ospiti che portano regali Fonte foto: 123RF
Proverbi

Ospite raro, ospite caro

"Ospite raro, ospite caro" è un detto popolare che riguarda il comportamento da tenere quando si visitano amici e parenti, che risale a tempi antichi

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Ospite raro, ospite caro” è un proverbio diffuso in tutta Italia che, come tanti altri detti popolari, cela dietro la sua semplice formula delle regole auree per vivere meglio. Riguarda infatti il buon comportamento da tenere quando si visitano amici e parenti per periodi che non devono essere prolungati, per evitare litigi e situazioni spiacevoli. La convivenza, si sa, è sempre difficile, con scontri sempre dietro l’angolo quando i propri costumi finiscono per infastidire gli altri e ostacolare le loro abitudini.

La spiegazione più comune

Quando le visite degli ospiti non sono particolarmente frequenti, sono anche più gradite. È importante, secondo la saggezza popolare, evitare di disturbare i propri affetti andando spesso nelle loro case, rimanendoci per troppo tempo. Come dice un altro proverbio, d’altronde, “L’ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza”.

L’altra spiegazione del proverbio

“Ospite raro, ospite caro” non si riferisce solo alla durata delle visite e alla loro frequenza nel tempo. Questo proverbio può essere interpretato anche in relazione al rapporto che si ha con la persona ospitata o ospitante. Capita a tutti di non vedere spesso un proprio affetto, e sentirne la mancanza. Vedersi dopo tanto tempo significa avere più voglia di passare una serata o alcuni giorni insieme.

Ma non solo. Vuol dire anche avere più argomenti di cui parlare. Il bon ton prevede infatti che l’ospite perfetto sia anche un ottimo oratore e la conversazione sia sempre piacevole. Dopo lunghi periodi assieme, raramente si avranno temi stimolanti di cui chiacchierare.

Per tenere vivo un rapporto, dunque, il consiglio che arriva dal proverbio “Ospite raro, ospite caro” è quello di fare incontri sporadici e di qualità con amici e parenti, e non recare loro disturbo o evitare di parlare a sproposito. Anche perché “Per un bel detto si perde un amico“.

Altri proverbi simili

Come già detto, una delle versioni più comuni di questo proverbio è “L’ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza“. Ma sul tema gli antichi si sono sbizzarriti. Tra i detti con lo stesso significato troviamo anche “Chi dà spesa, non dia disagio“, e addirittura “Casa che ospita, divorata o denigrata”.

Cambiando prospettiva, esistono moniti popolari anche sul comportamento di chi accoglie in casa altre persone. Si dice infatti “Intrattieni l’ospite, ma senza trattenerlo“e, senza riferimenti alla durata della visita, “Come tratterai l’ospite in casa tua, sarai trattato in casa altrui”. Ma d’altronde “A casa sua ognuno è re“, a volte con un’accezione letterale.

Significato

L'ospite che si trattiene per meno tempo è più apprezzato dai padroni di casa, che non devono cambiare le proprie abitudini per accoglierlo. Meglio dunque evitare visite prolungate e non annunciate. Vedere un amico dopo tanto tempo, inoltre, renderà l'incontro più piacevole.

Origine

L'origine di questo proverbio è molto antica, e in tutte le culture si trovano indicazioni simili sull'ospitalità. Addirittura una fiaba africana parla della strana amicizia tra una tartaruga e un'aquila. Quest'ultima era solita lasciare il proprio nido di frequente per essere ospitata dalla testuggine, sapendo di non poter ricambiarne l'ospitalità e approfittandosi di lei.

Il rettile decise così di far finire il loro rapporto, spiegando al volatile che l'amicizia ha bisogno di reciprocità e non si deve mai abusare della pazienza e della buona volontà di chi decide di accoglierci in casa propria.