
Indicazioni Nazionali scuola, nota del ministero piena di errori
La nota del MIM sulla bozza delle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola è diventata un caso: è ricca di errori e inesattezze lessicali, ecco quali
L’11 giugno il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato la bozza delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo” per la scuola dell’infanzia e le scuole del primo ciclo di istruzione (scuole materne, elementari e medie) che è stata trasmessa al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Un testo in cui vengono sottolineate le nuove linee guida per i programmi scolastici, già annunciate nei mesi precedenti, ma che risulta essere farcito con errori grammaticali e inesattezze lessicali. Vediamo quali.
- La nota del ministero sui Nuovi programmi scolastici
- Quali sono gli errori presenti nella nota del MIM
La nota del ministero sui Nuovi programmi scolastici
La nota del MIM ha presentato la bozza delle Nuove Linee Nazionali per la scuola con una dichiarazione del ministro Giuseppe Valditara, che le definisce “una riforma pensata per i nostri giovani, per abituarli ad esprimersi correttamente, ad essere chiari, a saper ragionare, a sviluppare creatività e sensibilità. Per imparare meglio la matematica. Per conoscere la nostra storia e, dunque, avere un’identità. Per conoscere la geografia e il mondo in cui vivono”.
Maggior attenzione verrà posta, tra le tante novità, su scrittura in corsivo e calligrafia, poesie imparate a memoria, storia e geografia italiana e occidentale, lettura della Bibbia e latino alle medie (opzionale).
“Le Nuove Indicazioni Nazionali segnano un cambio di paradigma che mira a superare lo spontaneismo linguistico per un’educazione linguistica solida e consapevole – si legge nella nota del MIM -. Al centro di questa nuova visione vi è il ritorno al valore della regola grammaticale e all’importanza della sintassi“. Peccato che però nel testo del ministero ci siano vari errori grammaticali e sintattici, come ha fatto notare il Corriere. O meglio, diversi errori c’erano (e sembra che alcuni siano stati giustamente corretti).
Quali sono gli errori presenti nella nota del MIM
Nel paragrafo dedicato alla storia, c’era un errore di concordanza (poi corretto) nella frase in cui si parla dell’importanza di “mantenere ben fermo l’innegabile rilevanza della dimensione italiana”.
Nelle note sulla geografia, invece, si dice che la disciplina va elevata a “pilastro fondamentale per la formazione di un cittadino consapevole, capace di profonda comprensione della relazione tra esseri umani, territorio e ambiente, a tutte le scale, dal globale al locale”: in questo caso, ad essere scorretta è la preposizione “a”, che dovrebbe essere sostituita con “in” (“in tutte le scale”).
Dove si parla della volontà di potenziare la scrittura, inoltre, è stato usato in modo improprio il gerundio: “La scrittura è molto più che una tecnica: è saper strutturare il pensiero con logica rappresentando quindi un potente strumento di avviamento al pensiero riflessivo e alla introspezione”.
Nelle indicazioni sul latino, inoltre, c’è una strana affermazione che ricorda un ossimoro, poiché la nuova materia viene definita come “curricolare e opzionale“.
Altre inesattezze sono state rilevate sull’uso delle maiuscole: il latino e le altre lingue andrebbero scritti con l’iniziale minuscola, mentre più avanti si parla di “consapevolezza Europea” (non dovrebbe avere la lettera maiuscola). Si è rilevata anche una parentesi aperta, ma non chiusa.
Dal punto di vista linguistico, infine, è stata posta l’attenzione sulla scelta di anteporre l’aggettivo al sostantivo, con espressioni che risultano strane come “prescritto parere” ed “educazione ai positivi sentimenti”. Un ultimo appunto riguarda un’altra scelta lessicale (“alunni adottati”) quando si parla di inclusione e intercultura: “Sono state meglio esplicitate le misure sistemiche e le prassi specifiche per l’accoglienza e l’integrazione di studenti da contesti migratori e per l’esercizio del diritto allo studio degli alunni adottati“.
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