dalle teorie non basate sull’osservazione empirica, paragonate da Bacone a “opere teatrali” che presentano visioni illusorie del mondo.

Attraverso la Pars Destruens, Bacone intendeva liberare il campo del sapere da queste incrostazioni, aprendo la via a una nuova scienza basata sull’osservazione diretta, sulla sperimentazione e su un approccio induttivo alla conoscenza.

La Pars Costruens di Bacone

La Pars Construens rappresenta la fase costruttiva del metodo filosofico di Francesco Bacone, in cui, dopo aver smantellato le false credenze e i pregiudizi tramite la Pars Destruens, si procede alla costruzione di una nuova base di conoscenza. Questa fase si caratterizza per l’adozione di un approccio induttivo, che parte dall’osservazione dettagliata dei fatti e fenomeni naturali e procede, attraverso l’analisi e la sperimentazione, alla formulazione di leggi e principi generali.

Bacone immagina un processo metodico e sistematico di raccolta di dati empirici, in cui ogni osservazione contribuisce alla creazione di “tavole” di fatti naturali. Questo approccio richiede una mente aperta e libera da preconcetti, capace di registrare le minuzie della natura con precisione e senza pregiudizi. La sperimentazione gioca un ruolo fondamentale in questa fase, servendo sia a verificare le osservazioni sia a scoprire nuove relazioni causali attraverso l’elaborazione di ipotesi.

L’obiettivo ultimo della Pars Construens è di giungere a una comprensione più profonda e sistematica del mondo, che possa essere utilizzata per migliorare la vita umana attraverso applicazioni pratiche e tecnologiche. Bacone sottolinea l’importanza di procedere gradualmente, con cautela e rigore, evitando salti prematuri a conclusioni generali senza un’adeguata base empirica. In questo modo, la Pars Construens si pone come il cuore del progetto baconiano di riforma della scienza, orientata verso un sapere utile e operativo, al servizio del progresso e del benessere dell’umanità.

Mappa mentale del pensiero di Bacone

Se vuoi stampare la mappa mentale con le informazioni principali su Francesco Bacone, scarica il pdf in bianco e nero qui:

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