
IA insegnata a scuola, cosa dice il disegno di legge alla Camera
L'Intelligenza Artificiale potrebbe presto far parte delle materie studiate nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado: la proposta di legge
L’Intelligenza Artificiale verrà insegnata nelle scuole? Questo è ciò che si propone un disegno di legge presentato alla Camera. Docenti e studenti, infatti, potrebbero essere presto coinvolti in una formazione mirata sull’IA, lo strumento che fa ormai parte di diverse sfaccettature della nostra vita quotidiana. Ecco cosa prevede la proposta legislativa e perché si sente l’urgenza dell’insegnamento dell’IA nelle scuole di tutta Italia.
Perché si vuole insegnare l’IA a scuola
A spiegare quali sono gli obiettivi del disegno di legge, che propone l’introduzione dell’IA nei percorsi scolastici, è stata la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini, intervenuta durante una conferenza stampa alla Camera, in occasione della presentazione del volume “Dal Cyberbullismo all’Intelligenza Artificiale: Diritti e Tutela dei Minori nel Mondo Digitale”.
“Rappresenta un piccolo seme, il cui obiettivo è iniziare a promuovere l’insegnamento della IA anche nelle scuole”, ha iniziato a spiegare Tenerini. Secondo la deputata, è importante porre l’accento sull’educazione digitale, che richiede un impegno congiunto da parte di tutti i soggetti coinvolti nella crescita dei giovani d’oggi, ovvero famiglie, scuole, sport, istituzioni a livello nazionale ed europeo.
Lo scopo è quello di assicurare che ragazzi e ragazze acquisiscano tutti gli strumenti adeguati per comprendere e utilizzare in modo consapevole le nuove tecnologie emergenti. Formando studenti (ma anche i docenti) all’uso consapevole dell’IA, si riuscirebbe a far sì che l’impatto non venga subito passivamente dalle nuove generazioni, bensì attivamente: secondo la deputata FI sarebbe infatti indispensabile illustrare ai giovani (e non solo) il funzionamento e il potenziale dell’IA, in modo tale da prevenirne gli abusi e rafforzare le capacità critiche.
“Dobbiamo insegnare loro cosa è questo potentissimo mezzo, che può essere un valido aiuto se utilizzato bene – ha spiegato Tenerini in conferenza stampa -, insegnare loro con consapevolezza quale strumento hanno in mano, perché la conoscenza è l’unica arma contro le pratiche negative e i pericoli che si insinuano nel web”.
Non solo sicurezza e attenzione all’etica, ma anche sguardo rivolto al futuro lavorativo delle nuove generazioni. “Le straordinarie tecnologie di cui disponiamo indicano la via per la nascita di nuove conoscenze, che a loro volta comporteranno la necessità di sviluppare nuove competenze: gli algoritmi e i sistemi dell’IA ad esempio, sono generati grazie alla collaborazione interdisciplinare di matematici, fisici, cyberscienziati, statistici, ma anche filosofi, letterati, economisti, giuristi e sociologi”, ha spiegato Tenerini durante la sua presentazione del disegno di legge alla Camera, che ha aggiunto: “Tali competenze saranno necessarie per accedere al mondo lavorativo del futuro“.
Cosa prevede la proposta di legge sull’IA nelle scuole
Cosa prevede, nel dettaglio, la proposta di legge che vuol portare l’insegnamento dell’IA nei programmi scolastici? Innanzitutto, gli istituti scolastici potranno inserire ore dedicate specificamente all’Intelligenza Artificiale, secondo quanto prevede il principio di autonomia scolastica.
Come si legge all’interno del disegno di legge, è prevista l’istituzione di un’ora settimanale, individuata nell’ambito dell’orario scolastico, dedicata all’insegnamento delle nozioni di base dei processi che governano l’Intelligenza Artificiale, in tutte le scuole secondarie di primo e di secondo grado dello Stivale.
L’insegnamento di tale disciplina verrà affidato ai docenti delle discipline scientifiche appartenenti alle classi di concorso A-20 (Fisica), A-26 (Matematica), A-27 (Matematica e Fisica), A-28 (Matematica e Scienze) e A-41 (Scienze e tecnologie informatiche). Tali insegnanti potranno avvalersi di esperti del settore, che conoscono approfonditamente il mondo IA. Il testo del disegno di legge presentato alla Camera prevede anche la possibilità di attivare corsi di formazione per il personale docente, puntando così a favorire un’adeguata preparazione anche tra gli insegnanti.