Ministro Giuli, contestazione all'ultimo esame prima della laurea
Contestazione all'università La Sapienza per l'ultimo esame prima della laurea del ministro della Cultura: "Bocciamo Giuli, bocciamo il fascismo"
“Per una nuova cultura bocciamo Giuli! Bocciamo il fascismo e la cultura del precariato”. È questo lo slogan del collettivo studentesco Cambiare Rotta per accompagnare l’ultimo esame del ministro della Cultura Alessandro Giuli all’Università La Sapienza di Roma. I motivi della contestazione e quanto ha preso il ministro all’ultima prova orale prima della laurea.
- Giuli ha sostenuto l'ultimo esame
- I motivi della contestazione
- Come è andato l'ultimo esame del ministro Giuli
Giuli ha sostenuto l’ultimo esame
Stamani il nuovo ministro Alessandro Giuli, che ha sostituito Gennaro Sangiuliano per il caso Boccia, ha sostenuto a La Sapienza l’ultimo esame del suo piano di studi prima di laurearsi in Lettere e filosofia. Dopo le recenti polemiche che lo hanno visto protagonista per essere diventato titolare della Cultura senza possedere una laurea, la scorsa settimana è arrivata la notizia dell’ultimo step universitario di Giuli, in procinto di laurearsi.
Per l’occasione, gli studenti del collettivo Cambiare Rotta hanno organizzato una contestazione, annunciata sui social 2 giorni fa. “Appena nominato ministro della Cultura, Giuli torna in Sapienza per laurearsi in Filosofia, nella stessa facoltà di Lettere dove il gruppo nazi-fascista in cui militava da giovane – Meridiano Zero – faceva agguati ai collettivi studenteschi colpevoli di non rimpiangere il regime fascista”, hanno scritto i contestatori.
I motivi della contestazione
“Giuli torna in Sapienza dopo una carriera di ‘giornalista’, ‘opinionista’ e perfino direttore della Fondazione MAXXI, a cui ha garantito un maxi-flop sugli ingressi dei visitatori – hanno proseguito dall’organizzazione studentesca -. Va alla guida di un ministero che ha smantellato per decenni la Cultura che avrebbe dovuto tutelare, privatizzando il patrimonio, appaltandone la gestione, precarizzando e dequalificando il lavoro nei beni culturali, nello spettacolo e nel turismo, in cui tanti di noi lavorano o aspirano a lavorare. Ci va come continuatore dell’opera di Sangiuliano: conflitti d’interessi, Times Square ‘a Londra’, e aumento record dei biglietti dei musei senza alcun vantaggio per chi ogni giorno lavora per tenerli aperti e garantirne la qualità”.
“Come se non bastasse – ancora gli studenti – Giuli è membro del comitato scientifico della Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine e analista e consulente per la Fondazione Med-Or, presieduta dall’ex ministro Pd Marco Minniti“.
“‘Gramsci è vivo’ è il suo libro di punta, in cui vorrebbe mettere l’eredità di pensiero di un comunista ucciso dalle carceri fasciste a servizio di una ‘egemonia contemporanea’ della destra di governo: fascista, guerrafondaia, debole coi forti e forte con chi è già privo di tutele e di un futuro. E guai a ribellarsi”, hanno scritto dal collettivo. “Per questo lunedì salutiamo il nuovo ministro con i peggiori auguri per il suo ultimo esame: bocciamo Giuli”, hanno concluso gli studenti di Cambiamo Rotta.
Come è andato l’ultimo esame del ministro Giuli
L’ultimo esame di Alessandro Giuli “è andato molto bene, era preparatissimo e ha preso 30″. Questo il commento, come riportato dall’agenzia stampa ‘Dire’, di Gaetano Lettieri, il professore che stamattina lo ha esaminato. Il ministro ha dunque superato l’ultima prova orale, materia Teoria delle dottrine teologiche, che lo separava dalla tesi di laurea.
L’appello era previsto per le 9, ma “abbiamo anticipato alle 8 per motivi di ordine pubblico – ha specificato il docente -. È durato una trentina di minuti. Non posso che fare i complimenti ad Alessandro Giuli”, ha concluso Lettieri.
Il ministro dunque dovrebbe laurearsi a gennaio con un unico obiettivo: prendere massimo dei voti.