Scritta “Si scrive dorato o d’orato? Scopri come si scrive...” su sfondo bianco a quadretti e fascia nera in posizione centrale
Come Si Scrive

Si scrive d'orato o dorato?

Elena Arneodo

Elena Arneodo

ESPERTA DI LIBRI

Traduttrice e autrice, editor e copywriter per case editrici, magazine e siti web, specializzata in viaggi e food. Da sempre appassionata di libri di vario genere, dai romanzi della letteratura classica ai best seller, dagli albi illustrati per bambini ai graphic novel, fino ai ricettari e ai fotografici.

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La grafia corretta è dorato, attaccato e senza apostrofo. Il termine dorato, participio passato del verbo dorare – a sua volta derivato dal latino deauratus –, si riferisce a qualcosa ricoperto di un sottile strato di oro oppure dal colore simile all’oro, nel linguaggio di cucina un cibo che è passato nell’uovo per esaltarne il colore durante la cottura. Da non trascurare nemmeno l’uso figurato che identifica un luogo in sé triste ma reso confortevole per le condizioni di vita offerte.

Si tratta quindi di un aggettivo che assume ben quattro significati diversi a seconda del contesto in cui viene inserito. Perché dovremmo quindi pensare che la grafia corretta sia quella con l’apostrofo, ossia d’orato? Il dubbio sorge perché si pensa all’espressione d’oro, che identifica invece un oggetto fatto di oro, ben altra cosa rispetto a un oggetto semplicemente ricoperto del pregiato materiale.

La spiegazione data dovrebbe essere sufficiente e servire a non sbagliare più, ma preferiamo elencare una serie di esempi che chiariscano ulteriormente la corretta ortografia: dorato si scrive senza apostrofo e in un’unica parola

Esempio 1: Nel museo ho visto molti manoscritti con i dorsi dorati

Esempio 2: I capelli di Bianca sono una cascata di riccioli dorati

Esempio 3: Viveva in una gabbia dorata

Esempio 4: Per il fidanzamento mi ha regalato un anello d’oro bianco

Esempio 5: Era un bracciale dorato, ma non aveva alcun valore: si trattava di semplice bigiotteria

Scopri anche se si scrive d’avanti o davanti e d’appertutto o dappertutto.