Le citazioni di: Leonardo Da Vinci

Leonardo Da Vinci, uno dei più grandi geni al mondo

Leonardo Da Vinci è uno dei grandi geni italiani, scienziato, inventore ed artista. Nasce ad Archiano di Vinci il 15 aprile del 1452. Nel 1469 si trasferisce con il padre a Firenze, dove diventa allievo del Verrocchio. Uomo dal talento universale, incarna a pieno lo spirito del Rinascimento dedicandosi ai più vari campi dell’arte e della conoscenza. Tra gli allievi di Andrea del Verrocchio figurano nomi che sarebbero poi diventati grandi nomi dell’arte come Sandro Botticelli, Perugino, Domenico Ghirlandaio e appunto Leonardo Da Vinci. Nella bottega l’attività è poliedrica e va dalla pittura alla scultura fino al disegno. Inoltre il maestro dava nozioni di carpenteria, meccanica, ingegneria e architettura.

Da Vinci sin da subito pone un’attenzione autentica verso il mondo naturale come dimostra il Paesaggio con fiume, disegno datato 1473 che mostra una veduta a volo d’uccello della valle dell’Arno. Nel 1480 entra a far parte dell’accademia del Giardino di S. Marco sotto il patrocinio di Lorenzo Il Magnifico. Lo stesso anno riceve l’incarico di dipingere l’Adorazione dei magi per la chiesa di S. Giovanni Scopeto appena fuori Firenze. Entrambe le opere si trovano oggi agli Uffizi.

Dall’ambiente fiorentino si sposta a Milano, presentandosi come ingegnere civile e costruttore di macchine belliche al Duca Lodovico Sforza. In questo periodo dipinge una delle due versioni de La Vergine delle rocce e l’esercitazione per il monumento equestre in bronzo a Francesco Sforza. Nel 1489-90, in veste di ingegnere idraulico, si occupa della bonifica nella bassa pianura lombarda, mentre nel 1495 inizia l’opera che lo terrà occupato per i successivi tre anni: il famoso affresco del Cenacolo nella chiesa Santa Maria delle Grazie.

Con l’invasione di Milano da parte delle truppe del re di Francia Luigi XII, nel 1499 Leonardo fugge prima a Mantova e poi a Venezia. Nel 1503 torna a Firenze, dove è presente un altro maestro dell’arte: Michelangelo. Ai due, tra i quali non è mai corso buon sangue, viene affidato il compito di affrescare il Salone del Consiglio grande nel Palazzo della Signoria. A Da Vinci viene affidata la rappresentazione della Battaglia di Anghiari che però non porterà a termine a causa di un tentativo di applicarvi una nuova tecnica che non otterrà i risultati sperati. L’artista decide allora di abbandonare l’opera. In questo stesso periodo inizia a lavorare al capolavoro che lo ha reso celebre in tutto il mondo e nella storia dell’arte: La Gioconda, dipinto che va ben oltre i limiti tradizionali del genere ritrattistico.

Nei primi anni del Cinquecento Leonardo dedica particolare attenzione anche allo studio del volo e al progetto di una nuova macchina volante. Nel 1505 compila il Codice sul volo degli uccelli, nel quale progetta la sua macchina volante chiamata il Grande Nibbio. Sempre in questo periodo, viene corteggiato prima dal governatore francese di Milano, Charles d’Ambroise, e poi dal re Luigi XII in persona che lo vuole a lavorare al suo servizio. Nel 1508 torna a Milano alla corte del re francese e inizia un’attività pittorica prolifica che porta alla realizzazione di opere come la Sant’Anna, la Vergine e il bambino con l’agnellino e la seconda versione della Vergine delle rocce.

Nel 1512 tornano gli Sforza a Milano, due anni dopo Leonardo Da Vinci, nell’incertezza della situazione, si sposta a Roma, si dedica ai suoi studi scientifici, meccanici, di ottica e di geometria, ma si lamenta che nell’ospedale di Santo Spirito gli siano impediti gli studi di anatomia. Nella Capitale si occupa inoltre del prosciugamento delle paludi pontine e della sistemazione del porto di Civitavecchia. Nel 1517 l’artista si trasferisce in Francia alla corte del nuovo re Francesco I che aveva conosciuto qualche anno prima a Bologna.

Il 23 aprile del 1519 Leonardo Da Vinci redige il testamento davanti a un notaio dove dispone di voler essere sepolto nella chiesa di San Fiorentino. Il 2 maggio dello stesso anno muore a 67 anni nel castello di Clos-Lucé ad Amboise, in Francia.

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