La grafia corretta è ingegnere, senza la i. La forma che prevede l’aggiunta di tale vocale è un grave errore grammaticale, segnato con la penna rossa fin dalla scuola primaria. Il termine deriva infatti da ingegno e la regola dice che il gruppo consonantico -gn- seguito da vocale non vuole mai la i.
Le uniche eccezioni sono costituite dalla parola compagnia, la prima persona plurale del presente indicativo – come ad esempio insegniamo, sogniamo o disegniamo – e la prima e seconda persona plurale del congiuntivo presente dei verbi che finiscono in -gnare, -gnire e -gnere – come ad esempio insegniamo e insegniate.
Per quanto riguarda il termine ingegnere le perplessità possono nascere perché in italiano il suffisso -iere è utilizzato in numerose altre professioni come quella del pasticciere, dell’alabardiere, dell’arciere, dell’alfiere, dell’artificiere, dell’artigliere e del paciere.
Nel nostro caso, tuttavia, prevale la regola della -gn- seguita da vocale, in cui la i risulta superflua. L’unica parola che presenta la sequenza -gnie è il sostantivo plurale compagnie, che come già detto costituisce eccezione alla regola anche al singolare.
Esempio 1: L’ingegner Rossi è molto competente
Esempio 2: Non è sufficiente un bravo architetto per costruire una casa: gli ingegneri sono fondamentali nella fase di progettazione
Esempio 3: Hai fatto ingegneria elettronica o informatica?
Scopri se si scrive ignezione o iniezione.