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Bill Gates: "Così l'IA cambierà il lavoro". La sua preoccupazione
La posizione di Bill Gates sulla rivoluzione dell'Intelligenza Artificiale: come cambierà secondo l'imprenditore il mondo del lavoro e la società
L’Intelligenza Artificiale torna al centro dell’attenzione con l’intervista di Fabio Fazio a Bill Gates, fondatore di Microsoft e filantropo. Nella puntata del 9 febbraio di Che tempo che fa, sul Nove, il celebre imprenditore americano ha voluto ribadire la sua posizione a proposito del ruolo di tale innovazione nel futuro del lavoro e della società, ma ha anche lanciato un messaggio ai genitori di adolescenti sull’uso incontrollato dei social.
- A cosa servirà l'IA secondo Bill Gates e qual è la sua preoccupazione
- Giovani e social, a cosa dovrebbero stare attenti i genitori secondo Bill Gates
- Come era Bill Gates quando era un giovane studente
A cosa servirà l’IA secondo Bill Gates e qual è la sua preoccupazione
Il geniale informatico che ha rivoluzionato il mondo tecnologico, in occasione dell’intervista condotta su Nove da Fabio Fazio, ha spiegato perché l’IA è “affascinante e sconvolgente” allo stesso tempo, in quanto cambierà il mondo per come lo conosciamo: “Risolverà molti problemi, ci saranno nuovi prodotti e innovazioni, e aiuterà a velocizzare, per esempio, le prassi mediche”, ha dichiarato Bill Gates.
“Cambierà le cose così tanto perché in effetti con questo tipo di intelligenza riusciremo a fare dei passi in avanti – ha proseguito -. Questo cambierà il mondo del lavoro e l’imposizione fiscale, per esempio ci sarà chi la usa bene chi la usa male…Questa è una estensione della rivoluzione digitale, ma ancora più profonda”.
“La mia preoccupazione è di dare una forma giusta a tutto questo – ha affermato l’uomo d’affari -. Però ci saranno sicuramente delle cose positive proprio perché è potente”.
Giovani e social, a cosa dovrebbero stare attenti i genitori secondo Bill Gates
Spazio anche alle preoccupazioni legate all’uso massiccio e fuori controllo dei social network da parte degli adolescenti, che rischiano di confondere ciò che appare su uno schermo con la realtà. Secondo Bill Gates, i genitori avrebbero un ruolo importante: “Io credo proprio che i genitori debbano tenere in considerazione come passano il tempo i loro figli – ha dichiarato -. Alcuni genitori limitano troppo la libertà dei propri figli nel mondo reale. Nel mondo digitale, invece, io sono d’accordo con molti che dicono che non ci sono abbastanza limitazioni“.
Un esempio? Secondo l’imprenditore servirebbe non dare la possibilità di entrare sulle reti finché non si hanno 16 anni.
Come era Bill Gates quando era un giovane studente
Tutti conosciamo la storia imprenditoriale di Bill Gates, che rientra da decenni tra le persone più ricche del mondo, con un patrimonio stimato da Forbes in circa 139 miliardi di dollari (nel 2024). Ma come era da adolescente quando andava a scuola?
“Sono stato fortunatissimo, ho avuto dei genitori fantastici – ha raccontato -. Mio padre è stato il mio esempio, sempre calmo, sempre saggio, era un avvocato a mi leggeva molti libri. Mia madre aveva delle aspettative altissime nei miei confronti, quindi un rapporto un po’ complesso, voleva che avessi buoni voti, che parlassi con gli adulti, era una che sapeva cosa voleva dire organizzare le cose e devo dire che se io ho fatto quello che ho fatto è grazie a dei genitori fantastici”.
Raccontandosi, Gates ha ammesso che però era anche un bambino vivace e “diverso” dagli altri, e che rappresentava quindi una “sfida” per i suoi genitori: “Alle elementari – ha raccontato nello studio di Che tempo che fa -, una volta un’insegnante ha detto ‘Bisognerebbe mandarlo avanti di un paio d’anni perché ha una mente brillante’, mentre un altro insegnante ha detto ‘No, rimettiamolo indietro’, perché il mio comportamento era troppo immaturo”. Ha quindi aggiunto: “Probabilmente sarei un autistico adesso, però in quel periodo c’era un’altra definizione di autismo che non mi non riguardava. Però le mie capacità mentali alla fine sono state un punto di forza, perché mi hanno permesso di imparare molto e come direzionare quell’energia. A volte, una cosa che è negativa diventa un fattore positivo”, ha concluso Bill Gates, che si è descritto come uno “studente per la vita” che continua ad apprendere anche a 70 anni.