Dalla scuola al lavoro: le 125 nuove professioni del futuro
Nelle città del futuro esisteranno tante nuove professioni, dall'autista di elitaxi ai filosofi digitali: quali saranno i nuovi lavori urbani
La rivoluzione tecnologica in atto sta falciando alcuni lavori, ma sta anche innescando una domanda di nuove professioni che prima non esistevano. A tracciare un quadro di tale fenomeno è l’ultimo rapporto di Randstad Research, il centro di ricerca sul lavoro promosso da Randstad. Dagli autisti di elitaxi ai filosofi digitali, saranno 125 i nuovi lavori che verranno richiesti nelle città del futuro.
- Lo studio sui lavori nelle città del futuro
- I lavori del futuro: dalla mobilità alla transizione green e tecnologica
- I lavori del futuro nelle città smart, ma con sempre meno giovani
Lo studio sui lavori nelle città del futuro
Molte professioni si stanno evolvendo e tante altre stanno per nascere. È quanto emerge dallo studio condotto da Randstad, che individua un numero considerevole di nuove figure lavorative che saranno predominanti nel nostro futuro. In particolare il report, intitolato “Il lavoro del futuro nella città del futuro”, ha indicato ben 125 nuove professioni di cui ci sarà bisogno nei prossimi anni.
“Tutti questi cambiamenti avranno impatti rilevanti sul mercato del lavoro”, ha affermato Emilio Colombo, coordinatore del Comitato scientifico di Randstad Research, in riferimento alla rivoluzione tecnologica in corso, all’interno della quale l’IA gioca un ruolo di grande rilievo (ma si rivela anche una minaccia, se usata in modo improprio).
“Le nuove tendenze della mobilità e della logistica – ha aggiunto Colombo – evidenziano una domanda di addetti al coordinamento tra servizi di trasporto pubblico e sharing. La crescente importanza per la sostenibilità richiede addetti per l’efficientamento delle risorse, bioarchitetti, urbanisti circolari”.
“La digitalizzazione genera domanda di addetti alla telegestione dell’impiantistica o gestori di sistemi smart. I cambiamenti demografici richiedono specialisti in telemedicina”, ha concluso l’esperto.
In Italia, il 34,9% della popolazione dimora nei centri città. E sarà qui che ci sarà maggiormente bisogno di nuove figure specializzate. Randstad assicura che nei centri urbani, in cui vivranno sempre più persone anziane, si svilupperanno nuovi modelli di mobilità.
I lavori del futuro: dalla mobilità alla transizione green e tecnologica
La ricerca parla di ben 125 nuovi lavori. Ad esempio si prevede che ci sarà necessità di autisti di elitaxi, di analisti della sostenibilità, di pianificatori di smart cities e di esperti di urbanistica circolare.
Tra i mestieri sempre più richiesti in futuro, Randstad spiega che diverse professioni saranno collegate ai nuovi modelli di mobilità. Ci sarà bisogno di addetti al bike sharing aziendale e di personale in grado di lavorare alla mappatura e alla diffusione dei punti di ricarica elettrici. Si prevede anche che ci sarà richiesta di dronisti per le consegne da remoto e di controllori del traffico aereo in città.
Inoltre dovrebbero aumentare le professioni connesse al tema della transizione green, come ad esempio persone che sappiano svolgere incarichi da addetti al controllo e prevenzione delle emissioni. Si prevede anche l’arrivo della figura del waste manager.
E ancora, largo ai tecnologi impegnati su più fronti e in svariati settori. Si preannuncia che nel tessuto lavorativo verranno richieste le competenze di broker delle tecnologie, di cyber calamity forecaster, di filosofi digitali. E ancora, si avrà la necessità di installatori di sistemi di pagamento contactless con sistemi di riconoscimento del palmo della mano e di sempre più sviluppatori di app per l’organizzazione e la gestione dei condomini.
I lavori del futuro nelle città smart, ma con sempre meno giovani
Anche la frenata demografica in atto andrà ad incidere sulla nascita di nuove professioni. In che modo? Si presume che ci sarà domanda per avere consulenti delle risorse umane capaci a gestire la forza lavoro multigenerazionale e per avere specialisti in grado di muoversi nel contesto della sanità digitale.
E ancora, ecco che dovrebbero profilarsi le figure dei designer esperti di quartieri per la terza età, degli esperti in realtà virtuale per il benessere cognitivo, degli ingegneri di robotica per assistenza personale. Tra i nuovi lavori anche il mediatore culturale comunale e il terapista dell’intelligenza artificiale per la salute emotiva. Una vera e propria rivoluzione.