
Invalsi esame terza media 2025, cosa succede se la prova va male
L'esame di terza media si avvicina e gli studenti sono alle prese con le prove Invalsi 2025: cosa accadrebbe se i risultati dovessero essere negativi
Migliaia di studenti di terza media sono attualmente alle prese con le prove Invalsi 2025, in tutta Italia. I test, sottoposti dall’1 al 30 aprile, sono volti a valutare la qualità del sistema scolastico italiano. Ma non solo. Partecipare a tali prove è uno dei requisiti necessari per poter accedere all’esame di terza media. Ma se le prove Invalsi non dovessero andare bene? Cosa succederà agli studenti che risulteranno insufficienti in una o più materie del test?
- Cosa succede se le prove Invalsi di terza media vanno male
- Come funzionano le prove Invalsi per la terza media
- Le date degli esami di terza media 2025
Cosa succede se le prove Invalsi di terza media vanno male
Le prove Invalsi, sottoposte agli studenti per valutare le loro conoscenze di italiano, matematica e inglese e svolte al pc, sono in corso fino al termine del mese di aprile 2025. Per superarle, è necessario prepararsi molto bene sulle materie oggetto d’esame.
Molti studenti si chiederanno, giustamente, cosa può succedere nel caso in cui non si ottengano buoni risultati in tali prove. Nessun allarmismo: se i punteggi ottenuti negli Invalsi dovessero essere insufficienti, non si avranno ripercussioni negative. L’esito di tali prove, infatti, non incide né sull’ammissione all’esame di terza media, né sul rendimento scolastico, e neppure sul voto finale dell’esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di primo grado. Ad ogni modo, però, il sostenimento delle prove Invalsi 2025, a prescindere dagli esiti, è uno dei requisiti minimi pe l’ammissione all’esame di Stato.
Le prove Invalsi (che l’anno scorso hanno lanciato un allarme sul livello di preparazione degli studenti italiani nelle scuole medie), infatti, servono esclusivamente a monitorare la qualità del sistema scolastico italiano. Ma è anche vero che sono un’ottima occasione, per gli studenti, per allenarsi e prepararsi al meglio all’esame di terza media, che avrà una struttura simile agli Invalsi.
Come funzionano le prove Invalsi per la terza media
Le prove Invalsi 2025 sottoposte agli studenti, prevedono il sostenimento di diverse prove relative a tre materie d’esame (Italiano, Matematica e Inglese) e sono così strutturate:
- Prova di Italiano: test mirato alla valutazione delle competenze nella comprensione del testo e nella grammatica. Nel primo caso si devono leggere due brani e poi si deve rispondere a delle domande legate al contenuto (sia a risposta aperta, sia a risposta chiusa). Nella seconda prova, invece, si devono affrontare alcune domande di grammatica (anche queste a risposta aperta e chiusa);
- Prova di Matematica: prova con diversi quesiti a risposta aperta o a risposta chiusa;
- Prova di Inglese: suddivisa in due parti, ovvero reading (comprensione del testo) e listening (comprensione dell’ascolto). Nel reading si devono affrontare due testi con 3 o 4 domande di comprensione ciascuno (a risposta multipla, risposta aperta breve, vero o falso oppure collegamento – matching). Nel listening, invece, si affrontano 3/4 domande (a risposta multipla, breve aperta con massimo 4 parole, a collegamento – matching).
Le date degli esami di terza media 2025
A differenza dell’esame di Maturità (per il quale devono essere sostenute altre prove Invalsi dagli studenti iscritti all’ultimo anno di superiori) per l’esame di terza media 2025 le date non vengono stabilite dal ministero dell’Istruzione e del Merito, bensì dai singoli istituti secondo il principio dell’autonomia scolastica. Esiste però un intervallo di tempo entro il quale devono svolgersi gli esami di Stato di terza media, ovvero tra l’ultimo giorno di lezioni e il 30 giugno.