Bonus di 100 euro a chi ha la media del 9: polemica a Padova
Bonus di 100 euro per gli studenti che hanno una media uguale o superiore al 9: polemica per l'iniziativa dell'Istituto Scalcerle di Padova
Un istituto superiore di Padova ha deciso di premiare gli studenti che hanno la media del 9 (o più) con un bonus di 100 euro ed è scoppiata la polemica. Ecco cosa è successo.
Soldi agli studenti con la media del 9: la spiegazione della scuola
Per il terzo anno consecutivo, l’Istituto di istruzione superiore Pietro Scalcerle di Padova ha deciso di premiare con bonus dal valore di 100 euro chi ha una media uguale o superiore al 9. Quest’anno saranno 51 gli studenti che riceveranno questo riconoscimento durante una cerimonia, la “Serata delle eccellenze”, in cui sarà assegnato anche un attestato di merito. Si tratta di 16 alunni dell’indirizzo tecnico e di 35 del linguistico, 5 in meno dello scorso anno, su circa 1.600 studenti.
Il metro di giudizio per assegnare la borsa di studio è sempre lo stesso: “Una media pari o uguale a 9, calcolata all’ultimo scrutinio dell’anno scolastico 2022/23, e il mantenimento di un buon comportamento”.
“Abbiamo scelto di ripetere l’evento anche quest’anno perché lo Scalcerle crede fermamente nel riconoscimento del lavoro dei ragazzi”, hanno spiegato dall’istituto, come riportato da ‘Il Gazzettino’. Inoltre, hanno aggiunto, “come abbiamo già avuto modo di spiegare, questo genere di iniziative serve anche da stimolo per chi magari non ha raggiunto la stessa media di voti: come nello sport, o in qualsiasi altra attività, si tende a prendere ispirazione dal migliore per, appunto, migliorare nella propria performance”.
“Il riconoscimento va a quella valutazione numerica con cui lo studente dovrà confrontarsi anche all’università – hanno proseguito dalla scuola -. Sfortunatamente, non possiamo fare riferimento a una valutazione di tipo diverso, o che non è ancora stato inventato”.
“Quest’anno ad aggiudicarsi la targa di riconoscimento come ‘miglior studente 2022/23’ è stata addirittura una ragazza di prima superiore”, hanno concluso dall’Istituto Scalcerle di Padova.
La polemica a Padova
La decisione della scuola di istituire un bonus in denaro per gli studenti con la media del 9 ha sollevato numerose polemiche, come successo anche in passato.
“Mance agli studenti per la media del 9“, così si legge su un post pubblicato su Facebook dalla Rete degli studenti medi di Padova. “Per il terzo anno di seguito – hanno spiegato dal gruppo studentesco – l’Istituto Scalcerle decide, nonostante le associazioni studentesche e diversi pedagoghi abbiamo più volte espresso contrarietà rispetto a questo metodo, di assegnare 100 euro agli studenti ed alle studentesse con la media del 9′.
La Rete degli studenti medi ha poi specificato perché è “problematico” mettere in campo un’iniziativa simile nel mondo della scuola. “Spingere sul merito, dando come obiettivo da raggiungere medie alte, svaluta il senso dell’istruzione – hanno scritto su Facebook -. La scuola dovrebbe abituarci ad essere interessati alla cultura, ad avere voglia di imparare, non a rincorrere obiettivi irraggiungibili per avere premi in denaro”.
“La standardizzazione dei risultati, che non prende in considerazione le condizioni e le possibilità del singolo – hanno proseguito -, va nella direzione opposta al diritto allo studio perché dare denaro agli studenti che raggiungono obiettivi decisi acriticamente non risponde alle esigenze di quegli studenti più in difficoltà e che ancora molto spesso provengono proprio da situazioni economiche e familiari difficili”.
“Una scuola che dà soldi agli studenti e alle studentesse per impegnarsi è una scuola che ha fallito – ancora il gruppo studentesco -. Il modello della scuola del merito uccide e crea competitività verso se stessi e gli altri, e questo è esattamente ciò che il ministero di Valditara e, evidentemente, anche il Liceo Scalcerle difendono con iniziative come queste, atte solo ad aumentare apparentemente i livelli di prestazione senza interrogarsi su ciò che non funziona all’interno del mondo dell’istruzione”, hanno concluso dalla Rete degli studenti medi padovana.