Le citazioni di: Winston Churchill

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Winston Churchill, all’anagrafe Winston Leonard Spencer Churchill, è un politico, storico, giornalista e militare britannico. Nasce a Woodstock il 30 novembre 1874 e fin da subito è un fervente sostenitore dell’amicizia dei popoli anglosassoni e dei particolari vincoli che legano tra loro Gran Bretagna e Stati Uniti.

Dopo aver trascorso l’infanzia in Irlanda, studia presso la scuola di Harrow e nel 1893 viene ammesso all’Accademia militare di Sandhurst, nonostante la sua scarsa inclinazione allo studio.

Nel 1898, parte come osservatore di guerra con l’incarico di reprimere la rivolta di Cuba. In seguito, viene inviato in India per partecipare a una campagna contro le tribù afgane, una spedizione che gli ispira il suo primo libro.

Fa poi parte di una missione come ufficiale e corrispondente di guerra del Morning Post nel Sudan dove assiste alla carica a cavallo dei dervisci nella battaglia di Omdurman, evento che gli fa da spunto per il suo secondo servizio giornalistico.

Tentato dall’attività politica, si ritira dalla vita militare e si presenta come candidato alle elezioni a Oldham. Tuttavia, non viene eletto. Scoppia il conflitto del Transvaal e Churchill si reca in quei luoghi come corrispondente di guerra.

Viene fatto prigioniero dai Boeri, ma presto riesce a evadere e inviare al suo giornale il racconto di questa esperienza. Data la notorietà acquisita, Churchill ne approfitta per lanciarsi nella campagna elettorale del 1900. Questa volta viene eletto deputato conservatore di Oldham.

Nel 1904, si avvicina ai liberali e crea rapporti d’amicizia con i rappresentanti radicali del partito, in particolare con Lloyd George. In seguito gli viene assegnato il posto di segretario di Stato presso il gabinetto di Campbell-Bannerman, iniziando così la sua carriera ministeriale.

Quattro anni dopo viene nominato ministro del Commercio nel governo liberale di Herbert Henry Asquith. Con questa carica e poi come ministro dell’Interno (1910-11) si impegna in una serie di riforme collaborando con David Lloyd George. Come primo lord dell’Ammiragliato (1911-1915) Churchill avvia un processo di modernizzazione della Marina militare.

Dopo aver trascorso un periodo al comando di un battaglione in Francia, entra a far parte del gabinetto di coalizione di Lloyd George e, tra il 1917 e il 1922, ricopre numerosi incarichi di rilievo.

A seguito della caduta di Lloyd George e il collasso del Partito liberale nel 1922, Churchill rimane escluso dal parlamento per tre anni. Entrato nuovamente a farvi parte, viene nominato cancelliere dello Scacchiere durante il governo di Stanley Baldwin (1924-1929).

Nel 1940 succede a Chamberlain come primo ministro e collabora con il presidente americano Franklin Delano Roosevelt, riuscendo a ottenere aiuti militari e il sostegno degli Stati Uniti.

L’anno seguente stabilisce rapporti molto stretti con i leader di quella che definisce la “grande alleanza”. Spostandosi incessantemente da un Paese all’altro, fornisce un contributo importante al coordinamento della strategia militare nel corso del conflitto e alla sconfitta di Hitler.

Nel 1945, Churchill è ammirato in tutto il mondo, anche se ormai il ruolo militare della Gran Bretagna è diventato secondario. Ma, a causa della sua scarsa attenzione alla richiesta popolare di riforme sociali nel dopoguerra, viene sconfitto dal Partito laburista nelle elezioni del 1945.

Terminato il conflitto, Churchill decide di raccontare la guerra a modo suo scrivendo migliaia di pagine. Nel 1951, torna alla guida del Paese e due anni dopo vince il premio Nobel per la letteratura con il suo libro più noto, La seconda Guerra Mondiale.

Nel 1955 lascia la guida del governo e la politica attiva. Muore a Londra il 24 gennaio 1965.

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