Verbo Transitivo infliggere (l'argomento obliquo è introdotto dalla preposizione a )
dare, stabilire e porre in atto, assegnare, far gravare, arrecare, far patire con inflessibilità, severità o mera cattiveria quelli che agli occhi di chi infligge sono castighi meritati e commisurati alla colpa accertata o presunta mentre agli occhi di chi subisce e spesso anche ad una valutazione più obiettiva possono apparire come punizioni vagamente o nettamente sproporzionate oppure, in taluni casi limite, supplizi generati dal desiderio di vendetta o dal sadismo; compare piuttosto spesso con coniugazione passiva
lesercito, nei primi giorni di marcia, inflisse perdite devastanti agli oppositori''
il marito le ha inflitto ferite orrende e lei si ostina a non volerlo denunciare
"Infine, se amare qualcuno importa quasi sempre più che odiarlo, giacché chi odia può anche astenersi dal far male, mentre chi ama infligge sempre dolori e tormenti, la migliore, la vera prova d’amore sarà appunto questa: rinunziare all’amore…" (Federico De Roberto)
(senso figurato) costringere a sopportare, con l'argomento agente rappresentato da oggetti astratti o concetti
-La fede, che in vita gli inflisse mortificazioni, gli ha assicurato la beatitudine eterna- disse il sacerdote, come suggerendo lepitaffio ai parenti del beato''
nelle cronache o, più raramente, nel linguaggio legali, è usato come sinonimo di comminare; colpire con una sanzione o con una pena
gli sono stati inflitti dieci anni di galera in Cassazione
(estensivo) nel linguaggio sportivo, rifilare una sconfitta o un punteggio solitamente avvilenti
la testa di serie numero uno abbandona mestamente il torneo dopo il doppio 6-0 inflittogli da un esordiente