Maturità con 99 e sfogo social: in 12 a processo per diffamazione
Una studentessa si è lamentata sui social del voto ricevuto alla Maturità, a giudizio utenti che non avevano nulla a che fare con il prof esterno
L’esame di Maturità è un momento atteso e sofferto dagli studenti e alle volte può capitare di restare delusi dal giudizio finale. È quanto accaduto, per esempio, a una ragazza nel 2018 che, dopo cinque anni di dedizione, studio e impegno, si è diplomata con 99 su 100. La valutazione ha mandato in frantumi il suo sogno di ottenere il punteggio massimo che le serviva per poter ottenere una borsa di studio e per accedere a una prestigiosa università di Roma senza gravare troppo economicamente sui genitori. La giovane ha espresso la sua delusione sui social e lo sfogo è diventato virale, con tantissimi utenti che hanno espresso sostegno alla ragazza. Tra questi però ci sono state anche persone che sono andate un po’ oltre, esprimendo commenti sul professore esterno della commissione d’esame. Proprio questi sono finiti al centro di un processo per diffamazione.
Lo sfogo sui social per il 100 mancato
La ragazza frequentava un liceo Classico e aveva progettato il suo futuro percorso di formazione con la quasi certezza di diplomarsi con 100/100. Al termine della Maturità, invece, si è ritrovata con un punteggio di 99/100. La delusione per il punto in più mancante ha portato la studentessa a sfogarsi sui social con un post nel quale ha espresso il dolore per essere costretta a rivedere il suo futuro e per non poter godersi la sua estate post Maturità in modo gioioso e spensierato. Le parole della giovane non sono rimaste inascoltate, al contrario hanno generato un dibattito sul web che ha portato la vicenda a diventare virale.
La risonanza della vicenda sui media
Della storia si sono occupati anche testate giornalistiche locali e nazionali. Sia i giornali che la Tv hanno raccontato la vicenda della studentessa modello che per un punto aveva dovuto rinunciare a concorrere per una borsa di studio che le avrebbe aperto le porte dell’ambita università nella Capitale. Nel frattempo anche sui social, lo sfogo ha cominciato a circolare con diversi utenti che hanno espresso la loro opinione. Molti hanno preso le parti della studentessa, hanno raccontato episodi simili avvenuti a loro o a conoscenti e hanno criticato la scelta della Commissione di non dare il massimo dei voti alla 19enne.
Nella miriade di messaggi, commenti e giudizi, diversi utenti del web sono stati un po’ troppo critici puntando il dito contro un commissario esterno, che non conoscevano e con cui non avevano mai avuto nulla a che fare, verso il quale hanno rivolto accuse e illazioni di vario genere. Al centro del processo per diffamazione contro 12 persone sono finite alcune specifiche affermazioni.
Il processo per diffamazione
Come riporta La Gazzetta del Sud, il professore esterno è divenuto “parte lesa”. L’accusa contro i 12 utenti del web è di aver affermato, come recita il capo d’imputazione, che il professore “aveva segnato per motivi politici alla studentessa” il voto finale di 99/100 “offendendo la reputazione” del docente. A dicembre 2024 si è tenuta la prima udienza, ma il processo è solo alle battute iniziali. A febbraio 2025 è stata programmata una seconda udienza per verificare se si sia trattato o meno di diffamazione.