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Il ministro Giuseppe Valditara Fonte foto: Ansa

Il messaggio del Governo Meloni agli studenti sulle droghe

Per la premiazione di un concorso per le scuole, i ministri Valditara e Schillaci hanno parlato agli studenti del pericolo di droghe e dipendenze

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

In occasione della cerimonia di premiazione di un concorso dedicato alle scuole, alla presenza di Giuseppe Valditara (ministro dell’Istruzione e del Merito), di Oreste Schillaci (ministro della Salute) e di Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio die Ministri, è stato rivolto dal Governo un messaggio ai giovani per quello che riguarda le droghe. Nell’intervento dei diversi esponenti dell’esecutivo è stato sottolineato che non esistono droghe pesanti e droghe leggere e che tutte queste sostanze, soprattutto nei giovani, possono causare danni anche irreparabili e irreversibili.

La premiazione dei vincitori del concorso “No alla droga”

A Roma si è svolta il 13 maggio 2025 la cerimonia di premiazione del concorso nazionale per l’anno scolastico 2024-2025 “No alla droga, no ad ogni forma di dipendenza“, rivolto a tutte le scuole italiane. Sono stati premiati gli studenti che hanno presentato i progetti ritenuti migliori. Tante le candidature arrivate con canzoni, video, fumetti, poesie, performance artistiche: tante idee per parlare delle sostanze stupefacenti e delle dipendenze in generale, ma anche dei corretti stili di vita. C’è anche chi ha rivisitato in chiave moderna la Divina Commedia e il Rinascimento.

Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano nel suo intervento di fronte ai presenti ha spiegato il motivo di questo contest: “Siamo qui perché c’è un aspetto anche culturale sulle dipendenze e partire dalla scuola primaria è il modo migliore per agire. Si dicono tante cose inesatte, come che esistono sostanze leggere che leggere non sono fanno danni irreversibili; non esistono droghe leggere, sono droghe e basta e fanno male, soprattutto alla vostra età”.

Giovani e droghe: le parole del ministro Valditara

Anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, presente alla premiazione, ha parlato a lungo dell’iniziativa rivolte alle Istituzioni scolastiche del primo e secondo ciclo di istruzione statali e paritarie. “Il concorso è la prima tappa di un percorso: vogliamo lanciare una svolta culturale e partiamo dalle vostre riflessioni per avviare un periodo di forte rinnovamento”.

Il ministro ha poi detto che “uno dei compiti più importanti della scuola è educare alla libertà ovvero a non essere dipendenti da qualcosa, a essere maturi e responsabili. La scuola è stata fondata per vincere le dipendenze dall’ignoranza, dal degrado. Ogni dipendenza va contro il significato dell’istruzione. In una società caratterizzata ‘dall’adultescenza‘, come si dice oggi, non c’è libertà se c’è dipendenza“.

Valditara ha ricordato che “essere dipendente da droga, gioco e altro significa essere anche dipendenti da qualcuno. Non credete che possano esistere dipendenze accettabili, tutte le droghe fanno male, non ci sono droghe buone o cattive, tutte le dipendenze fanno male, pure l’uso del cellulare che danneggia memoria, fantasia e creatività. Nelle nuove linee sull’ educazione civica abbiamo messo come obiettivo la lotta contro le dipendenze. Questa deve essere una grande battaglia culturale“.

Il commento del ministro della Salute Oreste Schillaci

Durante la premiazione anche il ministro della Salute Schillaci ha parlato agli studenti presenti: “La dipendenza è il contrario della libertà di stare bene ed essere felici. Guardiamo con attenzione i vostri stili di vitae portiamo avanti azioni per migliorarli. Abbiamo attenzione anche alla promozione delle attività sportive che tra l’altro aumentano l’autostima e fanno vivere meglio con gli altri”.

Schillaci ha anche voluto affrontare il tema del disagio giovanile: “Abbiamo finanziato fondo per sostenere gli studenti: chiedere aiuto non è un segno di debolezza ma di coraggio. Sul fronte del Fentanyl, l’attenzione governo è altissima: dobbiamo lavorare per aumentare la percezione del pericolo”.

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