Salta al contenuto
Maturità 2025, al via i 100 giorni dall'esame Fonte foto: iStock

100 giorni Maturità 2025, lo sfogo degli studenti e la polemica

Al via i 100 giorni dalla Maturità 2025: gli studenti festeggiano (e c'è chi non è d'accordo), ma lanciano una critica al sistema valutativo italiano

Francesca Pasini

Francesca Pasini

SEO CONTENT WRITER

Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

Inizia lunedì 10 marzo il countdown ufficiale per la prima prova della Maturità 2025: 100 giorni separano gli studenti dal tanto temuto esame di Stato che simboleggia il trampolino di lancio verso l’età adulta. Sono mesi concitati e impegnativi per migliaia di maturandi che si apprestano ad affrontare una delle prove più importanti della loro vita. Proprio per questo, ha preso sempre più piede l’usanza di festeggiare questo conto alla rovescia, che parte dal centesimo giorno prima dell’esame di Maturità.

Tra chi è favorevole a tale tradizione, che aiuta a sfogare l’ansia accumulata, e chi la reputa invece “illogica”, ad approfittarne sono gli studenti, che non mancano però di sottolineare l’inadeguatezza del sistema valutativo attuale con un duro sfogo.

Maturità 2025, lo sfogo degli studenti sulle valutazioni

In vista dei 100 giorni alla Maturità 2025, il coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, Tommaso Martelli, ha voluto sottolineare le critiche avanzate verso il sistema valutativo attuale, che sarebbe “estremamente inadeguato e causa solo ansia legata alle scadenze e alla paura del voto”.

Il sistema criticato dagli studenti, ha dichiarato all’Adnkronos, non sarebbe in grado di “restituire in una maniera formativa il nostro livello di apprendimento e questo modello di Maturità, che si basa principalmente sulle prove e non valorizza il nostro intero percorso scolastico, ne è l’esempio”.

100 giorni alla Maturità 2025, come festeggiano gli studenti

Il 10 marzo è la data in cui migliaia di maturandi e scuole d’Italia festeggiano l’inizio del conto alla rovescia più emozionante. Un’occasione per sfogare l’ansia dei mesi precedenti alle prove che dovranno sostenere a giugno, per liberare la mente e divertirsi con gli amici.

Dalle gite scolastiche alle cene di classe, dai viaggi all’estero ai ritrovi in casa per rilassarsi in compagnia, sono tanti i modi in cui viene festeggiato il countdown alla Maturità 2025.

“I cento giorni sono una tradizione molto importante per noi studenti ed ogni scuola e città ha le sue tradizioni, c’è chi esce la sera e brinda ascoltando vecchie canzoni, – ha raccontato Martelli – c’è chi invece prenota ristoranti o case in affitto per passare la giornata insieme. Alcune scuole organizzano delle feste comuni, mentre in altri casi ci organizziamo semplicemente per stare con i nostri gruppi di amici e magari fare una gita fuori porta”.

Un’occasione colta dagli studenti “per provare a sfogare l’ansia che deriva da quest’ultimo periodo che precede la maturità”. Gli ultimi mesi prima dell’esame di Stato, per i maturando sono infatti “estremamente stressanti, tra programmi didattici da terminare, invalsi e le ultime verifiche ed interrogazioni da dover svolgere”, quindi “non si può dire che sia un avvicinamento tranquillo”.

La polemica sulla festa per i 100 giorni alla Maturità

Ad appoggiare i festeggiamenti dei 100 giorni alla prima prova della Maturità 2025 sono anche i presidi. Maria Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi Lazio e preside dell’Itis ‘G. Galilei’ di Roma, come riportato dal Sole 24 Ore, ha affermato: “I cento giorni dall’Esame di Stato sono sempre un momento significativo nell’ultimo anno del percorso scolastico degli studenti. E’ un momento che si usa festeggiare in diversi modi, cene, fine settimana fuori, e poi c’è anche questa consuetudine simpatica della raccolta di qualche fondo anche dentro la scuola: ‘la scatola del 100 giorni’. E’ un momento che segna l’avvicinamento alla conclusione del percorso scolastico e va festeggiato”.

Ma se da un lato molti presidi reputano la tradizione valida e importante per gli studenti, oltre che “un momento da ricordare con emozione”, dall’altro lato c’è chi non è d’accordo con questa visione. Come Suor Anna Monia Alfieri, Cavaliere al Merito della Repubblica ed esperta di politiche scolastiche, che ha invece criticato tale tradizione: “Da studentessa non ho festeggiato i cento giorni dalla maturità, ho anche il dubbio che a quell’epoca l’usanza non fosse così diffusa e radicata – ha dichiarato -. Devo ammettere, poi, che, a costo di risultare bacchettona, in tutta onestà, non è un’usanza che trova il mio appoggio. Diciamo che vedo questa ricorrenza come un momento di passaggio, una sorta di tappa da vivere in preparazione ad un momento importante della vita, quale è quello dell’esame”.

Suor Anna Monia Alfieri ha quindi aggiunto una critica alla scelta di saltare un giorno di scuola per festeggiare: “Chiaramente, prepararsi all’esame saltando un giorno di scuola non è che sia proprio logicissimo, tuttavia, se si tratta di una giornata trascorsa nella vera amicizia e nel rispetto reciproco, passi anche l’assenza”. Infine, il suo appello agli studenti: “Impegnatevi, date il meglio in serenità ed equilibrio, state costruendo il vostro futuro, siate responsabili”.