Dal vocabolario italiano: Allocuzione


Sostantivoallocuzione f (plurale: allocuzioni)


  1. discorso pubblico tenuto in genere da un'autorità di fronte a un'adunanza e caratterizzato da un tono solenne; orazione; concione; arringa
  2. (raro) discorso privato che per enfasi, ispirazione e capacità di persuasione sembrerebbe concepito per una più vasta udienza; anche in senso ironico
  3. (disusato) (ecclesiastico) discorso in cui il Papa, alla presenza dei cardinali riuniti in concistoro, si pronuncia su questioni dottrinali o di disciplina
  4. (linguistica) in sociolinguistica, le manifestazioni dei diversi ruoli sociali e del livello di distanza o prossimità affettiva all'interno della comunicazione tra allocutore (parlante) e allocutario (interlocutore) così come esse emergono, in particolare, dal complesso delle espressioni e delle forme (allocutivi) con cui il primo denota il secondo e che utilizza nell'ambito di strategie verbali di relazione ( stile formale o confidenziale, pronomi di cortesia, ecc.)

Sillabazione
al | lo | cu | zió | ne

Etimologia
dal latino allocutĭo -ōnis "il rivolgere la parola a qualcuno", derivato di alloqui (alloquor) che è composto di ad "a" e loqui (loquor) "parlare"

Citazioni

"A questo punto della sua muta allocuzione , vide venire una pattuglia di soldati; e tirandosi da parte, per lasciarli passare, li guardò con la coda dell'occhio''" (Alessandro Manzoni)

"Mi capitò alle mani nelle Metamorfosi di Ovidio quella caldissima e veramente divina allocuzione di Mirra alla di lei nutrice, la quale mi fece prorompere in lagrime, e quasi un subitaneo lampo mi destò l'idea di porla in tragedia" (Vittorio Alfieri)

Correlate

  • allocutorio


  • Tratto dalla voce ALLOCUZIONE del Wikizionario

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    Più modi di dire: Allocuzione

    discorso, orazione, esortazione, arringa...

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