È uscito a settembre 2021 l’ultimo libro di Francesco Carofiglio per le edizioni Piemme: Le nostre vite è un romanzo che parla degli anni luminosi della giovinezza, ma anche di misteri insondabili, eventi complessi e momenti drammatici che possono investire qualunque vita umana, scavando nell’animo delle persone.
Francesco Carofiglio, personaggio eclettico e artista in senso lato
Iniziamo conoscendo meglio l’autore per comprendere a fondo la genesi del suo ultimo libro. Carofiglio non è un semplice scrittore. Il suo rapporto con il mondo artistico non si limita ai confini letterari ma abbraccia il teatro, la cinematografia, la video arte, la fotografia e l’illustrazione, aspetti che sono approdati ad un’armoniosa convivenza solo dopo molti anni di studio e sperimentazioni. Il suo è un carattere multiforme fin dalla giovane età: inizia a fare l’attore a 16 anni e continua durante il periodo universitario; prende una laurea in architettura e si dedica alla progettazione di mostre e spazi per performance di vario genere.
Intanto si sperimenta nella regia e nella scenografia per il piccolo e il grande schermo – tra cui Il passato è terra straniera, prodotto da Fandango e vincitore del Gran premio della Giuria come miglior film al Festival di Miami – senza disdegnare quella destinata ai palcoscenici teatrali. Si impegna anche nell’insegnamento diventando docente di tecniche dell’improvvisazione e direttore della Scuola del Teatro Universitario della Puglia.
Sempre da giovane si avvicina inoltre all’illustrazione lavorando per importanti case editrici quali Laterza, Marsilio, Rizzoli ed Einaudi, oltre che per vari settimanali e quotidiani nazionali. Insomma, ci troviamo di fronte a un personaggio che ha sempre avuto a che fare con lo storytelling, le immagini e l’immaginazione, trattando questi temi da prospettive diverse capaci di integrarsi e arricchirsi a vicenda.
Francesco Carofiglio, uno scrittore poliedrico
Leggendo la sua biografia, non sembrerebbe esserci spazio anche per la scrittura. Eppure, vedendo il numero di romanzi che ha pubblicato e la serie di collaborazioni con le tante case editrici italiane sembra che il mestiere di romanziere lo occupi a tempo pieno. Dal 2005, almeno, anno in cui esce per Rizzoli With or Without you, storia di un aspirante attore, seguito nel 2007 da Cacciatori di tenebre, graphic novel prodotta con il fratello Gianrico.
Il primo grande successo arriva l’anno successivo, con il romanzo di formazione L’estate del cane nero (Marsilio 2008), ristampato più volte e primo in classifica tra gli italiani tascabili per diverse settimane. Continuano ad uscire sempre nuovi titoli anche negli anni successivi: pubblica per Marsilio nel 2009 Ritorno nella valle degli angeli – premio Stresa 2010 –, nel 2011 Radiopirata e una nuova edizione de L’estate del cane nero nella collana tascabile Maxi; per Rizzoli nel 2014 dà alle stampe La casa nel Bosco, di nuovo nato dalla collaborazione con il fratello.
Con Piemme nel 2013 fa uscire Wok, nel 2014 Voglio vivere una volta sola, nel 2016 Una specie di felicità, nel 2017 Il Maestro, di cui escono quattro edizioni nelle prime due settimane, e nel 2020 la raccolta Poesie del tempo stretto. È di poche settimane l’ultimo romanzo, Le nostre vite. Vediamo di che cosa parla l’ultimo libro di Carofiglio.
Le nostre vite, l’ultimo libro di Francesco Carofiglio
L’idea dell’ultimo libro di Carofiglio viene da molto lontano, ma in particolare da un saggio di una neuropsichiatra svedese che ha indagato il funzionamento dell’ippocampo, la regione del cervello che custodisce i ricordi. I casi di pazienti che a seguito di traumi importanti hanno sviluppato gravi insufficiente mnemoniche autobiografiche hanno portato l’autore a pensare a cosa sarebbe stata la sua vita senza gli echi dell’infanzia e dell’adolescenza.
Di qui prende vita un romanzo che è un contenitore di storie parallele, guidate in un flusso capitanato da due protagonisti. Da una parte c’è la storia di Stefano Sartor, un ragazzo che all’età di 19 anni perde la memoria a seguito di un terribile incidente domestico in cui muoiono i genitori e la sua casa va distrutta. Stefano racconta la sua tragica esperienza trent’anni più tardi in un saggio destinato a diventare un bestseller. Il mistero dei propri ricordi cancellati e della giovinezza andata in frantumi fanno da filo conduttore in un libro che parla, in generale, di vite spezzate.
Non è un caso che dall’altra parte ci sia la storia di Nina, una sedicenne che vive negli anni ‘80 in un luogo che non le appartiene, una ragazzina presa dalle attese, dalle aspettative e dalle paure tipiche della sua età ma pronta al passaggio alla maturità. L’evento che favorisce lo scatto di crescita è l’incontro con Lupo intorno a un falò sulla spiaggia, durante una vacanza estiva in Puglia con sua madre. Inutile a dirsi che se ne innamora follemente.
Fondamentale anche la dimensione onirica, che scandisce in forma sistematica l’intera trama. In particolare il diario del sonno tenuto da Stefano nel corso di due settimane, in cui racconta non solo i sogni, ma anche gli eventi che accadono in prossimità dell’addormentarsi e del risveglio. I fatti narrati portano al disvelamento finale, alla rivelazione del segreto che accomuna due anime incomplete che, per un istante, si incontrano delineando una nuova direzione, quella della salvezza.
Italiaonline presenta prodotti e servizi che possono essere acquistati online su Amazon e/o su altri e-commerce. In caso di acquisto attraverso uno dei link presenti in pagina, Italiaonline potrebbe ricevere una commissione da Amazon o dagli altri e-commerce citati. I prezzi e la disponibilità dei prodotti non sono aggiornati in tempo reale e potrebbero subire variazioni nel tempo: è quindi sempre necessario verificare disponibilità e prezzo su Amazon e/o su altri e-commerce citati.