La giusta grafia è aeroplano, senza alcuna e tra la r e la o. La forma aereoplano non è corretta.
La parola aeroplano, infatti, non è la versione completa del termine aereo, che al contrario non è una sua semplice diminuzione. Anzi, aereo è un vocabolo a sé usato per identificare un mezzo di trasporto che si muove volando. Nulla a che vedere con il lemma composto dal prefisso aero-, che significa aria, e -plano, derivato del francese planer che vuol dire planare.
L’aeroplano è infatti un apparecchio in grado di sostenersi nell’aria, capace di muoversi grazie alla presenza di eliche e destinato a decollare e atterrare su superfici solide. Il termine venne utilizzato per la prima volta dal francese J. Pline nel 1855 per identificare il nuovo tipo di velivolo, tanto che la seconda parte della parola potrebbe indicare anche un elemento che allude alla forma piatta, per differenziarlo da quella sferica dell’aerostato che si utilizzava allora.
Rafforza il concetto anche il fatto che il prefisso aero- viene impiegato in molti altri lemmi composti che si riferiscono a qualcosa che ha a che fare con l’aria; abbiamo ad esempio aerostato, aerosfera, aerofgia, aeronautica, aerospazio, aerosol, ma anche vocaboli che impiegano il prefisso aero- derivato da aeroplano e che si riferiscono al traffico aereo come aeroporto, aerosiluro, aerobus, aerovia, aeroscalo, aerofobia, aeromodellismo…
Un’altra variazione popolare molto comune prevede l’eliminazione della prima e, quella presente tra la a iniziale e la r: areoplano. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un errore generato dalla difficoltà di pronunciare correttamente lo iato della sequenza ae-. L’emissione con voce separata delle due vocali non è infatti immediata.
Dopo questa spiegazione non ci dovrebbero più essere dubbi nel momento in cui dobbiamo scrivere la parola aeroplano: tra la r e la o non è necessaria la vocale e, pertanto non dovremmo mai inserirla se non vogliamo commettere errori grammaticali.