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Geolier al Festival di Sanremo Fonte foto: ANSA

Dopo Sanremo Geolier terrà una lezione all'Università di Napoli

Dopo Sanremo 2024, l'università Federico II di Napoli ha invitato Geolier per parlare agli studenti di povertà educativa e cultura come riscatto

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Geolier terrà una lezione all’Università di Napoli. Il rapper partenopeo, protagonista a Sanremo 2024, è stato infatti invitato alla Federico II per raccontare la sua storia personale e confrontarsi con studenti e insegnanti su temi come la povertà educativa, in particolar modo nelle periferie, e la cultura come strumento di riscatto.

Geolier all’Università di Napoli: le parole del rettore

“Abbiamo scelto Geolier perché è, innanzitutto, un artista bravo e di talento, ed è un esempio che anche in situazioni difficili talento e impegno consentono di ottenere grandi risultati”, ha spiegato il rettore dell’Università Federico II di Napoli Matteo Lorito, come riportato da ‘La Repubblica’.

Geolier, all’anagrafe Emanuele Palumbo, è nato a Secondigliano, quartiere difficile della periferia napoletana. E qui è cresciuto, facendo tesoro del suo talento che lo ha portato ad un grandissimo successo, conquistando i più giovani (e non solo) con la sua musica.

“Negli anni – ha proseguito il rettore – Geolier ha saputo anche lanciare dei messaggi positivi ai giovani, fare da ponte con loro, soffermarsi su temi importanti. Se guardiamo i titoli delle canzoni che hanno ottenuto maggiore riscontro, parlano delle difficoltà e delle aspettative dei giovani, che abbiamo il dovere di ascoltare”.

“Con Geolier – ancora Lorito – vogliamo affrontare temi come la povertà educativa, in particolar modo nelle periferie, e immaginare come la cultura possa essere ancora più inclusiva. Va detto che metà degli iscritti alla nostra università è nella cosiddetta ‘no tax area’, per via del reddito”.

“A noi non interessa la competizione – ha aggiunto il rettore Matteo Lorito -, ma far capire ai nostri ragazzi che con impegno può emergere il loro talento. E valorizzare i talenti dei giovani è la missione principale della nostra università”.

Geolier e il premio ricevuto dalla città di Napoli dopo Sanremo

Dopo aver conquistato il secondo posto al Festival di Sanremo con il brano “I p’ me tu p’ te”, Geolier è tornato nella sua Napoli salutato come il “vincitore” della kermesse.

Ad accoglierlo, una folla di persone, che si sono riversate sulle strade della città per festeggiarlo. Al castello Maschio Angioino, la città di Napoli ha premiato il rapper 23enne con una targa di ringraziamento, consegnata nella Sala Baroni dal sindaco Gaetano Manfredi.

“Avevamo il piacere di ringraziarti e di darti un incarico, quello di mandare un messaggio positivo con la tua musica, il tuo linguaggio, la tua capacità di parlare ai tanti giovani, non solo della nostra città e della nostra regione, ma del paese”, ha detto il primo cittadino durante la cerimonia di premiazione.

“I nostri giovani ne hanno bisogno – ha continuato Manfredi -. Noi dobbiamo sempre più combattere violenza, discriminazione e bullismo. Emanuele parla dei valori positivi della nostra città”.

E sui fischi al Festival di Sanremo, il sindaco ha sottolineato: “Non è una questione di nord, sud, di giovani o di vecchi. È una questione di rispetto, le persone si rispettano, così come i professionisti. A Sanremo c’è stata una mancanza di rispetto”.

“Però noi siamo una grande città – ha concluso Manfredi consegnando la targa a Geolier -, guardiamo queste cose dall’alto, e non ci facciamo prendere dalle provocazioni, proprio come hai fatto tu, Emanuele, che hai risposto con la tua musica e le tue esibizioni, quelle di un artista nazionale e internazionale, che ha più fan al nord che al sud”.