IA a scuola: le circolari scolastiche con le nuove regole d'uso
Quali sono le nuove regole dettate dalle circolari dei diversi istituti scolastici in merito all'uso dell'intelligenza artificiale: eccone alcune
Come usare l’intelligenza artificiale a scuola? Le linee guida rese note dal ministero dell’Istruzione e del Merito sono state accolte in modo diverso dagli istituti. Ci sono presidi che hanno semplicemente inoltrato il corposo testo scritto da Giuseppe Valditara, mentre altri hanno dato delle concessioni per l’uso dell’IA, da parte di docenti e anche studenti e studentesse. C’è poi chi ne ha completamente vietato l’utilizzo a tutti quanti in ambito scolastico. Ecco come sono state recepiate le nuove regole sull’uso dell’IA a scuola nelle circolari scolastiche.
L’uso dell’IA regolato dai regolamenti scolastici
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a inizio anno scolastico 2025-2026 ha inviato ai dirigenti scolastici delle scuole italiane le linee guida per poter utilizzare l’intelligenza artificiale a scopo didattico e organizzativo. Il titolare del dicastero di viale Trastevere ha inviato un documento che invita a pensare l’utilizzo dell’IA come una sfida, dopo la sperimentazione che l’anno scorso ha interessato quindici istituti.
I presidi italiani hanno dovuto prendere queste linee guida e iniziare a condividerle non solo con il corpo docente, ma anche con tutto il personale scolastico e anche con gli studenti e le studentesse e con le loro famiglie. La maggior parte dei dirigenti ha inviato una semplice circolare nella quale si invitava a leggere il documento ufficiale, mentre altri hanno preso una decisione: i presidi si sono così divisi tra chi ha deciso di introdurre l’IA all’interno delle proprie scuole e chi, invece, ha preferito sospendere ogni giudizio, rimanendo in attesa.
I presidi divisi tra chi vieta e chi concede l’IA a scuola
In alcune scuole italiane si è preferito aspettare maggiori delucidazioni, sospendendo temporaneamente l’uso degli strumenti di IA nelle scuole. Il divieto riguarda anche tutte le attività amministrative e didattiche che possano includere il trattamento di dati personali o di documenti dell’amministrazione. L’IA può essere però usata dai docenti per realizzare materiali didattici e formativi, senza però utilizzare dati personali della classe,. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, questa è la scelta fatta dall’Istituto comprensivo di Fagnano Olona (Varese), dall’IC San Vittorino di Roma o dalla Scuola Statale Secondaria di primo grado “San Giovanni Bosco” di Trentola Ducenta (Caserta).
In altre scuole, invece, sono state inviate delle circolari agli studenti per dare indicazioni su come usare l’IA. Presso l’Istituto comprensivo “Bozzano Centro” di Brindisi o l’IC “Montessori” di Cardano al Campo (Varese) è stata scelta questa via. I dirigenti scolastici, come riportato dal giornale, hanno spiegato ai ragazzi e alle ragazze che possono “usare strumenti a casa, se aiutano a studiare meglio o a capire qualcosa che non è chiaro, per fare una ricerca o esercitarsi”. Ovviamente “non si può usare l’IA per fare un compito o un elaborato che è stato assegnato da un insegnante, a meno che l’insegnante stesso lo abbia chiesto, per farsi fare un compito da consegnare per il voto”. Anche in questi casi, però, i presidi ci tengono a precisare che non possono essere inseriti dati personali propri o dei compagni o condividere foto.
Il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Diotti” di Casalmaggiore (Cremona) ha invece optato per un’altra strada. “L’introduzione dell’Intelligenza artificiale nella scuola deve essere graduale e consapevole. Comporta la conoscenza di imprescindibili requisiti etici, tecnici e normativi. Necessita di strumenti di accompagnamento come la formazione del personale e di tutti per la mitigazione dei rischi”. Le linee guida sono state introdotte, ma solo “per anticipare un percorso formativo e di consapevolezza che sarà intrapreso nel corso del corrente anno scolastico. Auspico che anche le famiglie degli alunni si sentano attivamente coinvolte dalla riflessione che riguarda l’IA e vogliano esprimere la propria opinione al riguardo. Sarà prossimamente approntato un breve questionario conoscitivo per genitori e personale scolastico”.
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