Modelli di cappelli Fonte foto: 123RF - tonobalaguer
Proverbi

Cento teste, cento cappelli

Cosa significa il proverbio che recita "Cento teste, cento cappelli": scopri la sua spiegazione, la sua origine e le varianti su Virgilio Sapere.

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Cento teste, cento cappelli” è un antico proverbio che affonda le proprie radici nella saggezza popolare: serve a indicare che al mondo esistono tanti modi di vedere, di giudicare o di valutare una cosa e nulla viene interpretato in un unico verso, ma tutto può essere soggetto a differenti punti di vista.

La spiegazione del proverbio

Il proverbio “Cento teste, cento cappelli” rappresenta una colorita espressione che fa capire come esistano una moltitudine di modi di vedere o di giudicare la stessa cosa. Questo modo di dire viene utilizzato in genere quando bisogna mettere d’accordo più persone riguardo un progetto, un’idea oppure una valutazione e ognuno va per conto suo, rendendo estremamente difficile raggiungere un consenso unanime.

Un tempo il cappello era un accessorio molto utilizzato sia dagli uomini che dalle donne e in un certo modo poteva servire anche per rivelare le loro personalità e i loro modi di vivere. Questo proverbio, dunque, risulta molto efficace quando bisogna avere a che fare con tante persone: maggiore è il numero delle persone che uno deve far ragionare, o con le quali c’è la necessità di trovare un’intesa comune, maggiori saranno le idee diversi tra di loro. Non è per niente facile mettere d’accordo più persone, perché ognuno ha una propria valutazione, una propria idea o un punto di vista che entrare in conflitto con quello degli altri.

In pratica “Cento teste, cento cappelli” significa che è difficile mettere d’accordo più persone. Il proverbio può valere in diversi ambiti della vita: dalla scelta per la pizzeria dove andare per una cena alle riunioni di condominio, passando per semplici sondaggi tra amici. Per il proverbio, a ogni testa corrisponde un cappello diverso che indica un’idea differente da quelle degli altri.

Proverbi simili, collegati e varianti

Del proverbio “Cento teste, cento cappelli” esiste una variante in dialetto sardo che recita “Centu cocasa, centu berrittasa” che si traduce letteralmente in “Cento teste, cento modi di pensare“: tale variante, pur cambiando leggermente, mantiene lo stesso significato. Di proverbi collegati ne esistono diversi esempi, come “Qual cervello tal cappello” che parla di come le cose debbano essere necessariamente proporzionate alla giusta misura. Della testa parlano anche altri modi di dire, come “Piedi, stomaco e testa, tieni il resto come una bestia” e il celebre “Il pesce puzza dalla testa” utilizzato per indicare che la corruzione nasce sempre dall’alto”.

Significato

Questo proverbio viene utilizzato per indicare che è difficile mettere d'accordo tante persone: più sono le persone da accontentare, maggiori saranno le difficoltà nell'accontentarle. A ogni testa corrisponde un cappello diverso dall'altro: ognuno ha un modo di pensare personale e diverso da quello degli altri. Accontentare tutti è un esercizio assai complicato.

Origine

L'origine del proverbio "Cento teste, cento cappelli" è sconosciuta: nonostante sia un'espressione molto comune e utilizzata tanto nella lingua parlata, quanto in quella scritta, al momento non è possibile risalire con esattezza al preciso periodo storico in cui ha iniziato a diffondersi e nemmeno la zona d'Italia in cui ha avuto origine. Come la maggior parte dei proverbi, comunque, molto probabilmente ha una storia molto antica ed è arrivata fino ai giorni nostri attraverso la tradizione popolare.

Varianti

  • Sardegna: Centu concasa, centu berrittasa