Iscrizioni università in ritardo, in quali atenei si può fare
Chi ci ha ripensato può ancora iscriversi all'università in modo tardivo, ma è bene conoscere regole, scadenze e costi per non perdere l'anno.
Indecisione, impegni lavorativi, problemi burocratici, difficoltà personali o dimenticanze possono far perdere un anno accademico se non ci si iscrive in tempo all’università. Ma cosa si può fare se le finestre di iscrizione a un corso di studi sono ormai chiuse? Esistono diverse alternative che fanno tirare un sospiro di sollievo a tutti coloro che ci hanno ripensato e vorrebbero iniziare il proprio percorso triennale o magistrale con qualche mese di ritardo, ma senza dover attendere un anno.
La soluzione principale è l’iscrizione straordinaria, prevista in diversi atenei italiani, ma è bene conoscere regole, date e costi aggiuntivi.
- Quali università italiane permettono l'iscrizione tardiva
- Come procedere e quali documenti servono
- Cosa fare se le iscrizioni sono chiuse: alternative possibili
Quali università italiane permettono l’iscrizione tardiva
Iscriversi in ritardo all’università è possibile, ma in determinati atenei italiani. La prima distinzione va fatta tra triennali e magistrali: se solitamente le prime permettono di iscriversi tra luglio e settembre, le seconde hanno finestre temporali più ampie, che arrivano anche a gennaio. Inoltre, ci sono differenze anche tra atenei tradizionali e università telematiche. Queste ultime consentono di immatricolarsi praticamente tutto l’anno.
Non tutto è perduto per chi ha cambiato idea e vorrebbe iscriversi a un’università tradizionale: molte di queste prevedono proroghe straordinarie a fronte del pagamento di una mora, ma solo per corsi ad accesso libero (quelli a numero chiuso hanno scadenze più rigide legate alle date dei test d’ingresso).
Alcuni esempi? L’Università di Genova ha permesso iscrizioni tardive per i corsi triennali e magistrali ad accesso libero, dal 10 aprile al 3 ottobre, e prevede altre finestre straordinarie che vanno dal 4 ottobre al 5 novembre per triennali e magistrali a ciclo unico, e dal 10 aprile al 28 novembre per le magistrali ad accesso libero. Molte facoltà dell’università La Sapienza di Roma chiudono le immatricolazioni il 6 novembre.
L’Università di Cagliari ha riaperto le immatricolazioni, in via straordinaria, ai corsi di laurea ad accesso libero fino al 31 dicembre. L’Università Ca’ Foscari di Venezia ha permesso immatricolazioni tardive alle triennali dal 1° al 30 ottobre 2025 e consente di iscriversi alle magistrali dal 1° ottobre al 18 dicembre 2025, con una mora di 50 euro.
Tra gli atenei minori, anche l’Università della Valle d’Aosta permette l’iscrizione tardiva fino al 30 novembre, così come l’Università dell’Insubria a Varese, con pagamento di una mora.
Come procedere e quali documenti servono
Ogni università ha le proprie regole in merito a date di scadenza, costi e modalità di iscrizione tardiva, da consultare sul sito ufficiale, leggendo il bando d’ammissione e contattando la segreteria dell’ateneo.
Per procedere con l’iscrizione in ritardo a un ateneo, generalmente sono richiesti documenti come il diploma di Maturità o di laurea, la carta d’identità, il codice fiscale e l’eventuale ISEE. Inoltre, vanno pagate le tasse e, dove prevista, la mora.
Cosa fare se le iscrizioni sono chiuse: alternative possibili
Se anche le finestre straordinarie sono scadute o l’ateneo scelto non le prevede? Esistono due alternative che permettono di non perdere l’intero anno accademico se non è più possibile iscriversi.
La prima è l’iscrizione ai corsi singoli: in molti casi è possibile seguire lezioni e sostenere singoli esami già dal semestre in corso, completando poi l’immatricolazione l’anno successivo.
La seconda alternativa è rappresentata dalle università telematiche riconosciute dal ministero dell’Università e della ricerca, che sono 11: Pegaso, Mercatorum, San Raffaele Roma, Uninettuno, Iul, Giustino Fortunato, Unitelma Sapienza, Guglielmo Marconi, Niccolò Cusano, Ecampus, e Leonardo Da Vinci. Queste permettono di iscriversi tutto l’anno e offrono percorsi accademici equivalenti e riconosciuti, da seguire da remoto e con la possibilità di trasferire i crediti accumulati in un ateneo tradizionale.
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