Scritta centrata “Si scrive se non che o senonché? Scopri come si scrive...” su sfondo azzurro chiaro; in alto penna stilografica stilizzata
Come Si Scrive

Si scrive se non che o senonché?

Elena Arneodo

Elena Arneodo

ESPERTA DI LIBRI

Traduttrice e autrice, editor e copywriter per case editrici, magazine e siti web, specializzata in viaggi e food. Da sempre appassionata di libri di vario genere, dai romanzi della letteratura classica ai best seller, dagli albi illustrati per bambini ai graphic novel, fino ai ricettari e ai fotografici.

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La questione non è così scontata nemmeno ai linguisti: alcuni considerano corretta la grafia che prevede tre termini separati – se non che -, altri la seconda versione in un’unica parola – senonché -, altri ancora ritengono che si debba usare sennonché con la doppia n.

Una norma univoca non esiste, ma cerchiamo di fare maggior chiarezza procedendo con ordine. Innanzitutto vediamo che spesso le parole univerbate che iniziano con se prevedono un raddoppiamento della consonante n, come nel caso di seppure e sebbene. Questo porterebbe quindi a preferire la forma sennonché, che comunque non è obbligatoria.

C’è poi un’altra questione che riguarda la grammatica. Senonché può avere valore di congiunzione avversativa o eccettuativa. Nel primo caso ha un significato analogo a quello di ma e però, nel secondo vuol dire fuorché o tranne che. Alcuni esperti sostengono che le proposizioni avversative debbano essere introdotte dalla versione con la doppia nsennonché – e le frasi avversative dai termini con la n singola, univerbata o meno – senonché, se non che.

Esempio 1: Mi piacerebbe accompagnarti, sennonché ho già un altro impegno (congiunzione avversativa)

Esempio 2: Non voglio aggiungere altri elementi che complichino la strategia adottata senonché / se non che a mio modo di vedere il metodo non è efficace (congiunzione eccettuativa)

Il fatto che non esista una posizione forte sul tema ha fatto sì che in alcuni dizionari, come il Garzanti e lo Zanichelli, fossero riportati i diversi casi. Si può quindi concludere che non esiste una versione più corretta dell’altra e che tutte e tre possono essere utilizzate senza incorrere in errori ortografici.