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Cosa sta succedendo con la Carta Docente 2025-2026: è polemica

L'attivazione della Carta del Docente 2025-2026, bonus rivolto annualmente agli insegnanti, è in ritardo e scoppia la polemica: cosa sta succedendo

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

È polemica sulla Carta del Docente 2025-2026, il bonus che dal 2016 viene assegnato annualmente agli insegnanti a supporto della loro formazione e aggiornamento professionale. Ma cosa sta succedendo?

Carta Docente in ritardo: cosa sta succedendo

Per l’anno scolastico 2025-2026, l’attivazione della Carta del Docente sta subendo un forte ritardo, suscitando malcontento e polemiche tra gli insegnanti.

La Carta del Docente è un bonus introdotto dalla legge 107/2016 per sostenere economicamente gli insegnanti nella loro formazione e aggiornamento professionale. L’incentivo, che fino allo scorso anno scolastico era di 500 euro annuali, può essere utilizzato per: l’acquisto di libri, riviste, hardware, software; l’iscrizione a corsi di aggiornamento e qualificazione professionale, corsi di laurea, master universitari; l’acquisto di biglietti per cinema e teatro, musei, mostre e eventi culturali.

Gli insegnanti hanno potuto usufruire del bonus per l’anno scolastico 2024-2025 fino al 31 agosto scorso. Al momento si attendono notizie sulla prossima erogazione, che è in ritardo rispetto agli anni passati. La piattaforma dedicata alla Carta del Docente, infatti, è attualmente sospesa, come ha segnalato anche il prof Enrico Galiano in un suo ironico video social.

“Dal 31/08/2025 la piattaforma è temporaneamente chiusa per permettere il passaggio dall’iniziativa 2024-25 a quella 2025-26”, si legge sulla piattaforma cartadeldocente.istruzione.it.

Alla base di questo stallo ci sarebbero le modifiche strutturali apportate alla Carta a partire da quest’anno. Tra le principali novità, c’è l’estensione dell’incentivo agli insegnanti non di ruolo in carica almeno fino al 30 giugno e il fatto che la Carta non avrà più un importo fisso di 500 euro, che sarà definito annualmente da un decreto ministeriale.

La polemica del sindacato Gilda sulla Carta Docente

La Gilda degli Insegnanti ha espresso “forte preoccupazione e disappunto” per il ritardo nella riapertura della piattaforma della Carta del Docente, “impedendo a centinaia di migliaia di docenti di usufruire del bonus, soprattutto, per l’aggiornamento professionale”, hanno evidenziato dal sindacato.

“Non si può parlare di innovazione e aggiornamento se allo stesso tempo si mettono vincoli e tagli a uno strumento che rappresenta uno dei pochi riconoscimenti concreti del lavoro docente”, ha commentato il coordinatore nazionale Vito Carlo Castellana.

La Gilda ha evidenziato che “il disservizio si somma inoltre ai ritardi nei pagamenti delle sentenze vinte dai precari che hanno ottenuto, tramite ricorso, il riconoscimento della Carte del Docente”. Il sindacato chiede un “concreto intervento del Governo e del ministero per garantire continuità e piena operatività della Carta”.

È necessaria la riattivazione immediata della piattaforma e il pagamento delle sentenze pendenti. I docenti italiani non possono più attendere per vedere i propri diritti rispettati e tutelati”, ha concluso Castellana.

Come funziona la Carta Docente dall’anno scolastico 2025-2026

L’anno scolastico 2025-2026 porta importanti novità per la Carta del Docente. L’importo annuale non sarà più fisso a 500 euro, ma verrà calcolato in modo proporzionale, tenendo conto del numero complessivo degli aventi diritto e delle risorse disponibili. La cifra esatta verrà definita annualmente tramite un decreto del ministero dell’Istruzione e del Merito in accordo con il ministero dell’Economia e delle Finanze.

Un’altra novità riguarda l’estensione del beneficio ai docenti precari con contratto a tempo determinato fino almeno al 30 giugno, come previsto dall’articolo 85 della legge di Bilancio 2025.

Cambia anche la procedura di rendicontazione. I beneficiari dovranno rendicontare gli acquisti effettuati tramite la Carta entro 90 giorni dalla validazione dei buoni. In caso di mancata rendicontazione o uso improprio del bonus, il ministero potrà revocare l’importo erogato.

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