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Maturità 2025 commissione Fonte foto: iStock

Maturità 2025, perché il 9 aprile è una data importante

Il 9 aprile è una data importante per quello che riguarda l'esame di Maturità 2025: ecco quale scadenza è bene conoscere, chi riguarda e cosa fare

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

La Maturità 2025 si sta avvicinando. Il prossimo 18 giugno tutti i maturandi italiani sono attesi in aula per affrontare la prima prova scritta, il classico tema, che dà il via agli esami di Stato. Se per i ragazzi c’è ancora tempo per prepararsi, ecco che per quello che riguarda la fase organizzativa della Maturità 2025 le date di scadenza sono anche altre: ad esempio il 9 aprile è una data importante, soprattutto per quello che riguarda i docenti.

Perché il 9 aprile è una data importante per la Maturità 2025

La data del 9 aprile è importante per tutti i professori che vorrebbero fare parte della commissione della Maturità 2025. I docenti che entro il 4 aprile non sono stati nominati come commissari interni, infatti, possono presentare tramite POLIS domanda per diventare commissari esterni.

Il tempo a disposizione è fino al 9 aprile per inoltrare l’istanza: la stessa data di scadenza e la medesima modalità riguardano anche chi vuole presentare domanda per diventare presidente di commissione. L’iter per candidarsi come commissione d’esame è contenuto all’interno della Circolare n. 11942 del 24 marzo 2025 del ministero dell’Istruzione e del Merito.

Come funziona la commissione dell’esame di Stato 2025

Bisogna ricordare che partecipare ai lavori delle commissioni dell’esame di Stato fa parte degli obblighi che riguardano lo svolgimento delle funzioni del personale scolastico. Non si può rifiutare l’incarico o lasciarlo, anche se la nomina avviene in una sede non richiesta o in commissioni che operano in ordini di studio diversi da quelli dove si presta servizio, a meno che non ci sia un legittimo impedimento. Chi rifiuta tale ruolo può andare incontro a problematiche di tipo disciplinare.

I docenti che hanno ricevuto una nomina all’interno delle commissioni dell’esame di Stato possono chiedere l’esonero dagli esami di idoneità nelle scuole di istruzione secondaria di secondo grado esclusivamente nel caso in cui ci sia una sovrapposizione delle attività.

Come sono composte le commissioni della Maturità 2025

L’esame di Maturità, che si svolge nelle scuole statali e paritarie alla fine del ciclo di istruzione della secondaria di secondo grado, viene sostenuto dagli studenti di fronte a una commissione d’esame, una ogni due classi. Le commissioni sono sempre presiedute da un presidente esterno all’istituzione scolastica e composte da tre membri esterni e, per ognuna delle due classi, da tre membri interni.

Durante la prima e la seconda prova scritta si assicura la presenza dei commissari delle discipline oggetto di esame. Se la disciplina della prima prova è affidata a un commissario esterno, quella o quelle della seconda prova sono affidate a uno o più commissari interni o viceversa.

Chi non può far parte delle commissioni d’esame alla Maturità

Secondo quanto si apprende dalla circolare, presidenti e commissari esterni non possono essere nominati nelle commissioni d’esame che operano:

  • nella scuola di servizio, comprese le sezioni staccate, le sedi coordinate, le scuole aggregate, le sezioni associate;
  • nelle scuole del distretto scolastico della sede di servizio, salvo quanto previsto dall’art. 13, co. 2, del d.m. n. 183 del 2019;
  • nelle scuole statali o paritarie dove abbiano già operato per due volte consecutive, nei due anni precedenti, come presidente o commissario esterno;
  • nelle scuole nelle quali abbiano prestato servizio nei due anni precedenti.

Inoltre, non possono essere nominati presidente e commissario i docenti nelle seguenti condizioni:

  • avere riportato condanne penali o avere in corso procedimenti penali per i quali sia stata formalmente iniziata l’azione penale;
  • avere in corso procedimenti disciplinari;
  • essere incorsi, negli ultimi due anni, in sanzioni disciplinari superiori alla sanzione minima;
  • essere in aspettativa o comunque assenti dal servizio, sempre che si preveda il rientro in servizio in data posteriore a quella di inizio degli esami;
  • essere collocati fuori ruolo o utilizzati in altri compiti, ai sensi dei vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro;
  • essere in posizione di astensione obbligatoria o facoltativa dal lavoro per maternità;
  • essere in aspettativa o distacco sindacale.

Inoltre, non possono presentare istanza di nomina:

  • i docenti designati commissari interni in istituti statali o referenti del plico telematico;
  • i docenti di istituti statali che insegni contestualmente anche in istituti paritari;
  • il personale impegnato come sostituto del dirigente scolastico durante lo svolgimento dell’esame di Stato, se quest’ultimo ha presentato
  • istanza di nomina in qualità di presidente di commissioni di esame di Stato;
  • il personale docente della scuola che sia assente per almeno 90 giorni e rientri in servizio dopo il 30 aprile 2025;
  • il personale che risulti trasferito per incompatibilità ambientale presso la scuola in cui prestava servizio.