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L'attore italiano Paolo Ruffini Fonte foto: Ansa

Che scuola ha fatto Paolo Ruffini: era un "bullo". Il racconto

Paolo Ruffini è un amato attore e conduttore: che scuola ha fatto e, ricordando la sua esperienza scolastica, ha raccontato di quando era un "bullo"

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Paolo Ruffini è un attore, conduttore televisivo e comico italiano molto amato. In un’intervista ha raccontato la sua avventura scolastica quando era uno studente, ammettendo di non essere stato proprio un “alunno modello”. Anzi, era decisamente agitato. Che scuola ha fatto Paolo Ruffini e cosa ha ricordato di quel periodo in cui è stato anche un “bullo”, come ha voluto raccontare lui stesso a chi lo ha intervistato?

Che titolo di studio ha Paolo Ruffini

Paolo Stefano Ruffini è nato a Livorno il 26 novembre del 1978: è cresciuto nel popolare quartiere di Ardenza. Dopo la licenza media, si è iscritto al Liceo Niccolini e Guerrazzi, ottenendo la Maturità Classica. Il suo percorso scolastico non è stato molto semplice, dl momento che ha provato a farsi bocciare a tutti i costi quando andava a scuola, non riuscendoci mai. All’esame di Maturità ha declamato una poesia di Marziale.

In seguito ha anche ricevuto il Certificate of Attendance, presso l’International College di Eastbourne nel Regno Unito, iniziando poi a lavorare come animatore nei villaggi turistici: ha ottenuto nel 1997 anche il premio come “Miglior Animatore d’Italia alla prima stagione”.

Paolo Ruffini a scuola era un “bullo”

In un’intervista a ‘Il Messaggero’, ha raccontato dei tanti errori che ha fatto nella sua vita. Ne ha fatti tanti, soprattutto da ragazzo: “Da giovane ero agitato: ho aperto un estintore in classe, ho tirato il freno a mano del treno in corsa, ho chiamato a scuola per dire che c’era una bomba…”.

Poi Paolo Ruffini ha anche raccontato del bullismo che non ha subito a scuola, ma di cui è stato artefice ai danni dei suoi compagni. “Ora tutti dicono che sono stati bullizzati, anche tanti colleghi. Io invece ero un bullo. Non violento, però. Si può dire, sì?“.

Il romanzo di Ruffini su un professore ai tempi del fascismo

Durante l’intervista al quotidiano, Ruffini ha anche raccontato dei suoi progetti futuri. Se a 50 anni si vede ancora a teatro a raccontare storie, a breve uscirà anche un suo libro. Paolo Ruffini ha scritto, infatti, un romanzo su Mussolini che esce a febbraio. “Come il precedente lo pubblica Elisabetta Sgarbi con Baldini e Castoldi. Si intitola ‘Benito, presente‘”.

Il romanzo racconta la storia “di un prof di sinistra, quella di una volta, che insegna al liceo classico. Mentre spiega il Ventennio, un alunno gli dice che in fondo Mussolini ha fatto tante cose buone, è stato un bravo statista… Lui si incazza e lo butta fuori dalla classe strattonandolo malamente. Il preside vede la scena, si arrabbia e lo trasferisce a Predappio, in una scuola elementare”.

Paolo Ruffini continua il racconto di quello che è il suo nuovo romanzo: “Un giorno, sotto la pioggia, mentre corre per non arrivare in ritardo in classe, il prof ora maestro viene colpito da un fulmine… Si risveglierà nel 1890. E quando fa l’appello fra i bambini di sette anni trova un certo Mussolini Benito…”.

Il suo libro è un vero e proprio viaggio nel tempo, in un momento storico non facile per la nostra Italia: un romanzo scritto per cercare “di cambiare la Storia. Parlando d’amore”.