Nella cultura cristiana, e in particolare nel Cattolicesimo, la pazienza è una virtù particolarmente importante. I padri della Chiesa e i Vangeli stessi parlano infatti dell’importanza di attendere l’intervento divino in situazioni disperate. Angoscia, depressione, dolore e tutto ciò che di negativo possiamo provare durante il corso della nostra vita, e in particolare davanti ai grandi dispiaceri come la separazione, la malattia, un lutto o la perdita di un’amicizia.
Dio, per i cristiani, non ignora l’uomo. Ma premia chi sa aspettare i suoi segnali e continua a coltivare la fede nonostante le sciagure. La tradizione giudaica aveva già preparato la strada per questa attesa costante, con l’Ebraismo fondato proprio sulla venuta del Messia in un periodo non meglio precisato della Storia. E anche nelle antiche culture orientali, in cui veniva già praticata la meditazione, la pazienza ricopriva un ruolo fondamentale.
Il significato di questo proverbio
Facile dunque intuire perché si dice che “La pazienza è la virtù dei forti“. È molto difficile attendere e sperare. Non reagire, o almeno non farlo in maniera violenta davanti alle difficoltà, è un atto che richiede grande autocontrollo. È raro trovare persone dotate della capacità di rispondere con razionalità davanti a un affronto, o che riescono a non perdersi d’animo quando non ottengono subito i risultati previsti all’inizio di una nuova impresa.
Trattenere le emozioni negative e non incanarle verso azioni distruttive per se stessi e gli altri è un comportamento ritenuto degno d’onore, e quindi virtuoso, da tutte le culture. Alla base di questo detto e del suo significato, dunque, c’è l’indicazione di sviluppare questi atteggiamenti positivi nei confronti delle avversità della vita. Solo chi riesce a essere paziente dimostra infatti maggiore resistenza, ed è destinato a vincere su chi invece è più forte.
Altri significati di questo proverbio
Questa frase può essere interpretata anche al contrario. Se “La pazienza è la virtù dei forti” significa prevalentemente che avere questo tratto significa mostrarsi più potente e prendersi del tempo per analizzare ogni situazione, è anche vero che veniamo rafforzati dagli eventi della vita, che ci insegnano a pazientare e ci rendono capaci di affrontare nuovi ostacoli. I più forti, i sopravvissuti, sono quelli che sono stati forgiati dalla pazienza, che non si sono arresi nonostante le difficoltà.
Altri proverbi con significati simili
Ci sono molti detti della saggezza popolare che ci dicono che bisogna avere pazienza. Come “Frutto precoce, facilmente si guasta“. E poi “La pazienza è una buon’erba, ma non nasce in tutti gli orti“, che sottolinea quanto sia difficile e raro essere pazienti. Ma attenzione. Perché non sempre questa virtù è vista come tale. A volte sfocia nell’inerzia, e allora si dice anche che “La pazienza è la virtù degli asini“.
Significato
Praticare l'autocontrollo, dimostrandosi pazienti di fronte alle avversità e al passare del tempo, è un grande pregio. Permette infatti di vivere serenamente con se stessi e gli altri.
Origine
Marco Porcio Catone, detto anche Catone il Vecchio, scriveva circa 200 anni prima della nascita di Gesù che "di tutte le virtù umane, la pazienza è la più grande". Nel Medioevo Geoffrey Chaucer sottolineave un concetto simile ne "I racconti di Canterbury". Molti anni più tardi anche Giacomo Leopardi, nello "Zibaldone", scriveva che la pazienza è la più eroica delle virtù. Sappiamo dunque che tanti autori, in epoche diverse, si sono cimentati con frasi simili.
Varianti
- Stati Uniti d'America: Patience is a virtue