“Provvedi, che Dio provvede” è un antico proverbio popolare che affonda le proprie radici nella tradizione cristiana. Questo modo di dire viene utilizzato per indicare che bisogna riporre fede nel Signore ma, al tempo stesso, è bene operare sempre nel giusto, prima di aspettarsi la provvidenza divina.
La spiegazione del proverbio
Il proverbio “Provvedi, che Dio provvede” serve per spiegare che pur confidando nella divina provvidenza, bisogna agire per risolvere un problema. Questo modo di dire è un incentivo a rimboccarsi le maniche e darsi da fare di fronte a una problematica: lamentarsi o aspettarsi un aiuto non serve a nulla se prima non si fa di tutto per venire a capo delle proprie difficoltà.
La frase si serve di una metafora che chiama in causa la religione e l’elemento divino, invitando a darsi a provvedere a sé stessi prima di affidarsi alla provvidenza di Dio. Il proverbio può essere interpretato anche senza l’elemento sovrannaturale, puntando la lente d’ingrandimento verso la società: di fronte a un problema, non bisogna restare con le mani in mano in attesa di ricevere un aiuto da altri. Al contrario, bisogna provvedere da soli per risolvere il problema e uscire dalle difficoltà. Le cose non si risolvono da sole restando passivi: si va avanti solo reagendo in maniera attiva. Una volta che si prende coscienza di ciò e si inizia a fare qualcosa di concreto per superare le difficoltà, allora successivamente si può anche sperare in un aiuto da parte di terzi.
Proverbi simili e collegati
Ci sono diversi proverbi simili o che trattano temi più o meno vicini. “Aiutati che Dio ti aiuta” ha praticamente lo stesso significato, mentre “Dio vede e provvede” pone l’accento principalmente sulla divina provvidenza. Di proverbi che vedono protagonista la figura del Padre Eterno ce ne sono tantissimi: da “Le vie del Signore sono infinite” a “Quando Dio vuole, a ogni tempo piove” fino ad arrivare a “Voce di popolo, voce di Dio” e “A chi ben crede, Dio Provvede“.
Significato
Il proverbio serve a spiegare che nella vita non bisogna restare in attesa di aiuto quando si affronta un imprevisto. Di fronte a una difficoltà, per prima cosa è bene rimboccarsi le maniche e provare a risolvere da solo il problema e solo dopo si può sperare nella collaborazione degli altri.
Origine
L'origine del proverbio "Provvedi, che Dio provvede" non è certa: come la maggior parte dei proverbi che risentono dell'influenza religiosa, anche questo è stato tramandato oralmente, quindi l'autore è sconosciuto. Si conoscono, invece, i passi del Nuovo Testamento da cui è stato preso spunto per elaborare il proverbio. Si tratta di un passo del Vangelo secondo Matteo: "Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora alla sua vita?". Questi versi invitano a darsi da fare pur avendo fede nella provvidenza divina. Il concetto di provvidenza, inoltre, è stato ripreso anche da Dante nella Divina Commedia e più precisamente nel Canto XI del Paradiso, quando il Sommo poeta scrive: "La provedenza che governa il mondo con quel consiglio nel quale ogni aspetto creato è vinto pria che vada al fondo".