“Aprile, dolce dormire” è un antico proverbio popolare che fa riferimento all’arrivo del mese di aprile e in particolar modo della primavera: questo specifico periodo dell’anno, con i primi caldi, induce una sorta di senso di stanchezza causata dal suo tepore.
La spiegazione del proverbio
Il proverbio “Aprile, dolce dormire” si occupa delle abitudini indotte dalle caratteristiche meteo del mese di aprile che segna l’arrivo della primavera e delle prime giornate calde dell’anno: l’aumento delle temperature dopo la fine dell’inverno porta a tepore così piacevole da favorire il sonno e indurre a dormire di più rispetto ai mesi precedenti.
Per molti individui il cambio di stagione rappresenta un momento difficile: l’organismo stenta ad adattarsi ai nuovi ritmi del sonno. Ad avvalorare la tesi del proverbio, secondo cui in aprile si dorme di più, ci sono anche delle evidenze scientifiche: l’astenia, una particolare condizione fisica nota anche come “mancanza di forze”, infatti, è avvertita in particolar modo nei periodi in cui si passa da una stagione all’altra.
Nel mese di aprile l’organismo si riattiva: dopo il freddo dell’inverno, con la primavera cambiano il metabolismo e l’orologio biologico, modificando anche i ritmi vitali. Per adattarsi a questi cambiamenti servono alcuni giorni: è proprio per questo motivo che ad aprile, almeno inizialmente, arriva una sensazione di stanchezza e spossatezza. Aprile, inoltre, corrisponde con l’arrivo dell’ora legale: le giornate si allungano, il bel tempo invoglia a una maggiore attività fisica e ciò comporta più stanchezza al termine della giornata, con la voglia di dormire di più durante la notte.
Proverbi simili e collegati
Il mese di aprile è celebrato da diversi proverbi, come “Aprile temperato non è mai ingrato” e “L’acqua d’aprile il bue ingrassa, il porco uccide e la pecora se la ride”, ma anche “Quando tuona d’aprile buon segnale per il barile” e “Aprile temperato non è mai ingrato”. Tanti adagi, poi, sono dedicati alle stagioni dell’anno e in particolar modo alla primavera, periodo in cui la natura esplode con i suoi odori e i suoi sapori: basti pensare a “Una rondine non fa primavera”, “Marzo è fiore della primavera” e “San Benedetto la rondine sotto al tetto“. Altri proverbi collegati che trattano i temi della stagione o del meteo sono “Di maggio si dorme per assaggio“, “I vecchi son lepri, dormono con gli occhi aperti” e “Il sonno è parente della morte”.
Significato
Il proverbio viene utilizzato per spiegare i cambiamenti di abitudini che sopraggiungono durante il mese di aprile, con l'arrivo della primavera. Finito l'inverno, le temperature salgono e le giornate diventano più calde e più lunghe: con la presenza dei primi tepori, il corpo tende a godere maggiormente del riposo, portando così a voler dormire più a lungo durante la notte.
Origine
"Aprile, dolce dormire" trae la sua origine dalla proverbiale saggezza popolare dei contadini che apprezzavano il tepore portato da questo mese dell'anno, in cui le gemme si schiudono, la natura fiorisce diventando più rigogliosa e i semi germogliano. La parola aprile deriva dal latino "Aperit" che significa proprio "aprire, far sbocciare".