![Bullismo e il cyberbullismo,: i numeri in Italia](https://wips.plug.it/cips/virgilio.sapere.it/cms/2025/02/bullismo-cyberbullismo-italia.jpg?w=536&h=306&a=c)
Giornata contro il bullismo: dati in Italia e nota di Valditara
Il 7 febbraio è la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, fenomeni maggiormente frequenti tra i più giovani: i numeri in Italia
Il 7 febbraio ricorre la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita dal Miur nel 2017 nell’ambito del Piano nazionale appositamente studiato per arginare tali fenomeni nelle scuole. Ma qual è la situazione attuale tra i giovani? Gli ultimi dati resi disponibili rilevano dati preoccupanti soprattutto per quanto riguarda le prepotenze subite a scuola e le molestie online che risultano più frequenti tra i giovani adolescenti e tra le ragazze.
In occasione della Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha rilasciato una nota.
- I numeri del bullismo e del cyberbullismo in Italia
- Cosa preoccupa maggiormente i giovani: i dati
- Il messaggio di Valditara nella giornata contro bullismo e cyberbullismo
I numeri del bullismo e del cyberbullismo in Italia
Il bullismo e il cyberbullismo rappresentano un problema sul quale è necessario agire. Non a caso è stato istituito il tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, al quale partecipa anche il noto pedagogista Daniele Novara. I più recenti dati della ricerca Health Behaviour in School-aged Children di HBSC Italia 2022, parlano chiaro: gli atti di bullismo subiti a scuola risultano maggiormente frequenti nei più giovani, con età compresa tra gli 11 e i 13 anni, e nelle ragazze. Inoltre, a preoccupare è anche il crescente fenomeno del cyberbullismo nelle ragazze e nei ragazzi nella stessa fascia di età. Con l’avanzare dell’età, invece, sembra che i due fenomeni decrescano.
In particolare, gli 11enni vittime di bullismo sono il 18,9 % dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze, mentre nei giovani di 13 anni sono il 14,6% dei maschi e il 17,3% delle femmine. Sono queste le fasce più colpite. Tra gli adolescenti di 15 anni, invece, le vittime di bullismo calano al 9,9% dei ragazzi e al 9,2% delle ragazze.
I numeri sul cyberbullismo evidenziano la maggior frequenza di vittime tra le ragazze: nella fascia d’età di 11 anni risultano essere colpiti il 17,2% dei maschi e il 21,1% delle femmine, mentre tra i 13enni sono il 12,9% dei ragazzi e il 18,4% delle ragazze. La frequenza scende negli adolescenti di 15 anni: le vittime di cyberbullismo sono il 9,2% dei maschi e l’11,4% delle femmine.
Tale fenomeno, che vede molestie verbali, forme di persecuzione e intimidazioni online, esercitate ripetutamente da una persona o da un gruppo su una vittima, è in crescita. Tra l’anno 2020 e il 2021 si è registrato un incremento di casi di cyberbullismo del 13%. A rilevarlo il report del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale sui “Minorenni vittime di abusi” del 2022, come riporta SkyTg24. Il dato più alto, in particolare, ha riguardato la fascia di età 14-17 anni.
Cosa preoccupa maggiormente i giovani: i dati
I numeri del bullismo e il cyberbullismo non preoccupano soltanto i genitori e gli insegnanti degli adolescenti, ma anche i giovani stessi (ai quali anche i calciatori hanno lanciato un appello nella giornata dedicata a tali fenomeni), come dimostrano le percentuali rilevate dall’indagine dell’Osservatorio indifesa realizzato da Terre des Hommes su un campione di più di 2.700 ragazzi e ragazze: il 52% degli under 20 è preoccupato da tali fenomeni, ma non solo. Anche nella fascia dei giovani sotto ai 26 anni rappresentano un grande fattore di preoccupazione: il 58% dei giovani sotto i 26 anni è allarmato dal rischio rappresentato del revenge porn, ma anche dall’alienazione dalla vita reale (49%), dalle molestie (47%) e dal cyberbullismo (46%).
Il messaggio di Valditara nella giornata contro bullismo e cyberbullismo
Nella Giornata contro bullismo e cyberbullismo, il ministro Giuseppe Valditara ha rilasciato un messaggio, nel quale ha ribadito l’impegno del governo “a promuovere la cultura del rispetto tra i giovani per tutelare la dignità di ogni persona, la salute psicologica delle studentesse e degli studenti, educando alla responsabilità”.
“Come ministero – ha aggiunto nella nota -, abbiamo messo in campo una serie di misure, a partire dalle nuove Linee guida sull’Educazione civica, così come le nuove norme sulla condotta, per prevenire e combattere tra i giovani ogni forma di violenza e di discriminazione, con particolare attenzione all’uso della rete e dei social”.