Konrad Lorenz è uno zoologo e un etnologo, considerato il fondatore della moderna etnologia scientifica, da lui stesso definita come “ricerca comparata sul comportamento”. Nasce a Vienna il 7 novembre del 1903 e frequenta le migliori scuole private della città.
Anche se la sua vera passione è la zoologia, la famiglia gli impone di studiare medicina all’università della capitale austriaca. Continua comunque a coltivare l’interesse per i suoi amati animali e scrive un diario di appunti e illustrazioni sul comportamento delle taccole, di cui aveva in casa un esemplare. Gretel, che diventerà la sua futura moglie, fa dattilografare lo scritto e lo invia al biologo Oskar Heinroth.
Nel 1927, un giornale di ornitologia pubblica il testo che diventa la prima pubblicazione scientifica di Lorenz. Lo scienziato acquisisce così una certa notorietà e, lo stesso anno, sposa la ginecologa Margarethe, detta Gretel, dalla quale ha due figlie e un figlio.
Nel frattempo si laurea in medicina e continua l’attività di assistente universitario dell’istituto di anatomia, ruolo che aveva iniziato a ricoprire ancor prima di finire gli studi. Nel 1933 ottiene la seconda laurea in zoologia e torna alla ricerca scientifica sugli animali.
Tra il 1935 e il 1938 sviluppa le teorie che lo renderanno famoso e che partono dallo studio del comportamento degli animali. Per Konrad, in particolare le anatre erano interessanti perché avevano abitudini molto simili a quelle umane. Dall’osservazione di questi uccelli, lo scienziato formula la celebre teoria dell’imprinting, il fenomeno per il quale quando un piccolo riceve le cure e l’affetto di una madre diversa da quella biologica, riconosce quest’ultima come la madre effettiva, anche se appartiene a una specie diversa.
Nelle sue sperimentazioni, Lorenz stesso si sostituisce alla madre di alcuni anatroccoli, osservando come questi si legassero affettivamente a lui. Spesso lo studioso si fa fotografare nel giardino della sua casa di Altenberg insieme alle anatre che lo seguono in fila come se lui fosse la loro mamma biologica.
Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, prende la tessera nazista e lavora come insegnante di psicologia all’università di Konigsberg. Viene reclutato dall’esercito tedesco e nel 1944 viene internato in un campo di prigionia in Armenia dai sovietici. Durante la prigionia impara a parlare russo e fa amicizia con varie persone, per lo più medici.
Nel 1948 viene rimpatriato in Austria e dove gli è concesso di tenere il manoscritto di un libro che stava scrivendo e che diventerà L’altra faccia dello specchio. Lo stesso anno pubblica il libro che lo rende famoso: L’anello di Re Salomone. Accetta di lavorare per l’istituto Lorenz della Max Planck Society in Vestfalia, creato apposta per lui e, in seguito, diventa vice direttore e poi direttore dell’Istituto Max Planck di fisiologia del comportamento a Seewiesen, in Baviera.
Nel 1969 è il primo vincitore del premio mondiale “Cino Del Duca”, riconoscimento annuale che va a un autore che con il suo lavoro letterario o scientifico, porta un messaggio di umanesimo moderno.
Con il collega Nikolaas Tinbergen sviluppa la teoria di un meccanismo innato che rimane inutilizzato nelle specie animali fino a che uno specifico evento non agisce da stimolo e l’animale produce il comportamento per la prima volta. Nel 1973, i due insieme a Karl von Frisch ricevono il Nobel per la medicina “per le scoperte in modelli di comportamento individuale e sociale”.
Lo stesso anno si ritira dall’istituto di Seewiesen per far ritorno ad Altenberg e la Max Planck Society crea, per farlo continuare nei suoi studi, un laboratorio scientifico nella sua abitazione. Konrad Lorenz muore a 85 anni, il 27 febbraio del 1989 ad Altenberg.