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Bambino fa un esame a scuola Fonte foto: iStock

Lo sapevi che una volta c'erano gli esami di seconda elementare?

C'è stato un tempo in cui c'era un esame in seconda elementare e uno in cui per andare alle medie bisognava superare l'esame di quinta elementare

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

La scuola in Italia è cambiata nel corso degli anni. Tante le riforme che sono state fatte e tante le modifiche alle quali il nostro sistema scolastico è andato incontro. C’è stato un tempo, ad esempio, in cui non solo esisteva un esame in quinta elementare, per poter essere ammessi al primo anno delle scuole medie, ma anche in cui c’era un esame in seconda elementare. Quando sono stati aboliti entrambi?

Quando si faceva l’esame in seconda elementare

Sui social, come ad esempio su X, ma anche su Facebook, tanti utenti hanno iniziato a discutere sui vecchi ordinamenti scolastici italiani. C’è chi ha ricordato che il primo esame non era quella al termine della terza media, ma quello di quinta elementare, che consentiva il passaggio al ciclo di studi successivo. Ma c’è anche chi non dimentica che in occasione del secondo anno della scuola primaria, come si chiamano adesso le elementari, bisognava superare un altro esame per poter arrivare in terza.

Tanti utenti hanno ricordato quel giorno con un pizzico di nostalgia: “Mi ricordo l’emozione di quel giorno, ma andò benissimo. Ero una delle prime della scuola e vinsi un buono omaggio per scegliere dei libri”. E chi, invece, parla del valore formativo ed educativo di quegli esami: “Scolasticamente non servivano a niente. Ma la responsabilizzazione, l’abituarsi gradualmente a quello che sono le sfide della vita passava anche da queste piccole prove”.

L’esame alla fine della seconda elementare serviva a verificare che gli studenti sapessero scrivere correttamente e leggere bene. Se non si superava, bisognava ripetere l’anno, altrimenti si poteva passare in terza, continuando il proprio percorso di studi scolastici. Venne abolito definitivamente nel 1978 (in precedenza, fino al 1958, lo “sbarramento” era previsto in terza elementare e non era la mera certificazione delle competenze di base, ma una prova che si basava anche su accenni di storia e geografia).

L’abolizione dell’esame di quinta elementare

La scelta di introdurre un esame in quinta elementare è stata dettata dal fatto che l’articolo 33 della Costituzione prevedeva un esame di Stato per l’ammissione a ogni ordine o grado o per la sua conclusione. Le elementari erano separate come ordine dalle medie e, per questo motivo, alla fine della quinta gli studenti dovevano sostenere un esame di Stato.

L’esame si componeva di due prove scritte (la prima linguistico-espressiva e la seconda logico-matematica) e una prova orale sulle materie studiate.

Tutto è cambiato con la legge n° 53 del 2003, la cosiddetta Riforma Moratti, che ha deciso di riformare il sistema scolastico prevedendo solo più due cicli: il primo ciclo composto da scuola primaria (i cinque anni delle scuole elementari) e scuola secondaria di primo grado (i tre anni delle scuole medie) e il secondo ciclo formato dalla scuola secondaria di secondo grado o scuola superiore.

In seguito a tale riforma l’esame di quinta è diventato inutile, non essendoci alcun passaggio tra le elementari e le medie, essendo un unico percorso di formazione per gli studenti. L’esame di licenza elementare è rimasto in vigore fino all’anno scolastico 2003-2004 nelle scuole statali e parificate italiane ed è stato abolito definitivamente con il decreto legislativo n. 59/2004, che ha abrogato l’articolo 148 del Testo Unico (D.L.vo n. 297/94).