Come studiare meglio all'università: lo spiega prof Maggi in tv
Ospite de La Porta Magica, programma di Rai 2 di Andrea Delogu, il professor Maggi ha aiutato una studentessa ad avere un metodo di studio migliore
Il professore Andrea Maggi, personaggio televisivo molto amato, anche grazie alla sua esperienza alla trasmissione “Il Collegio”, è stato ospite della puntata del 14 gennaio 2025 de “La Porta Magica“, il programma condotto da Andrea Delogu su Rai 2. Durante ogni puntata intervengono persone comuni che chiedono aiuto per poter cambiare in meglio la propria vita. In questa occasione Andrea Maggi ha potuto aiutare una studentessa di nome Alice, dandole utili e saggi suggerimenti su come studiare meglio all’università.
Andrea Maggi insegna a una studentessa a studiare meglio
Alice è una studentessa di 21 anni iscritta al terzo anno di Psicologia. Ha ottimi voti e il suo percorso universitario sta andando bene, ma ha chiesto aiuto ad Andrea Maggi perché non sa come organizzarsi durante il giorno, per garantire tempo allo studio, ma anche ad altre cose, come hobby e fidanzato.
Il professor Maggi l’ha aiutata molto, dandole una spiegazione soddisfacente di come dovrebbe fare per garantire il giusto tempo allo studio senza rinunciare a nulla. Alla fine della puntata Alice ha attraversato la porta magica accettando i suoi consigli, contenuti in un libro rosso che le ha consegnato. Ritornerà in trasmissione per raccontare come è cambiata la sua vita e se la tecnica insegnata dal docente ha avuto i risultati sperati.
Come studiare meglio all’Università secondo Andrea Maggi
Il professor Maggi ha spiegato alla studentessa di Psicologia che è bene imparare a gestire priorità e urgenze, per trovare un metodo di studio che sia ottimale per l’università. “Il problema è il tempo perché è una risorsa non rinnovabile. Questo spesso genera ansia perché noi abbiamo un tempo limitato nell’arco della giornata per fare tutte le cose che dobbiamo fare. Abbiamo poco tempo”. Abbiamo le famigerate 24 ore e non di più.
Per il professore, però, bisogna considerare non tanto il fatto che non sia rinnovabile, ma che il tempo è una risorsa preziosa. “Dobbiamo imparare a sfruttarla bene”. Dobbiamo, cioè, imparare a gestire tutti gli impegni e le cose da fare secondo due principi: quello della priorità e quello dell’urgenza.
La differenza tra priorità e urgenza secondo prof Maggi
Andrea Maggi, dopo aver spiegato a fine 2024 il significato di “rispetto”, ha chiarito ora la differenza tra le parole priorità e urgenza. “Priorità è ciò che è importante per noi. Urgente è ciò che dobbiamo fare, ma magari non è importante per noi. Per non restare travolti dalle urgenze, noi dobbiamo organizzare le nostre priorità in modo da poterle portare avanti, poterle gestire durante la giornata e non farci travolgere dalle urgenze”.
Il professore ha invitato la studentessa di Psicologia a capire quali sono le sue priorità: per lei sono lo studio, il fidanzato, dormire e lo svago. Maggi ha ricordato che dormire è importante, “perché il tempo del riposo ci aiuta a lavorare meglio”, ma anche lo svago e il tempo per se stessi sono un’importante priorità “per liberare la mente dalle preoccupazioni”.
Allora il docente ha chiesto ad Alice di stabilire quante ore al giorno vorrebbe dedicare ad ognuna delle sue priorità: “Sette ore per dormire, cinque ore per lo studio, tre ore per se stessi, cinque ore per il fidanzato e sei ore per il lavoro part time”. Maggi le ha così risposto: “Sei ore per il lavoro e cinque ore per il fidanzato.: qui c’è un po’ di squilibrio. Il fidanzato è importante, è vero. Noi dobbiamo lavorare sulla gestione del tempo, perché in base alla gestione del tempo quotidiano noi possiamo lavorare sulla qualità dello studio”.
Cos’è la qualità dello studio? “La qualità dello studio consiste nel capire quali sono le cose importanti da ricordare, le parole chiave, le frasi per ricordare il senso di quello che studiamo. Individuandole creiamo un metodo di studio”. Questa la tecnica che il professore ha consigliato non solo ad Alice, ma a tutti gli studenti: darsi delle priorità nella giornata e seguire un metodo di studio che consente di ricordare quello che si è letto, il senso di ciò che si è studiato.