Che cos’è la scuola?, di Luca Tortolini e Marco Somà, Terre di Mezzo
Le belle illustrazioni e il tocco quasi poetico dei testi rendono questo volume prezioso. E preziosa – all’interno di queste pagine – appare pure la scuola. Uno spazio sempre aperto, il luogo delle idee e delle parole per eccellenza, dove i bambini di tutti i tipi trascorrono le loro giornate scambiandosi pensieri, colori, merende e avolte pure gli abbracci. In una scuola così il compito delle maestre e dei maestri non è semplicemente impartire una lezione: è coltivare l’immaginazione, l’amore per il tentativo senza la paura dell’errore. In una scuola così si insegna a vivere.
Benvenuto a scuola, di Anne Isabelle Le Touzé, Lapis
I libri per bambini che iniziano la scuola primaria sono innanzitutto belle storie di inclusione, un’inclusione semplice come il linguaggio dei piccoli certo, ma decisamente efficace. Amid è un bimbo dalla pelle scura e con la testolina piena di ricci, è al suo primo giorno di scuola e ha qualche difficoltà nel sentirsi a proprio agio. La maestra è gentile e gli sorride, gli altri bambini non sembrano scontrosi o cattivi. Amid però finisce per abbandonarsi alla timidezza, nascondendosi dietro uno zaino che non lascia mai e passeggiando da solo in cortile mentre gli altri bambini fanno il girotondo. Sarà un suo gesto gentile e spontaneo -Amid aiuterà una compagna a rialzarsi dopo una piccola caduta, soffiandole la bua e regalandole un disegno – a ribaltare la situazione e a trasformare il broncio in sorrisi. Così una giornata complicata diventa presto un evento da ricordare.
Anch’io vado a scuola!, di Paola Milani e Luisa Gialma, Kite
L’inizio della scuola porta con sé molte cose nuove ma toglie anche alcune certezze su cui l’identità dei piccoli si è costruita. La prima è senza dubbio il continuo contatto con mamma e papà. Proprio il tema del distacco dai genitori è al centro di quasi tutti i libri per bambini che iniziano la scuola primaria, come questo di Paola Milani e Luisa Gialma, un bel supporto, per genitori e insgnanti, per affrontare nel migliore dei modi possibili quei giorni di cambiamento tanto importanti.
Pronta per la scuola! Zeynep Gürsel, Ursula Bucher, Lapis Edizioni
Tra i tanti bimbi che, di tanto in tanto, non hanno molta voglia di andare a scuola c’è senza dubbio anche la piccola Camilla Millecuori. Camilla è una vera sognatrice e proprio grazie alla sua fervida immaginazione tutte le mattine prima chiede che tempo fa… e poi si trasforma. In cosa? Intrepida avventuriera del deserto in groppa al suo cammello, famosa campionessa malese di aquilone trasportata dal vento, biologa marina in immersione tra le barriere coralline del Pacifico del Sud, pattinatrice di ghiaccio finlandese e infine anche in… Camilla Millecuori coraggiosa bambina della scuola materna. Belle le illustrazioni per vivere anche la scuola come una straordinaria avventura piena di fascino.
Non voglio andare a scuola, di Stephanie Blake, Babalibri
Anche per il coniglietto Simone è arrivato il primo giorno di scuola. Ai genitori che gli raccontano di tutte le interessanti attività che farà, risponde sempre e soltanto"No, non voglio!". La notte trascorre inevitabilmente tra mille difficoltà e preso dall’ansia della nuova avventura non riesce neanche a dormire. Le rassicurazione della mamma e le esortazioni del papà non sembrano sortire alcun effetto. Simone è instancabile con il suo "No, non voglio!". Ma a un certo punto, quando arriva il momento di separarsi davvero dai genitori e raggiungere l’aula, quel "No, non voglio" è ormai pronunciato con vocina flebile, rassegnata. La scuola però sa essere un luogo sorprendente dove accadono mille cose! Inizialmente il piccolo coniglio si sente davvero fuori posto, tanto che attanagliato dalla timidezza e dall’ansia piange pure un po’, ma presto tutto cambia. Le numerose attività in programma, i giochi tutti nuovi e gli amici che incontra, lo coinvolgno e lo divertono a tal punto che, quando alla fine arriva l’ora dell’uscita e la mamma lo invita a tornare a casa non può che rispondere con il suo solito – ma questa volta profondamente diverso – "No, non voglio!"
Buddy e Spillo vanno a scuola, di Maureen Fergus e Carey Sookocheff, LupoGuido
Ecco la quarta avventura dei due fantasiosi amici Buddy e Spillo. Spillo è elettrizzato: è il primo giorno di scuola. Perché tanta eccitazione? Perché sa che andare a scuola è il primo passo per avverare il suo sogno di diventare dentista. Buddy pensa che i ricci non possano diventare dentisti ma è felice di sapere che anche lui, con gli studi e l’impegno giusti, può diventare tutto ciò che vuole, anche un venditore di hot-dog! I due si preparano alla giornata che li aspetta con una colazione nutriente a base di pantofole di Papà e poi raccolgono tutte le provviste che servono. Buddy è un super steudente in alcune delle materie suggerite dal Professor Spillo quali annusare, rincorrersi la coda e grattarsi, tanto da vincere un premio speciale come miglior alunno.
Profumo di mamma, di Sonia Bonutto e M. Occhi, L’Orto della Cultura
La protagonista Giulia cerca con suo padre un profumo da regalare alla sua mamma, ma pur cercando per negozi con suo papà non trova niente che le piaccia. Nessun profumo le ricorda infatti la sua mamma. Così, tutto ad un tratto, decide di crearlo da sola, con ingredienti davvero insoliti e particolari: caffè, mele, vaniglia, sciroppo per la tosse… Un libro semplice ed efficace che racconta l’amore di Giulia per la sua mamma. Un amore fatto di odori quotidiani, di vita condivisa, di abbracci e parole sottovoce.
Matilde e orso, di Jan Ormerod e Freya Blackwood, Officina libraria
Uno stile delizioso e la tipica delicatezza delle fiabe sono gli elementi distintivi di questa bella storia. In cinque brevi capitoli, sono raccontate le peripezie della piccola Matilde e di Orso, il suo paziente amico immaginario. Come accade per tutti i libri per bambini che iniziano la scuola primaria anche gli episodi di questo volume mettono a fuoco le tipiche preoccupazioni dei piccoli come l’ansia della separazione dai genitori, gli eccessi di collera e il bisogno infinito di ascolto. Orso rappresenta idealmente il mondo dei «grandi»: è pronto a farsi in quattro per Matilde, a soddisfare tutti i suoi capricci e soprattutto a essere sempre presente. Coni suoi tre anni, Matilde è irresistibile: egocentrica come lo si può essere a quell’età, piena di vita, autoritaria, sa tenere il muso finché non ottiene ciò che vuole. L’amore incondizionato di Orso verso la piccola e il profondo bisogno della lunatica Matilde di metterlo alla prova, attraverso i più comuni ma talvolta giustificati capricci come il «non ti parlo più», trasformano il finale di ogni storia in un momento di pura gioia.
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