La regola ufficiale dice che qual è si scrive senza apostrofo, ma la formula qual’è – con l’apostrofo – sarebbe comunque legittima o perlomeno da non demonizzare. Il dubbio su quale sia la grafia corretta è lecito perché lo si trova scritto in entrambi i modi su diversi canali in cui si usa un linguaggio informale, come le chat con gli amici. È quindi normale si generi una certa confusione. Ma quale è la forma corretta? E perché siamo colti dall’incertezza quando dobbiamo scrivere questa espressione?
La regola: qual è si scrive senza apostrofo
Iniziamo dalla grammatica. Qual è si scrive senza apostrofo, questo è ciò che afferma La Crusca. Per capirne il perché, tuttavia, dobbiamo conoscere la differenza tra troncamento – il caso di qual è – ed elisione. Si parla di troncamento quando l’ultima lettera o le sillabe finali di una parola cadono, talvolta lasciando un apostrofo che segnala la loro eliminazione, ma il termine troncato continua ad avere un significato proprio.
Esempio 1: Un buon amico ti sta sempre vicino
Esempio 2: Carlo è davvero un bel giovane
Esempio 3: Non ho nessun dubbio al riguardo
Esempio 4: Vorrei un po’ di pace se possibile
Esempio 5: Ti dico questo a mo’ di esempio
Esempio 6: L’Università Ca’ Foscari è una delle più rinomate d’Italia
Con elisione, invece, viene rimossa solo l’ultima vocale, che deve sempre essere sostituita sempre da un apostrofo. Quindi succede solo e sempre quando la parola che segue inizia con una vocale. La grande differenza rispetto al troncamento, dunque, è che il termine che subisce l’elisione non continua ad avere una vita propria.
Esempio 1: L’accappatoio di Filippo è quello viola in microfibra
Esempio 2: Anch’io vorrei venire, credi sia possibile?
Esempio 3: La casa dell’amico di Claudio è stupenda
Qual è o qual’è: perché tanta confusione?
Le perplessità nascono per il fatto che il termine qual, corretto in passato, non viene più usato nell’italiano corrente, ma permane in alcune espressioni cristallizzate. Ne è un esempio il modo di dire “Qual buon vento ti porta”.
Nella lingua di tutti i giorni, tuttavia, ha perso di significato. Proviamo a utilizzare i vari tempi del verbo essere – contenuto appunto nell’espressione qual è – dopo qual e dopo quale. Diciamo “Quale sarà il risultato?” non “Qual sarà il risultato”, “Quale sarebbe la tua preferita?” non “Qual sarebbe la tua preferita?”.
Essendo qual un’espressione arcaica, numerosi autori, giornalisti e scrittori non considerano valida la regola ufficiale e preferiscono propendere per la logica linguistica, prediligendo la grafia qual’è con l’apostrofo nonostante non sia quella grammaticalmente riconosciuta.