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Proverbi

La virtù sta nel mezzo

Il proverbio "La virtù sta nel mezzo" deriva dall'espressione latina "In medio stat virtus": cosa significa e quali varianti sono usate in Italia

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Il proverbio italiano “La virtù sta nel mezzo“, ancora oggi molto utilizzato, affonda le sue radici in un tempo molto lontano. Deriva da un’espressione latina, che recita: “In medio stat virtus“. I riferimenti sono tanti e variegati: essi oscillano da Aristotele al Buddismo, passando per i filosofi scolastici medievali.

La spiegazione del proverbio

Il modo di dire “La virtù sta nel mezzo” invita a ricercare in ogni situazione l’equilibrio, che si colloca sempre tra due estremi che sono entrambi da evitare. Rappresenta, quindi, una sorta di invito a evitare ogni esagerazione o eccesso, sottolineando la necessità o la convenienza di scegliere la via della moderazione.

I riferimenti del proverbio

Come detto, il proverbio italiano “La virtù sta nel mezzo” deriva dall’espressione latina “In medio stat virtus”. Si tratta di una sentenza della filosofica scolastica medievale, che, a sua volta, fa riferimento ad alcune frasi dell’Etica Nicomachea di Aristotele, in cui è sottolineato l’ideale greco dell’equilibrio e della misura.

Anche Orazio, Ovidio e Cicerone hanno espresso concetti simili. Il primo, nelle Satire, ha affermato: “Est modus in rebus” (“C’è una misura nelle cose“). Sempre Orazio, nelle Epistole, ha sostenuto: “Virtus est medium vitiorum et utrimque reductum” (“La virtù è il punto medio tra due difetti, da entrambi equidistante“). Ovidio, nelle Metamorfosi, ha detto: “Medio tutissimus ibis” (“Seguendo la via di mezzo, camminerai sicurissimo“). Secondo Cicerone, come riportato nelle Tusculanae disputationes, “In omnibus fere rebus mediocritatem esse optumam” (“Quasi in tutto la via di mezzo è la migliore“).

Nel Medioevo si ritrovano espressioni simili (“In medio sedet inclita virtus”, cioè “In mezzo siede l’inclita virtù” e “Virtus in medio constat honesta loco”, ossia “L’onesta virtù sta nel mezzo“) nelle opere di Walther von der Vogelweide.

L’invito a scegliere la via della moderazione e a evitare gli eccessi è un concetto presente anche nel Buddismo, dove si fa riferimento alla Via di Mezzo, cioè il sentiero che, evitando i due estremi dell’auto-indulgenza e dell’auto-mortificazione, conduce alla cessazione della sofferenza.

Altri proverbi simili

In Italia sono diffusi altri proverbi che fanno riferimento all’espressione latina “In medio stat virtus”. Essi sono: “La virtù dice la via di mezzo” e “La migliore è la via di mezzo“.

Più in generale, sono tanti i proverbi italiani che fanno riferimento al concetto di virtù (spesso messo in contrapposizione a quello di “vizio”). Tra i più celebri spiccano: “Bisogna fare di necessità virtù“, “Vizio non fu mai virtù” e “Una virtù chiama l’altra“.

Significato

Con l'espressione "La virtù sta nel mezzo" si invita a ricercare sempre, in ogni situazione, l'equilibrio, la moderazione e la giusta misura, evitando di assumere posizioni estreme. Secondo questo particolare proverbio italiano, infatti, gli eccessi e le esagerazioni sono sempre da evitare.

Origine

Il proverbio italiano "La virtù sta nel mezzo" trae origine dall'espressione latina "In medio stat virtus". Quest'ultima è una sentenza della filosofia scolastica medievale, che deriva da alcune frasi di Aristotele in cui si celebra l'ideale greco dell'equilibrio, della misura e della moderazione. Espressioni simili si ritrovano anche in Orazio, Ovidio, Cicerone, Walther von der Vogelweide e nel Buddismo.

Varianti

  • Italia: La virtù dice la via di mezzo
  • Italia: La migliore è la via di mezzo