Scritta centrale “Si scrive abazia o abbazia? Scopri come si scrive...” su lavagna verde; a destra una mano con camicia bianca stringe un gesso
Come Si Scrive

Si scrive abazia o abbazia?

Elena Arneodo

Elena Arneodo

ESPERTA DI LIBRI

Traduttrice e autrice, editor e copywriter per case editrici, magazine e siti web, specializzata in viaggi e food. Da sempre appassionata di libri di vario genere, dai romanzi della letteratura classica ai best seller, dagli albi illustrati per bambini ai graphic novel, fino ai ricettari e ai fotografici.

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La grafia corretta è abbazia, con doppia b, derivato dal tardo latino abbatīa, termine discendente a sua volta da abba -atis, ossia abate. Cerchiamo di ripercorrere la storia del vocabolo per capire come si sia attestato il moderno modo di scrivere, che prevede sempre una doppia occlusiva bilabiale.

Abbiamo detto che abbazia discende da abbatīa. Di qui sono poi nate, intorno al Duecento, le due versioni popolari badia e abbadia. Solo nel primo caso si è è assistito all’aferesi di (l’)a– interpretato come articolo, mentre in entrambe le forme l’occlusiva t si è sonorizzata trasformandosi in d, fenomeno tipico della zona settentrionale della penisola italiana. In seguito si è verificata la consueta assibilazione di –ti-, che ha dato come risultato il suono tsi. Ecco quindi che dal latino si è passati alle forme italiane abbazia e abazia, con successiva scomparsa della seconda grafia.

La Treccani sostiene che nel significato concreto di monastero la parola abbazia è attestata già dal 1483, mentre nell’accezione di beneficio ecclesiastico connesso al monastero compare per la prima volta negli scritti di Monsignor Giovanni della Casa prima del 1556. Con il tempo sono aumentate le sfumature semantiche che ha assunto il vocabolo.

Oggi il termine abbazia può infatti indicare una comunità autonoma di canonici regolari o di monaci governati da un abate, ma anche il complesso di edifici del monastero e delle strutture da esso dipendenti oppure una chiesa in passato monastica che ha mantenuto nel nome la funzione che svolgeva in origine. I termini abbazia, abbadia o badia vengono inoltre utilizzati in diversi toponimi che designano località in cui un tempo sorgevano delle case di religiosi.

Esempio 1: L’abbazia territoriale è grande quasi quanto la diocesi adiacente

Esempio 2: L’abbazia di Montecassino è conosciuta in tutto il mondo

Esempio 3: La Val Badia è la valle dell’Alto Adige che sorge intorno al rio Gadera

Esempio 4: Abbadia San Salvatore si trova in provincia di Siena

Insomma, conoscere l’etimologia del vocabolo e contestualizzarlo, nelle sue varie accezioni, è un metodo efficace per apprendere la giusta grafia di abbazia, da scrivere sempre con doppia b.

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