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Studenti fumatori Fonte foto: iStock

Il numero di studenti fumatori è tornato a crescere: l'allarme

Uno studio del Cnr lancia l'allarme su fumo di sigaretta e adolescenti: cresce il numero di fumatori tra gli studenti delle scuole medie e superiori

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

È tornato a crescere il numero degli studenti fumatori. A lanciare l’allarme è il Centro nazionale delle ricerche (Cnr), che ha pubblicato un nuovo studio sui comportamenti a rischio dei giovani che frequentano le scuole medie e superiori. Tutti i dati dell’indagine.

Il numero degli adolescenti che fumano è in crescita

I dati raccolti da Espad Italia (European school survey project on alcohol and other drugs), lo studio condotto annualmente dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Ifc) per monitorare i comportamenti a rischio tra gli studenti delle scuole secondarie a livello nazionale, hanno rilevato importanti tendenze sul consumo di sigarette tra i giovani italiani.

Nel 2023, la metà degli studenti tra gli 11 ed i 19 anni, oltre 1milione e 200mila, ha affermato di aver fumato sigarette tradizionali almeno una volta nella vita. Il 32%, pari a circa 780mila ragazzi, ne ha fatto un consumo corrente, mentre il 19% quotidiano (480mila studenti).

Come hanno spiegato dal Cnr, dopo il brusco calo del 2020 ed il picco di consumi registrato nel 2021, le prevalenze di consumo di sigarette classiche sono tornate a crescere rispetto al 2022.

Il consumo quotidiano delle giovanissime rimane un punto critico“, hanno spiegato dal Centro nazionale delle ricerche. In particolare, il 12% delle 15enni fuma quotidianamente contro il 9,1% dei ragazzi, mentre tra chi ha 16 anni le percentuali sono rispettivamente il 21% ed il 15%. “Tuttavia – hanno ripreso dal Cnr -, il numero di sigarette fumate quotidianamente è maggiore tra i ragazzi: 1 su 4 riferisce di fumare oltre 10 sigarette al giorno, contro il 15% delle ragazze”.

Aumenta il consumo delle sigarette elettroniche

Anche l’uso delle sigarette elettroniche tra gli adolescenti è in crescita, raggiungendo il 37% nel 2023 (rispetto al 30% del 2022) ed il 20% per l’uso corrente (rispetto al 17% del 2022). Si tratta del “dato più alto di sempre”, hanno spiegato dal Cnr. Per questa tipologia di prodotto, le ragazze hanno mostrato consumi superiori ai coetanei maschi in tutte le classi di età.

Nel 2023, il 58% degli studenti ha riferito l’uso combinato di sigarette tradizionali ed elettroniche, mentre il 59% ha dichiarato di aver fatto uso combinato di sigarette tradizionali, elettroniche ed altri dispositivi per il consumo di nicotina (circa 1,5 milioni di studenti).

In quali regioni gli adolescenti fumano di più (e di meno)

La regione in cui è stata riscontrata la percentuale maggiore di fumatori adolescenti è la Sardegna (27%), mentre gli studenti che fumano meno sono quelli del Veneto (13%).

Per quanto riguarda le sigarette elettroniche, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna sono le regioni in cui sono state osservate le prevalenze maggiori di uso corrente (ultimi 30 giorni), che superano il 23%. In Calabria ed in Sicilia, invece, sono state riscontrate le percentuali inferiori di utilizzo di sigarette elettroniche tra i più giovani, che sono intorno al 15%.

L’allarme del Cnr

“I dati di Espad Italia evidenziano la necessità di interventi mirati per ridurre il consumo di tabacco e nicotina tra i giovani – hanno dichiarato da Cnr -, con particolare attenzione ai consumi di sigarette elettroniche e senza combustione tra le ragazze”.

Promuovere stili di vita sani e fornire educazione sui rischi associati al fumo sono cruciali per prevenire l’iniziazione al fumo e proteggere la salute dei giovani italiani”, hanno concluso da Centro nazionale delle ricerche.