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Come studiare il latino: trucchi e metodi di studio

Come studiare al meglio la lingua latina e quali metodi adottare per un ripasso rapido ed efficace

Luca Incoronato

Luca Incoronato

GIORNALISTA PUBBLICISTA E COPYWRITER

Giornalista pubblicista ed esperto Copywriter, amante della scrittura in tutti i suoi aspetti. Curioso per natura, adoro scoprire cose nuove e sperimentarle in prima persona. Non mi fermo mai alle apparenze, così come alla prima risposta, nel lavoro come nella vita.

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Si dice che il liceo classico offra una formazione completa. Per questo motivo è ancora oggi uno degli indirizzi preferiti, pur vantando nel proprio programma due lingue morte: latino e greco.

L’approccio a queste due rappresenta il principale ostacolo per molti studenti, soprattutto se non si presta la necessaria attenzione durante il biennio, ovvero durante i primi due anni di liceo. Problemi sorgono anche se viene a mancare il giusto metodo. Tradurre il latino senza uno schema mentale preciso e propedeutico può essere un inferno.

In questo articolo partiamo proprio dalle basi, concentrandoci su come studiare il latino in maniera corretta. Una mano tesa a tutti gli studenti del biennio che faticano dinanzi a questa scalata in apparenza impossibile. Un suggerimento, al tempo stesso, a tutti coloro che hanno superato i primi due anni e ancora ritengono il latino la propria lacuna maggiore. Se le basi sono carenti, ammettere il problema e fare un passo indietro è l’unica soluzione. Continuare a leggere potrebbe gettare luce sui passi falsi commessi, individuando eventuali soluzioni a ostacoli specifici incontrati lungo il percorso di studi.

Come studiare il latino

Rapportarsi a una materia ostica come il latino non è affatto facile, soprattutto se si intende farlo senza un metodo di studio specifico, che vada a dare la giusta importanza a ogni elemento cardine, a partire dalla grammatica.

Grammatica latina

I primi passi che si effettuano nello studio del latino sono fondamentali. Si vanno infatti a gettare le basi per la comprensione e traduzione di questa lingua. Parte tutto dalla grammatica e, per quanto possa risultare ostica nella fase iniziale, lo sforzo profuso verrà ripagato dal minore stress negli anni successivi.

Avete presente quei manuali che propongono test al termine di ogni capitolo? Ecco, il metodo da seguire è lo stesso, provando a personalizzarlo in base alle proprie lacune o difficoltà incontrate. Dopo aver lavorato per imprimere nella propria mente determinate regole grammaticali latine, è fondamentale applicarle, e non solo una volta. L’obiettivo non è completare una paginetta di esercizi, così da non ricevere una nota in classe. Si mira a rendere più agevoli possibile gli anni del liceo e, come detto, sforzarsi al primo approccio ripagherà.

Occorre lavorare in maniera specifica su ogni elemento, memorizzando le declinazioni, i pronomi, gli aggettivi, le coniugazioni e non solo. Come assegno personale, in ogni giornata di studio ci si ritagli dai 30 minuti a 1 ora da dedicare unicamente a questo. Non tutti gli elementi insieme, bensì uno alla volta, dando attenzione anche alle varie eccezioni, ovviamente. Trascorso un mese, si avrà una sorta di automatismo, favorito ovviamente anche dallo studio in classe e dalle prime versioni, che garantiscono un’applicazione pratica.

Molto utile realizzare dei mini schemi personalizzati, che rispecchino il proprio modo di ragionare e aiutino a stimolare la memoria. Uno dei più utili riguarda i complementi principali, così da averli rapidamente sotto mano. Lo stesso dicasi per i costrutti cardine, dalla perifrastica attiva e passiva all’ablativo assoluto, così come per le proposizioni subordinate più frequenti.

Classico latino

Studiare in maniera attenta la grammatica latina offre dei chiari vantaggi. È bene comprendere come ci si ritroverà a studiare latino, in tutti i suoi aspetti, per ben cinque anni. Affrontare la materia alla leggera o con sufficienza, quindi, non porterà alcun risultato. Al di là della mera questione dei voti, vi è una questione di benessere dello studente.

Nessuno vuole vivere gli anni del liceo con questo macigno sulle spalle. È decisamente conveniente, quindi, sacrificare un po’ del proprio tempo durante il biennio. In seguito, nel triennio del liceo, ovvero i tre anni conclusivi, si approccerà al mondo del classico latino. Vi saranno versioni più ostiche ma anche più affascinanti. Ci si ritroverà dinanzi i grandi autori e non avere solide basi di grammatica non porterà ad altro che a un costante penare sui libri, insieme con l’apprendimento a memoria di infinite traduzioni.

Occorre comprendere il latino, arrivando a riconoscerne determinati aspetti chiave, non imprimerlo in mente come fosse la poesia di Natale. Ecco alcuni consigli su come approcciarsi allo studio del classico: per prima cosa tentiamo di richiamare alla memoria le regole grammaticali studiate, così come quelle relative alla traduzione. Ciò vuol dire aver chiari gli elementi che il testo propone e la struttura tipica delle frasi in latino, che non rispecchiano affatto quelle in italiano. Ripassare il tutto grazie agli schemi realizzati nel biennio è molto utile in tal senso. Si può quindi passare alla traduzione in italiano. I testi di classico latino offrono entrambe le versioni e lo studente dovrebbe tentare di individuare le parole corrispondenti da una parte all’altra dello specchietto. Se si fatica a trovare il giusto termine tradotto, si può fare riferimento al dizionario. Un procedimento da ripetere più volte, così da memorizzare la traduzione, comprendendola però e non forzandola in testa per poi dimenticarla dopo 1 ora.

Si consiglia, poi, di approcciarsi al classico così come si farebbe con i grandi autori nostrani. Occorre informarsi sull’origine del brano in questione, studiando i dettami del volume, così come gli elementi cardine letterari della versione che si ha dinanzi. Fare inoltre attenzione all’autore, senza ignorare ovviamente il contesto nel quale viveva.

Letteratura latina

Senza dubbio la letteratura latina rappresenta l’aspetto più affascinante di questo studio classico. Non vi sono traduzioni all’orizzonte, e agli studenti si richiede unicamente di apprezzare il panorama letterario giunto fino ai giorni nostri. Lo studio, di fatto, si svolge come per la letteratura italiana, facendo però ancor più attenzione al contesto storico dell’autore. Occorre sforzarsi, infatti, per comprendere un determinato modo di ragionare e approcciarsi alla vita, scavando a fondo nelle radici di alcune tematiche affrontate.

In nessun caso si potrà ignorare la vita dell’autore. I fatti più importanti possono entrare a far parte dei propri appunti per ripassare la materia, concentrandosi poi sulle opere cardine della sua produzione e i contenuti. Leggere alcuni brani, senza limitarsi al breve commento offerto dal testo, è importante per avere un contatto con l’opera. Ci si renderà conto della differenza durante le interrogazioni, dove si sarà in grado di dimostrare di padroneggiare la materia.

Per avere poi una visione davvero completa, aspirando magari a un voto eccellente e, perché no, appassionandosi a questo studio, si possono confrontare diversi autori e opere, che siano dello stesso periodo o meno. Non è da escludere, ad esempio, confronti tra latini e greci, o anche italiani più o meno moderni.

Versione di latino: gli argomenti principali

Sono molti gli studenti che si ritrovano ancora oggi a studiare latino. Parliamo di chi frequenta il liceo classico, scientifico e linguistico. Uno studio attendo, con il giusto metodo e l’ausilio dei necessari schemi, può consentire di non trasformare quest’esperienza in un incubo. Occorre affrontare le versioni nella maniera corretta, analizzando frase dopo frase e non guardando all’insieme come una montagna da scalare.

Dopo essersi assicurati le giuste basi, si può parlare di una sorta di routine preparatoria per la traduzione delle versioni di latino. Sono cinque gli argomenti da ripetere, creando magari degli specchietti che facilitino la memorizzazione e il rapido ripasso:

  • Declinazioni: le cinque declinazioni non possono mancare nel ripasso pre versione. Dopo averle studiate con attenzione nei mesi o anni precedenti, si avrà a disposizione delle tabelle contenenti i dettami cardine, come le regole delle differenti desinenze, così da facilitare il riconoscimento durante il compito in classe. Da indicare, poi, i differenti casi, memorizzando le caratteristiche e principali differenziazioni;
  • Verbi: lo schema in questione dovrebbe partire dalle differenti coniugazioni dei verbi, suddivisi in svariate tipologie. Il vocabolario è un fedele alleato, che consente di non dover memorizzare ogni dettame. Per approcciarsi a una versione di latino, però, è fondamentale saper distinguere le varie coniugazioni;
  • Diatesi: il verbo all’interno di una frase determina la diatesi attiva e passiva della stessa. Parliamo, quindi, della struttura. Questa va compresa e ripassata a fondo, studiando attentamente le regole relative ai verbi transitivi, intransitivi, deponenti e semideponenti;
  • Pronomi e aggettivi: nella lingua latina troviamo molto spesso in correlazione pronomi e aggettivi. Ha senso, quindi, inserirli nello stesso schema del ripasso pre versione. Possono far riferimento, entrambi, tanto al soggetto quanto ai complementi delle differenti frasi del testo da tradurre. Riuscire a individuarli e comprenderli offre una chance enorme per una miglior analisi della versione nel suo complesso. Schematizziamo le norme principali, come la divisione degli aggettivi in prima e seconda classe;
  • Subordinate: la grande difficoltà nell’approcciarsi alle traduzioni delle versioni di latino è probabilmente la creazione di un ordine tra le varie frasi. Occorre individuare la principale e da lì selezionare le frasi subordinate che si connettono. Ne esistono di differenti tipi, dalle causali alle temporali, ad esempio. Il modo che abbiamo di distinguerle è attraverso le preposizioni e i verbi utilizzati dall’autore. Vi sono, quindi, determinate regolette da annotare, come il "cum e congiuntivo", che indica una causale temporale. Uno schema riassuntivo è di primaria importanza in questo caso, così da rendere il ripasso più rapido ed efficace.
È sempre consigliabile creare le proprie tabelle riassuntive per la preparazione di un compito in classe. Anche quando si decide di affidarsi al lavoro di altri, che siano compagni di classe o utenti online, sarebbe il caso di trascrivere il tutto e modificare alcuni elementi, così da rendere il lavoro personale, ovvero più compatibile al proprio modo di ragionare.