Ugo Foscolo nasce come Niccolò Foscolo a Zante, il 6 febbraio 1778; è un poeta, scrittore e traduttore italiano, uno dei più importanti letterati del neoclassicismo e del preromanticismo e anche un rilevante esponente letterario del periodo tra Settecento e Ottocento, epoca in cui iniziano ad apparire nel Paese le prime correnti romantiche e neoclassiche, la prima Restaurazione e l’Età napoleonica.
Il suo vero nome di battesimo è Niccolò, ma sin dal 1796 alterna le firme Niccolò Ugo e Ugo, per sua scelta. La produzione di Ugo Foscolo vede due differenti linee letterarie principali, la prima che possiamo definire romantica, di cui fanno parte i sonetti In morte del fratello Giovanni, A Zacinto, Alla sera, e il carme Dei Sepolcri, e la seconda invece di indirizzo neoclassico (le odi A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All’amica risanata, e il poema incompiuto Le Grazie).
Anche le famose Ultime lettere di Jacopo Ortis, forse una delle opere più note al mondo di Ugo Foscolo, possono essere collocate nella corrente romantica: un romanzo epistolare autobiografico, che può essere considerato il primo romanzo italiano moderno. Prende ispirazione dai romanzi di J.-J. Rousseau (La nuova Eloisa) e di W. Goethe (I dolori del giovane Werther).
Nato nel 1778 a Zacinto, una piccola isola del Mar Ionio sotto il dominio di Venezia, Ugo Foscolo muore solo, senza nessuna persona vicina, in Inghilterra (dove era esiliato) nel 1827. L’autore è ateo, probabilmente figlio di un aristocratico veneziano decaduto e diventato medico. La madre è una donna greca, Diamantina Spatis. Le sue origini greche e la nascita nello stesso arcipelago, hanno un grande significato nella vita di Ugo Foscolo. Il padre muore quando lo scrittore ha solo 10 anni, e il bambino è costretto a ‘crescere prima del tempo’, a prendersi tutte le responsabilità per la famiglia, la madre e i fratelli.
Già in questa fase della sua vita inizia a formarsi in lui il problema della figura del padre. Va a vivere a Venezia con la sua famiglia, e proprio nella città italiana inizia a studiare, principalmente da autodidatta. Le materie che più lo colpiscono e a cui maggiormente si interessa sono la filosofica classica e la letteratura, ma ama studiare anche le tematiche che vengono trattate e approfondite dagli illuministi della sua epoca.
L’uomo ama i piaceri e il lusso, è molto affascinato dalla vita nobile e aristocratica, è mosso da una grande sete di gloria e di successo, e per questo motivo vive diverse storie d’amore con bellissime nobildonne aristocratiche. Tutti amori che causano in lui una sorta di perenne inquietudine interiore e un vagabondaggio continuo in tante città tra la Francia, l’Inghilterra e l’Italia.