
Genitori Zucchero filato o Piromani: la teoria dell'esperto Rossi
Lo psicopedagogista Stefano Rossi ha svelato quali sono le tipologie di genitori oggi: si va dallo Scultore a Superman, passando per il Floricoltore
Essere genitori non è facile: non esiste un libretto di istruzioni per gestire le diverse fasi della crescita dei figli. Soprattutto per quello che riguarda la preadolescenza e l’adolescenza sono tante le preoccupazioni che affollano la mente. Questo è un momento difficile per la crescita di ogni ragazzo e i genitori cercano di affrontare i cambiamenti adottando uno stile genitoriale che si pensa possa essere opportuno per i propri figli adolescenti. Lo psicopedagogista Stefano Rossi ha individuato le nuove tipologie di genitori che affrontano la crescita dei figli in maniera differente.
Le tipologie di genitori secondo Stefano Rossi
In un’intervista al Corriere della Sera, Stefano Rossi ha svelato quali sono i diversi tipi di genitore. Si va da quello Zucchero filato a Superman, dal Piromane all’Auricolare, fino a giungere al Floricoltore. Anche se lo psicopedagogista ha ammesso che oggi “la categoria più diffusa è quella del Genitore nella nebbia. Se i genitori del passato avevano poche ma granitiche certezze, oggi sono disorientati”.
Cosa è cambiato rispetto al passato? “Prima vivevamo in un mondo verticale, con un sistema di valori definito. Si educavano bravi figli e brave figlie, si insegnava loro a comportarsi bene. Altrimenti ci si scontrava con il tribunale della colpa. Oggi, invece, viviamo in un mondo orizzontale, competitivo e iper-prestazionale. In primis devono sopravvivere i genitori, che si chiedono se i propri figli riusciranno a realizzarsi”.
Il risultato di tutto ciò è stato spiegato così da Rossi nella sua intervista: “Non viene più chiesto ai ragazzi di essere bravi ma di conquistare medaglie. I genitori cercano sempre il meglio per i propri figli, però a volte si perde la lucidità. È come se si navigasse nell’oceano, cercando di stare a galla con un salvagente bucato”.
La divisione in categorie, secondo lo psicopedagogista, “piace molto perché è immediata. Ma dopo aver preso consapevolezza di quali sono i propri punti di forza e quelli di debolezza, i genitori dovrebbero auto-educarsi per educare al meglio. Sarà questa la più grande lezione d’amore per il proprio figlio”. Quali sono, allora, le principali tipologie di genitori oggi?
Chi è il genitore Scultore
Secondo Rossi, il genitore Scultore è “una macrocategoria che inciampa nello scalpello perché desidera dare al figlio una forma ideale. Proietta un’immagine ma rischia di ferire e mortificare. Qui il tema è relativo alla formazione e all’idea che si ha del figlio”.
Chi è il genitore Zucchero filato
La categoria del genitore Zucchero filato è quella sicuramente più diffusa, secondo quanto affermato da Stefano Rossi. “Lavora molto e desidera trascorrere al meglio con i figli quel poco tempo libero che possiede. Si focalizza sulla felicità del momento ed è troppo permissivo”.
Questa genitorialità porta a crescere un “figlio Imperatore, che non sa regolare le emozioni: non è stato allenato alla frustrazione”.
Chi è il genitore Superman
Il genitore Superman, invece, è “sempre presente, con il suo mantello difende i figli da ogni fatica e fragilità. È un mago del problem solving, ma rischia di tarpare le ali a un figlio che sarà vittima di questa protezione”.
Chi è il genitore Auricolare
C’è, poi, il genitore Auricolare, sempre assente: “Anche quando è presente ha la testa da un’altra parte e genera nei figli l’urgenza di essere visti. Da adulti potranno avere successo ma non si sentiranno mai davvero appagati”.
Genitore Piromane VS genitore Pompiere
Secondo Stefano Rossi “siamo tutti un po’ piromani. Spesso reagiamo al fuoco con il fuoco, nell’idea che lo scopo sia vincere il conflitto. Meglio essere genitori Pompieri, che significa rappresentare la corteccia prefrontale della stanza. Bisogna fare un passo indietro, aspettare un momento meno bollente per aprire un dialogo e spegnere le fiamme”.
Chi è il genitore Floricoltore
Il pedagogista, infine, nella sua intervista ha detto che sarebbe meglio essere genitori Floricoltori, per “lasciare i figli liberi di fiorire come e dove desiderano. Il Floricoltore è un genitore consapevole, che sa utilizzare gli strumenti dell’educazione emotiva“.