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Cyberbullismo Fonte foto: iStock

Camera, ok al ddl cyberbullismo: cosa cambia nelle scuole

La Camera dei deputati ha dato l'ok all'unanimità al ddl per la prevenzione ed il contrasto al bullismo ed al cyberbullismo: cosa cambia nelle scuole

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

La Camera ha dato l’ok in via definitiva al ddl per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Una larga parte della norma riguarda azioni preventive da adottare in ambito scolastico. Ecco cosa cambia nelle scuole.

Cosa cambia nelle scuole con la legge contro il cyberbullismo

Il 15 maggio la Camera dei deputati ha dato il via libera definitivo al disegno di legge contro il bullismo ed il cyberbullismo. Il testo è stato approvato, all’unanimità, in terza lettura dopo alcune modifiche apportate in Senato.

La legge, come ha sottolineato ‘Ansa’, punta a contrastare i fenomeni soprattutto attraverso interventi di tipo preventivo più che repressivo partendo, in primo luogo, dalla scuola. Nel provvedimento, infatti, si prevede l’istituzione, entro 30 giorni, di un tavolo tecnico al ministero dell’Istruzione e del Merito per la redazione di un piano di azione per il contrasto al bullismo ed al cyberbullismo con una serie di linee guida che tutti gli istituti scolastici dovranno adottare attraverso un proprio codice interno. Le scuole dovranno anche istituire un tavolo di monitoraggio con i rappresentanti degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli esperti del settore.

Non solo, tramite accordi regionali, le scuole potranno chiedere anche un servizio di sostegno psicologico e di coordinamento pedagogico per gli studenti al fine di promuovere l’inserimento e la partecipazione sociale degli stessi.

Inoltre, la legge prevede che i dirigenti scolastici che vengano a conoscenza di atti di bullismo – se non costituiscono reato – dovranno informare le famiglie e promuovere iniziative di tipo educativo nei confronti dei minori coinvolti. Nei casi più gravi o di condotte reiterate, dovranno invece riferire alle autorità competenti anche per eventuali percorsi riabilitativi.

Per il contrasto al cyberbullismo, saranno anche previste campagne informative e di sensibilizzazione per la diffusione della conoscenza dei metodi di controllo parentale.

Cosa prevede la legge per la prevenzione ed il contrasto al bullismo ed al cyberbullismo

La legge contro il bullismo approvata il 15 maggio ha anche istituito, per il 20 gennaio, la Giornata del rispetto, dedicata alla sensibilizzazione alla non violenza fisica e psicologica e al contrasto ad ogni forma di discriminazione e prevaricazione. Il 20 gennaio non è una data scelta a caso. È il giorno in cui è nato Willy Monteiro Duarte, il giovane ucciso in un pestaggio il 6 settembre 2020 a Colleferro (Roma).

Il provvedimento interviene anche sulla norma, risalente al 1934, riguardante l’affidamento ai servizi sociali di minori che diano “manifeste prove di irregolarità della condotta o del carattere” aggiungendo i casi di “condotte aggressive, anche in gruppo o per via telematica” e prevedendo, da parte del tribunale dei minori, “la verifica di possibili percorsi di mediazione o lo svolgimento di progetti rieducativi sotto il controllo dei servizi sociali”.

Infine, nel testo è stata data una definizione precisa di bullismo, ovvero una “aggressione o molestia reiterate, da parte di un singolo o di un gruppo di persone, contro un minore o un gruppo di minori” che provocano “sentimenti di ansia, timore, isolamento o emarginazione attraverso atti e comportamenti vessatori, pressioni o violenze fisiche o psicologiche, istigazione al suicidio o all’autolesionismo, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni”.