
Indicazioni nazionali scuola, c'è il nuovo testo: cosa cambia
È stato pubblicato il nuovo testo delle Indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia, la primaria e le medie: cosa cambia con la revisione
Il ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha pubblicato la nuova bozza delle ‘Indicazioni nazionali per il curricolo – Scuola dell’infanzia e Scuole del Primo ciclo di istruzione’, che adesso è al vaglio del Consiglio superiore della Pubblica istruzione. Il testo è arrivato dopo aver raccolto “alcuni suggerimenti emersi dal pubblico dibattito”, che sono stati accolti aggiornando la prima bozza uscita lo scorso marzo. La modifica delle Indicazioni nazionali (ex programmi scolastici) è stata fortemente voluta dal ministro Giuseppe Valditara, che ha parlato di “una riforma pensata per i nostri giovani”. Ma cosa cambia con la revisione?
- Cosa cambia nel nuovo testo delle Indicazioni nazionali di Valditara per la scuola
- Educazione all'empatia e al rispetto
- Il ruolo degli insegnanti
- Potenziamento della scrittura e poesie a memoria
- La centralità delle materie STEM
- L'insegnamento del latino
- Le novità per italiano, storia e geografia
- Le novità per musica, arte e educazione motoria
Cosa cambia nel nuovo testo delle Indicazioni nazionali di Valditara per la scuola
“Il nuovo testo è meno ‘tecnico’, più breve, chiaro e fruibile da parte di un pubblico allargato che potrà cogliere con esplicitezza i capisaldi culturali delineati nel progetto delle nuove Indicazioni nazionali”. Così il MIM ha annunciato la pubblicazione della nuova bozza delle Indicazioni nazionali per le scuole dell’infanzia, elementari e medie.
Il primo testo, criticato da più parti, è stato rivisto dopo le consultazioni promosse dalla commissione incaricata dal ministro Valditara per la stesura del documento.
Come hanno spiegato dal ministero, nella nuova bozza “sono stati precisati gli obiettivi generali del processo formativo“, che ora sono organizzati per aree di competenza e per ciascun grado scolastico, allo scopo di supportare meglio la progettazione didattica del curricolo.
Il documento si propone di rafforzare la dimensione delle conoscenze, integrandola pienamente nel percorso scolastico: “non una scuola del nozionismo, ma un’istruzione che punta all’essenziale, al profondo, al duraturo”, stimolando il pensiero critico e la capacità di connettere i saperi.
Educazione all’empatia e al rispetto
“Si è rafforzato il concetto di scuola che educa alle relazioni educative e ai sentimenti“, hanno precisato dal MIM. Il ministero intende investire sul potenziamento dell’educazione “al rispetto della donna e ai positivi sentimenti, in particolare l’empatia” anche in un’ottica di prevenzione al “triste fenomeno del femminicidio”.
Il ruolo degli insegnanti
“Le nuove Indicazioni nazionali restituiscono centralità e incisività al ruolo dell’insegnante. Non più solo professionista dell’istruzione ma guida culturale ed educativa”, si legge ancora nella nota ministeriale. Il docente è chiamato ad essere un “magister”, una figura “capace di accendere la motivazione e di sostenere la crescita degli studenti con carisma e ispirazione”, operando in sinergia con le famiglie e il personale scolastico.
Potenziamento della scrittura e poesie a memoria
Nelle nuove Indicazioni “si è potenziato il ruolo e la funzione formativa della scrittura in corsivo, della calligrafia“. La scrittura, infatti, “è molto più che una tecnica: è saper strutturare il pensiero con logica rappresentando quindi un potente strumento di avviamento al pensiero riflessivo e alla introspezione”, hanno dichiarato dal ministero.
Parallelamente, le nuove Indicazioni attribuiscono un ruolo chiave all’esercizio del riassunto, considerato fondamentale per sviluppare chiarezza, logica nell’individuazione delle parti essenziali di un testo e concisione nella comunicazione: “Apprendere a riassumere è una conquista fondamentale per apprendere a pensare”.
E tornano le poesie a memoria che, “come attestato da numerosi studi neuroscientifici, rafforza la memoria a breve e a lungo termine, l’attenzione e la concentrazione, arricchisce il linguaggio nel confronto con la lingua colta e stimola la sensibilità”, hanno aggiunto dal MIM.
La centralità delle materie STEM
Il ministero ha evidenziato che “le nuove Indicazioni nazionali promuovono un’istruzione matematico-scientifico-tecnologica (STEM) integrata e interdisciplinare“, specificando che l’informatica sarà introdotta sin dalla scuola primaria. L’obiettivo primario è quello di “formare cittadini capaci di navigare nella complessità del mondo contemporaneo e di progettare il futuro”.
In coerenza con le Linee guida STEM del 2023, si promuove un approccio che parte dalla realtà e dall’esperienza per giungere alla teoria, rendendo lo studio delle materie scientifiche più coinvolgente e appassionante. Così le STEM diventano un “laboratorio di idee” dove gli studenti sperimentano la conoscenza in modo concreto e attivo, formulando congetture, progettando e argomentando.
Questo approccio laboratoriale “non solo incoraggia un apprendimento profondo e significativo, ma favorisce anche lo sviluppo di un atteggiamento positivo nei confronti delle discipline STEM”, hanno detto dal MIM.
Si prevedono raccordi interdisciplinari per stimolare il pensiero critico e creativo, con attenzione anche alla prospettiva storica delle materie scientifiche, al legame con l’educazione civica e le tematiche di sostenibilità.
L’insegnamento del latino
Una delle novità introdotte dalle nuove Indicazioni nazionali, presente fin dalla prima bozza, è quella che il ministero dell’Istruzione ha definito “il grande ritorno del latino” a partire dalla seconda media. L’insegnamento, pur essendo curricolare, sarà opzionale.
L’intento è quello di elevare il latino a “strumento vitale per la conoscenza profonda della lingua e della cultura italiana e per la comprensione del rapporto tra la cultura italiana e quelle europee”.
Si ritiene che lo studio del latino favorirà lo sviluppo della logica, del ragionamento e della concretezza, oltre a insegnare “i grandi valori che sono a fondamento della nostra civiltà”, hanno sottolineato dal MIM.
Le novità per italiano, storia e geografia
Le nuove Indicazioni nazionali per italiano “segnano una svolta significativa riaffermando il ruolo centrale della lingua e della letteratura nella formazione dei giovani cittadini“, hanno affermato dal MIM. Il ministero ha parlato di “un cambio di paradigma che mira a superare lo spontaneismo linguistico per un’educazione linguistica e letteraria solida e consapevole”. Al centro di questa visione c’è “il ritorno al valore della ‘regola’ grammaticale e all’importanza della sintassi“. Vengono valorizzate la scrittura in corsivo, il riassunto e la lettura integrale dei classici.
La storia accompagnerà gli alunni fin dalla scuola dell’infanzia per far “capire chi sono, da dove vengono, per quale futuro si preparano, quale contributo possono dare alla società – si legge sulla nota del MIM -. Per questo la storia dell’Occidente, dipanatasi fra Atene, Roma e Gerusalemme, acquista una sua centralità. Le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo aprono la storia a una dimensione europea e fin dove appare possibile e sensato anche a un ambito mondiale”, hanno precisato dal ministero.
L’insegnamento della geografia vedrà un “netto rilancio”, mirando a formare cittadini consapevoli delle “relazioni tra esseri umani, territorio e ambiente”. Una delle novità che il ministero ha definito “più significative” è la centralità data alla formazione di quello che ha chiamato “pensiero spaziale” attraverso l’uso di strumenti cartografici avanzati, inclusi quelli digitali.
Le novità per musica, arte e educazione motoria
Le nuove Indicazioni nazionali intendono valorizzare anche le discipline artistiche e motorie.
L’educazione musicale dovrà puntare sull’esperienza pratica (canto, strumenti, ascolto attivo) fin dall’infanzia.
L’insegnamento di arte e immagine diventa centrale per stimolare creatività, sviluppare competenze tecniche ed “educare ai saperi estetici”.
Infine, l’educazione motoria deve favorire “la conoscenza del proprio corpo” e contribuire al benessere dell’alunno, prevenendo sedentarietà e cattive abitudini alimentari.
Resta sempre aggiornato: iscriviti al nostro canale WhatsApp!